Iannone non perde la testa: “Sul casco ora ho Einstein. E con Elodie sono rinato”
Moto, Iannone ad alta velocità: “Con Elodie sono rinato”_ipiccy_image(44)
Andrea Iannone è cambiato. Oggi cita Albert Einstein, giocando sulla parola race — razza, ma anche: corsa — per lanciare un messaggio di inclusività: «In tempi così difficili, l’amore e il rispetto tra gli esseri umani sono la cosa più importante». È diventato ambasciatore del motomondiale femminile, che comincia nel weekend a Misano («Una sorta di padrino. Anzi, madrino«). S’illumina, quando parla della sua compagna Elodie: “Che orgoglio, e che fortuna, vivere con lei”. Rientrato in pista a febbraio, dopo la squalifica di 4 anni per doping («Una cicatrice che resterà per sempre»), sembra davvero un altro. “Sono solo felice”. Al suo esordio in Superbike, su Ducati, 2 podi nei primi 3 appuntamenti. “È appena l’inizio”. Sogna di tornare in MotoGp, anche se nel 2025 avrà 35 anni. “A Misano corriamo anche noi. Vediamo se riesco a convincere Dall’Igna”, sorride.
Partiamo dal suo casco. C’è scritto: “Only one race, human race”.
“Una mia idea, ispirata dalle parole di Einstein. Il simbolo della pace, i colori dell’arcobaleno. Sono tempi difficili: non apro più Instagram per evitare di vedere immagini di guerra, bimbi che muoiono. Con tanta visibilità, mi sembra giusto mandare almeno un messaggio: solo rispettando gli esseri umani – a prescindere dal colore della pelle, dall’orientamento sessuale, dalle idee politiche, dalla religione – si potrà riavere un po’ di serenità”.
A Misano ci sarà anche l’esordio del mondiale femminile, con 24 concorrenti.
“Finalmente. Sono anni che le ragazze corrono in mezzo ai maschi — e in alcuni casi danno la paga agli uomini – ma il nostro è uno sport molto fisico: una moto pesa 140-150 kg. Dorna ha deciso di fare un campionato solo femminile e io sono onorato di essere stato coinvolto”.
Quanta saggezza. La storia con Elodie le fa bene.
“Lei è leggera, semplice. Allegra, solare”.
Elodie parla di maternità, di congelare gli ovuli. E di Andrea, dice: “Lo metto in riga, con lui faccio un po’ il sergente di ferro”. Possibile?
“Non rispondo, non mi fregate: altrimenti comincia un assurdo teatrino sui giornali. Famiglia, figli? Al momento sono concentrato sul rientro e il mio prossimo futuro: non faccio più programmi a lungo termine, in passato mi è crollato tutto e mi ha fatto male due volte. Ma sicuramente, nel mio futuro c’è anche una famiglia”.
Nel 2020 la squalifica, confermata dal Tas di Losanna, dopo che nelle sue urine erano state trovate tracce di steroidi anabolizzanti. Nessuno credeva più a un ritorno di Iannone alle gare
“Correre è la mia vita. Non mi sono mai arreso, anche se quella è una cicatrice che non se ne andrà mai. Tornare in pista era la cosa più importante, il modo in cui sono riuscito a farlo non era scontato. Mi sarei accontentato di finire nei primi 10-12, invece rieccomi davanti: c’è un grande margine di miglioramento, sono in piena sintonia con la squadra e ho tutto da imparare”.
Il livello della Superbike è più alto di quello che si aspettava.
“Il problema è che quando ti va tutto bene, le aspettative si alzano: dimentichi che sei stato fermo per tanto tempo e lotti con avversari molto forti. Però sono testardo. E paziente”.
Nella MotoGp di Liberty Media, lei farebbe comodo.
“Non mi mancano l’ambizione, la grinta o la follia, per tornare in quel mondo. Sto bene, ma sarei curioso di cosa potrei fare di nuovo in MotoGp in sella a una Ducati Pramac. E se ti togli una curiosità, vivi meglio. Non penso di essere nei piani di Borgo Panigale, ma so che Paolo Campinoti (proprietario del team Pramac, ndr) sarebbe felice di riavermi”.
La Ducati ha già scelto Marquez come futuro compagno di Bagnaia, addio a Bastianini e Martin.
“Hanno le capacità tecniche e umane per gestire la situazione. Prima dovevano mettere d’accordo quattro campioni. Ora il problema è dimezzato”.
Non doveva lasciare la Rossa per andare con la Suzuki, nel 2016.
“Un grande rimpianto. È successo, pazienza. Chi dice: “Se tornassi indietro rifarei tutto come prima”, della vita non ha capito nulla”.
Su Instagram ha tanti follower quanto Bagnaia, 2 volte campione del mondo.
«Forse perchГ© avevo aperto il profilo molto prima di lui. O perchГ© la gente sa che sono sempre stato me stesso: magari divisivo, perГІ onesto, leale. Ancora rimugino sulla squalifica, penso a quello che avrei potuto fare in questi anni. Ma poi guardo allРІР‚в„ўaffetto e al sostegno che il pubblico continua a darmi, apro il gas: e sono feliceР’В».