Maltempo flagella il Nord Italia, Cogne isolata per un mese. Danni anche in Veneto e Piemonte
Roma, 2 luglio 2024 – Novanta centimetri di pioggia in seri ore, Cogne sommersa dall’acqua. Dopo il nubifragio che nel fine settimana ha travolto soprattutto Val d’Aosta e Piemonte – dove alcune valli sono ancora isolate a causa delle frane – è iniziata la conta dei danni in tutto il Nord Italia.
La valdostana Cogne è senza collegamenti: “La strada per Cogne (che collega anche Valnontey, ndr) non sarà percorribile prima di un mese”, annuncia il ministro della Protezione Civile, Nello Musumeci. Ma la Val d’Aosta non è l’unica regione in ginocchio: grandinate, frane e smottamenti registrati anche in Piemonte, in particolare Torino e le zone del Canavese, Vercellese occidentale e basso Biellese. Grandinate eccezionali e pioggia record anche in Veneto: 77 millimetri di acqua è caduta su Vittorio Veneto (Treviso).
- Tempo instabile per altre 48 ore
- Musumeci: “Servono le assicurazioni”
- Strada per Cogne: quando la riapertura
- Bionaz: “Danni enormi”
La situazione più grave per i danni dovuti al maltempo si è registrata a Cogne: allagata e con strade distrutte
Tempo instabile per altre 48 ore
La morsa del maltempo non si allenta, tempo instabile per altre 48 ore. Le temperature scenderanno ancora, poi da giovedì, l'anticiclone delle Azzorre riuscirà a riportare condizioni atmosferiche più stabili per tutti. “Oggi il fronte temporalesco che ieri ha raggiunto l'Italia muoverà il suo raggio d'azione verso le regioni del centro e raggiungerà poi entro la serata anche il sud peninsulare”, annuncia Lorenzo Tedici, meteorologo de ‘iLMeteo.it’
Musumeci: “Servono le assicurazioni”
Troppe emergenze dovute al cambiamento climatico, il ministro Musumeci è della stessa idea del governatore veneto Luca Zaia: “La nuova strada che bisogna imboccare è quella delle assicurazioni”.
I fondi non bastano più a ripianare i danni causati da alluvioni e maltempo. È necessaria una strategia diversa. “Dobbiamo ricorrere alle polizze assicurative per le aziende – conferma il ministro – non possiamo pensare che lo Stato possa intervenire sempre e per tutti. Non ci sono più le risorse necessarie per un'emergenza che è diventata pressoché quotidiana”.
Strada per Cogne: quando la riapertura
Distrutta dallo smottamento del terreno dovuto alla pioggia torrenziale, la strada per Cogne è ancora interrotta. E lo sarà almeno fino ad agosto. “Bisogna ripristinare al più presto quell'arteria strategica e i servizi essenziali – dice Nello Musumeci – ma temo che la strada
non possa essere percorribile nello spazio di un mese. Conosco bene il popolo valdostano e so quanto sono efficienti, lo hanno dimostrato in questi giorni di calamità".
“Sono intervenuti in questi giorni tutti i soggetti chiamati all'emergenza, dai vigili del fuoco alle forze dell'ordine, quindi tutti dobbiamo augurarci che Cogne e quella area vengano sottratti all'isolamento fisico e guardare all'immediato futuro”, conclude il ministro
Bionaz: “Danni enormi”
Stamattina a Cogne è stato ripristinato l’acquedotto comunale ed tornata l’acqua potabile nei rubinetti delle case e degli hotel. Molti turisti hanno disdetto le prenotazioni – 853 le persone che ieri hanno lasciato il paese – e in giornata saranno sgomberate con l'elicottero altre 300 persone.
“In sei ore sono caduti 90 millimetri di acqua sul territorio, che è qualcosa di straordinario”. A tratteggiare il quadro della situazione è l’assessora al Turismo di Cogne, Deborah Bionaz. “Le previsioni erano più ottimistiche: davano allerta gialla, che comunque è un'allerta moderata, questo perché era previsto un temporale nel pomeriggio di sabato. Negli ultimi anni, complice il cambiamento climatico, in montagna le previsioni stanno diventando sempre più difficili e il tempo è sempre più variabile”.
Dai microfoni di Radio Cusano Campus, l'assessora Bionaz parla dei danni subiti. “Siamo una località turistica, è ovvio che per noi saranno enormi, perché vuol dire comunque aver perso se non tutta la stagione, almeno tutto il mese di luglio. Adesso stiamo cercando di capire come organizzarci”.