Decreto Salva Casa e Comuni in difficoltà: mancano i nuovi moduli
Se da un lato il Decreto Salva Casa ha portato delle semplificazioni in molti lati dell’edilizia, dall’altro sta lasciando dei vuoti da colmare in quanto ai Comuni mancano i moduli aggiornati e le modifiche che devono essere apportate.
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L’Associazione Nazionale Costruttori Edili ha definito il Decreto Salva Casa come un atto di “buon senso”. Anche Confedilizia ha approvato l’intento della normativa di sanare quelle piccole difformità edilizie che essendo di molto tempo fa, potrebbero mettere a dura prova la vendita sul mercato di moltissimi immobili.
Con questa nuova riforma – Matteo Salvini – vuole semplificare moltissimi lati che riguardano il settore urbanistico ed edilizio consentendo – tramite il pagamento di una piccola pena pecuniaria – di andare a regolarizzare soppalchi interni, tramezzi e finestre, tutti elementi che potrebbero compromettere l’approvazione dei mutui.
Decreto Salva Casa: quali sono le modifiche richieste da associazioni e Comuni?
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Come ben sappiamo con il Decreto Salva Casa è possibile andare a sanare tutti quei piccoli abusi edilizi che potrebbero compromettere la vendita di moltissimi immobili. L’ANCI sta richiedendo che i nuovi documenti aggiornati contenenti adesioni e sanzioni vengano forniti ai Comuni nel più breve tempo possibile.
Il Decreto – in vigore da quasi un mese – sta mettendo i Comuni in seria difficoltà, in quanto le amministrazioni non sanno se possono procedere in piena autonomia all’adeguamento delle nuove procedure oppure devono attendere un documento del Catasto o dall’amministrazione centrale.
Inoltre l’ANCI lancia un suggerimento: introdurre i correttivi per consentire un raccordo migliore in modo particolare per quanto riguarda l’ambito del regime sanatorio. ANCE e Confedilizia, chiedono invece che tutte le tolleranze costruttive vengano rese strutturali, in quanto al momento consentono di mettere in regola tutti gli interventi che sono stati effettuati entro il 24 maggio 2024.
Le stesse associazioni, stanno avanzando la proposta di una flessibilità ulteriore per quanto riguarda le doppie conformità in modo che si possano andare a sanare anche tutti quei lavori che sono stati effettuati senza rispettare le regole in vigore nel periodo della realizzazione.
Stanno inoltre avanzando anche altre proposte per attuare un ampliamento nel campo del cambio delle destinazioni d’uso e semplificare ulteriormente tutte quelle irregolarità di opere la cui realizzazione risale ad un periodo precedente al 1977.
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Per quanto riguarda invece l’Associazione Ambientalista, ha espresso una grandissima preoccupazione per quanto riguarda gli abusi edilizi, in quanto ritiene che questo nuovo sistema potrebbe consentire la sanatoria di abusi edilizi di entità maggiore, sfuggendo ( a causa della grande mole di lavoro che porterebbero) ai controlli delle amministrazioni comunali.
Inoltre la stessa associazione, ha manifestato la necessità di mettere in campo delle linee guida che siano univoche, molto più comode rispetto alle modiche continue apportate al Testo Unico dell’Edilizia.
Nonostante le sue continue modifiche, il Decreto Salva Casa è riuscito ad ottenere un consenso generale da parte delle varie amministrazioni che chiedono avanzano con delle richieste per rendere le modalità da applicare il più facili possibile.
Decreto Salva Casa e Comuni: foto e immagini
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