Questa meraviglia si trova a Parigi, ma quasi nessuno la visita
Perché visitare le catacombe di Parigi
Sotto la città di Parigi c'è un'altra città. Un'altra Parigi. Un labirinto infinito di catacombe, viottoli, cunicoli. Uno dei posti più affascinanti e misteriosi d'Europa. Proprio sotto una delle città più romantiche del mondo.
La Parigi sotterranea, insomma, non è soltanto quella della metro. Anzi, i tunnel della metro sono solo una sua piccola parte. E per quanto sia così misteriosa, antica e anche un po' lugubre, questa parte di Parigi va assolutamente vista.
All'interno delle catacombe parigine, secondo diversi calcoli, sono conservati i resti di oltre 6 milioni di persone in totale. Un numero enorme, che dà l'idea del numero di ossa contenute in questo reticolo di passaggi e tombe, ma anche delle dimensioni di questo luogo.
Si accede da diversi punti. C'è chi si avventura illegalmente nei cunicoli calandosi da tombini e punti di accesso che vengono diffusi e conosciuti attraverso il passaparola. E una volta dentro si cammina per chilometri. Vale la pena andarci in viaggio.
I tunnel possono essere strettissimi e l'acqua può arrivare all'altezza della vita. I rischi ci sono, e bisogna fare attenzione. Ma qui capita anche di incontrare dei rave, feste techno organizzate con delle casse e delle luci a led. Ci sono anche piccoli slarghi, in cui effettivamente questi rave trovano spazio sufficiente. Uno dei più famosi è soprannominato "la spiaggia".
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Dove sono le catacombe di Parigi?
Delle catacombe parigine ne parla anche il famoso scrittore francese Victor Hugo. In Les Misérables racconta proprio una città sotterranea fatta di antichi passaggi e cunicoli in cui trovare rifugio.
E poi c'è l'ossario. Si chiama Ossuaire Municipal: è sotto place Denfert-Rochereau, nel XIV arrondissement ed è qui che ci sono milioni e milioni di resti umani. E sono qui da secoli, al riparo dalla frenesia della capitale francese.
Tra tutti questi defunti ci sono anche personaggi famosi ai loro tempi. C'è per esempio Madame de Pompadour, cioè l'amante di Luigi XV, c'è anche lo scrittore Charles Perrault e Maximilien de Robespierre.