Bancomat rifiutato per le sigarette dal tabaccaio: «O acquista anche altro oppure solo contanti». Polemica a Pordenone
Bancomat rifiutato per le sigarette dal tabaccaio: «O acquista anche altro oppure solo contanti». Polemica a Pordenone
PORDENONE - «Buongiorno, un pacchetto di sigarette, pago con il bancomat grazie». Quello di avere a disposizione il pos - l’apparecchio per la lettura delle carte di credito e di debito - e di accettare qualsiasi pagamento in formato elettronico, è un obbligo di legge certificato. Anche per quanto riguarda la vendita dei tabacchi. È una verità acclarata almeno da un anno, quando è stato chiarito a livello nazionale un caso di specie che riguardava proprio il mondo dei tabaccai e i prodotti correlati.
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Bancomat, pagamento rifiutato in tabaccheria
Eppure a Pordenone succede che alla domanda d’apertura dell’articolo segua questa risposta: «No, se compra un pacchetto di sigarette non può pagare con il bancomat. Per farlo deve acquistare anche altro». Succede in una nota rivendita del quartiere che gravita attorno a largo San Giovanni.
La richiesta, lecita, è in linea con le formule di pagamento che ormai sono le più utilizzate in tutta Europa: quelle elettroniche, senza l’uso del contante. E di fronte a sé il commerciante in questione avrebbe due opzioni soltanto: accettare il bancomat come mezzo per il pagamento del pacchetto di sigarette (come per qualsiasi altro prodotto) oppure non vendere proprio l’articolo selezionato. Invece arriva la sorpresa: la commessa, con tono deciso e un po’ dispiaciuto (ma pur sempre fermo) comunica che «la commissione per il pagamento con il bancomat del pacchetto di sigarette è troppo alta per noi commercianti, quindi se vuole procedere deve acquistare in abbinamento un altro prodotto soggetto all’Iva».