Enzo Miccio, le regole (a sorpresa) per un matrimonio perfetto: tavoli, ospiti, menù e durata. I consigli del wedding planner più noto d'Italia
Enzo Miccio: «Ecco le regole fondamentali per un matrimonio perfetto»
La wedding season è ufficialmente iniziata già da qualche giorno ed è già caccia al matrimonio perfetto. Da Diletta Leotta a Cecilia Rodriguez, le spose hanno organizzato il loro giorno con attenzione e cura nei minimi dettagli, grazie soprattutto all'aiuto dei wedding planner, esperti nell'organizzazione di cerimonie. Il primo wedding planner conosciuto in tutta Italia è Enzo Miccio che durante alcune interviste rilasciate al Corriere della Sera e nei vari podcast dove è stato ospite, ha svelato i segreti per un matrimonio da favola e a prova di Galateo.
La disposizione dei tavoli e il placement degli ospiti
Uno dei più grandi dilemmi delle spose e di chi organizza il matrimonio riguarda la disposizione dei tavoli: disposizione imperiale o tavoli separati? Enzo Miccio non ha dubbi: «Quella imperiale è sicuramente molto scenografica e d’impatto. Ma non sempre si può ricorrere a questa scelta, dipende soprattutto dagli spazi. Vanno benissimo anche i tavoli separati, basta scegliere bene la disposizione degli ospiti».
Poi aggiunge: «Il placement, ovvero la disposizione degli ospiti, è un compito molto delicato, che spetta agli sposi perché sono loro a conoscere bene gli invitati. Io do questi suggerimenti: poiché il Galateo consente di dividere le coppie sposate, non quelle fidanzate, io lo caldeggio. In un matrimonio di rappresentanza, per esempio, i genitori degli sposi divisi possono gestire ben quattro tavoli al posto di uno. Un altro suggerimento è disporre gli invitati a seconda degli interessi comuni: questo crea aggregazione. E ancora: se gli sposi hanno un gruppo di amici particolarmente affiatato, possono scegliere di tenerselo vicino in modo che faccia un po’ di “casino” in sala. Nel caso della tavola imperiale, io consiglio di mettere gli amici stretti agli estremi, in modo che gestiscano gli ospiti più lontani dagli sposi».
Il menù del matrimonio
Enzo Miccio ha trasformato il matrimonio in Italia: «Un matrimonio non si deve tradurre in una odissea in cui gli invitati non vedono l’ora di andarsene perché stremati dal mangiare o dalla noia. Quando ho iniziato io, lo dico con un filo di presunzione, i matrimoni erano lunghi e noiosi. Si andava solo per mangiare. Io ho voluto snellirli: non più 8-10 portate a tavola, ma più tempo in piedi. Anche perché, diciamocelo, al matrimonio si fa gossip. Si nota l’ultimo fidanzato di quella, il vestito di quell’altra. Bisogna poter chiacchierare. Quindi: un aperitivo con isole animate dagli chef, un buffet, stazioni monotematiche. Musica presente ma non invadente. È il momento più importante: chi ben inizia è a metà dell’opera. Non deve durare più di 75 minuti. Poi, a tavola, bisogna servire solo tre portate, declinate come più piace agli sposi. Per finire, il taglio della torta, il buffet dei dolci, la band, l’open bar. E, perché no, la spaghettata di mezzanotte».
Quanto dura il matrimonio perfetto?
Spesso la sola idea di partecipare ad un matrimonio d'estate fa scendere l'entusiasmo perché si pensa alle cerimonie infinite e ai balli che durano fino al mattino successivo, ma non con Enzo Miccio: «Ecco, io questo lo metto in chiaro subito con gli sposi: se si vogliono sposare al mattino, bisogna che nel tardo pomeriggio sia tutto finito. Altrimenti non è una cerimonia, ma un sequestro di persona. Si commette l’errore di correlare il successo di un matrimonio alla sua durata: no, il matrimonio è un evento, deve essere intenso, non lungo. Le persone devono dire “che peccato, è già finito”, non “basta, voglio andarmene”. Nessuno, oggi, ha più voglia di stare in ballo tutto il giorno. Anche perché poi i tacchi fanno male, il trucco cola, gli invitati sudano, diventa una tragedia, tutto quello che io non voglio vedere».
I dettagli
La cura e l'amore che Enzo Miccio mette in ogni cerimonia si rivede anche nell'attenzione che riserva ad ogni sposa: «Le persone normali nelle mie mani diventano vip, altrimenti non vengono da me. Io sono onorato che mi scelgano, non dormo la notte per loro, gestisco situazioni molto complicate e ho il compito di rassicurarli. Si affidano a me completamente».
Il prossimo matrimonio in programma per Enzo Miccio è quello di Simona Ventura e Giovanni Terzi.