Sabbia del Sahara, i rischi per la salute e cosa non fare. La pneumologa: «I tre consigli»
Sabbia del Sahara, i rischi per la salute e cosa non fare. La pneumologa: «I tre consigli»
Quanto durerà questo cielo giallo carico di sabbia? Basta consultare le previsioni del satellite Copernicus, servizio che monitora l'atmosfera. Da domani (sabato 22 giugno), cominciando dal nord, la sabbia sahariana dovrebbe lasciare i nostri cieli. Un fenomeno già accaduto in passato e descritto anche da Omero, Plutarco, Tito Livio e Plinio il Vecchio. Che hanno scritto di cieli rossi e piogge sabbiose.
Perché il cielo è giallo? Cosa sta succedendo a Roma, Firenze, Perugia e quali sono i rischi per la salute
Cosa sta succedendo
Ormai è sempre più frequente la sabbia in sospensione o dal Sahara. Ci sono rischi per la salute? La dottoressa Laura Martino, responsabile Unità operativa semplice dipartimentale di Pneumologia dell’ospedale di Chieti, ha risposto alle domande di Rete8. “Non chiamatela sabbia”, ci dice la dottoressa, “piuttosto micro polveri che arrivano fino a noi non senza problemi per la salute”.
I consigli
Le Pm10 non fanno certo bene. Anche il sito dell'Arpa Lazio indica come la concentrazione di queste polveri è altissima. Il fenomeno, spiega ancora la dottoressa, può portare irritazioni, asma, problemi respiratori, affaticamento. “Evitare il fumo e tenere sotto controllo le eventuali malattie respiratorie”. Si può far uso anche alle mascherine là dove la concentrazione di polveri sottili è elevata.
Categorie a rischio
Le categorie più a rischio sono bambini, anziani, cardiopatici e chi soffre di malattie respiratorie, a partire dall’asma. Uno studio pubblicato sulla rivista scientifica internazionale Occupational and Environmental Medicine ha accertato un aumento dei ricoveri ospedalieri per cause respiratorie in presenza di polveri sahariane nell’aria. Il consiglio alle persone a rischio è quello di evitarne il più possibile l’esposizione.