Mattia Faraoni: “Combattere al Palazzetto è un orgoglio. Io giustiziere? Macché, denuncio una piaga sociale e aiuto i ragazzi”
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“Dopo 26 anni Oktagon torna a Roma, e dopo 6 dalla chiusura, un ring sarà di nuovo al centro del Palazzetto dello Sport di Viale Tiziano. La cosa mi rende orgoglioso, e ringrazio l’assessore Alessandro Onorato per l‘apporto dato al progetto”. Mattia Faraoni, romano, 32 anni. Nello storico impianto della Capitale sarà il protagonista del main event della serata di kickboxing di sabato 29 giugno: è il campione del mondo Iska nella categoria fino a 95kg, dovrà respingere l’assalto del romeno Danut “the Happy Killer” Hurduc. “E’ un avversario tosto che mi ha dato grosse motivazioni, anche in fase di preparazione. Lui in Romania è una leggenda, basta chiedere a qualsiasi suo connazionale che vive a Roma. Lo conoscono tutti. Tecnicamente ha una interpretazione più pugilistica, ma la kicboxing è uno sport dalle tante sfaccettature. Chi usa molto le gambe, chi si affida alle braccia”. Diretta su Dazn a partire dalle 19,40.
A proposito di braccia, Faraoni - che si è diviso tra kickboxing e pugilato, con prevalenza comunque per la prima – ha anche un fratello, Francesco, che sta emergendo nella nobile arte: “Sono contento per lui, è un pugile bellissimo da vedere. Il prossimo match lo disputerà il 5 a luglio a Salerno, secondo me presto sarà pronto per disputare il titolo italiano”
Faraoni e il messaggio ai giovani: “Serve n progetto per non essere esonerati dalla società”
.Molto noto anche al di fuori del ring, Mattia si occupa di sociale e rivolge lo guardo ai giovani: “Faccio stage e seminari. Parlo sport, di sociale, dell’importanza di avere un progetto nelle vita per non essere esonerati dalla società. L’uomo ha bisogno di una disegno, altrimenti rischia di essere travolto da apatia e depressione. E se succede vengono staccati i ricettori emotivi. Non è che andando in palestra si guarisce, ma se uno ha il fuoco dentro è anche giusto dargli gli strumenti per affermarsi”.
"Io giustiziere? Macché, denuncio solo una piaga sociale”
Atleta social, alcuni video su youtube in cui segnala la presenza di borseggiatori – e altro – nella Capitale hanno creato parecchie polemiche. “Io giustiziere? Ma se giro per le scuole per conto di Comune e Regione. Sto solo facendo una inchiesta sociale, sono un atleta in piena attività e non toccherei mai nessuno. Denuncio solo una piaga che divampa, con gente che ruba in maniera seriale. Andiamo con Simone (Cicalone, famoso youtuber, ndr) e altri una volta a settimana e stiamo un paio d’ore cambiando fermata della metro. Un piccolo lasso di tempo, eppure vediamo un sacco di persone che piangono per un furto. Delle polemiche ho sentito, ma preciso che a noi della politica non interessa, facciamo solamente un lavoro di informazione”. Poi cita un esempio che lo ha toccato profondamente: “Una coppia di albanesi, gente umile che aveva faticato per mettere da parte i soldi. E tutto per una vacanza a Roma, tutto vanificato in un istante per un furto. Erano disperati”.