Jannik Sinner: "Mi sento bene. Onorato di arrivare a Wimbledon da numero uno"
Jannik Sinner: "Mi sento bene. Onorato di arrivare a Wimbledon da numero uno"
La prima volta all’All England Club in cui lassù, davanti a tutti, a guidare il seeding, c’è un rappresentante azzurro. Sarà un’edizione di Wimbledon speciale per Jannik Sinner, che prima del suo esordio di lunedì con Yannick Hanfmann, attraverserà il corridoio che porta dagli spogliatoi al Campo 1 con la consapevolezza di essere il numero uno al mondo.
Reduce dal successo ad Halle ottenuto due settimane fa, il 22enne italiano arriva al terzo Slam dell’anno con buone sensazioni, puntando a migliorare quella semifinale ottenuta lo scorso anno. In un’intervista a Sky Sport, Jannik si è detto pronto fisicamente e motivato a far bene, raccontando l’atmosfera che si respira in un posto magico come il circolo britannico.
Le parole di Jannik Sinner Sulle prime sensazioni in vista del suo esordio sui campi londinesi, l’azzurro ha dichiarato: “Personalmente mi sento onorato ogni volta che entro in questo circolo. Sento la storia di Wimbledon.
Mi sento un po' diverso quando sono qua. I campi sono bellissimi, il Centrale ha una grande storia”. Sinner ha rivelato di sentirsi molto bene, diversamente dall’incertezza regnata durante il Roland Garros. “L’erba tra Halle e Wimbledon è un po' diversa.
Sto provando a capire su questi campi cosa funziona meglio e cosa peggio. Io mi sento bene fisicamente. Arrivare in un grande slam sentendosi bene per me è la cosa più importante. Non ho quei dubbi che ho avuto al Roland Garros.
Lunedì avrò subito un primo ostacolo molto difficile ma forse ripartire subito al 100% è quello che mi serve” ha spiegato il nativo di San Candido. Sul suo avversario. “Hanfmann è un giocatore che serve molto bene e che quando può tirare lo fa senza pensarci.
Devo stare attento e provare a fare il mio gioco, che ancora dobbiamo impostare. Io penso giorno dopo giorno, è sempre stata la mia routine e non cambierà mai”. Sinner ha concluso parlando del privilegio di arrivare a questo Slam da numero uno al mondo.
“So quanti sacrifici, quante ore di allenamento ho fatto e a quante cose ho rinunciato nella mia carriera fino ad ora. Ho 22 anni, sono ancora giovane, so che devo ancora migliorare in tanti aspetti, dal fisico alla parte mentale.
È tutto un processo. Il mio è appena iniziato. Continuerò a lavorare per migliorarmi come persona e come giocatore. Vivo molto il momento, adesso è un momento positivo ma può cambiare tutto in un attimo. Sono molto tranquillo ma allo stesso modo mi sento privilegiato per questa prima posizione”.