Lorenzo Musetti spiega le emozioni di essere a Wimbledon da papà: le sue parole
Lorenzo Musetti spiega le emozioni di essere a Wimbledon da papà: le sue parole
La rinascita di Lorenzo. Vedere Musetti sorridente, tranquillo e determinato è un’immagine che tanti tifosi italiani sognavano da tempo. Il 2023 e l’inizio di quest’anno sono stati un vero e proprio incubo per il 22enne carrarino, che sembrava entrato in un tunnel dal quale uscire risultava molto difficile.
Lorenzo però si è umilmente rimboccato le maniche, ha ricominciato da capo. Prima qualche buona prova sulla terra, poi un grande inizio di stagione su erba hanno riportato fiducia in casa Musetti, che ha ripreso a sorridere ed esprimere quel tennis con cui aveva deliziato ad inizio carriera.
Ai risultati sportivi ha contribuito probabilmente anche la gioia di diventare padre, con la nascita del figlio Ludovico. A poche ore dell’esordio a Wimbledon, Musetti ha rivelato a Sky Sport le proprie sensazioni, fisiche e mentali.
Le parole di Lorenzo Musetti
L’emozione di arrivare a Wimbledon per la prima volta insieme alla propria famiglia. “Il mio primo pensiero quando sento la parola Wimbledon è l’erba, l’eleganza che trasmette questo posto magnifico.
Sono davvero felice di essere qui con la mia famiglia, per la prima volta insieme a Ludovico e Veronica. Sento di essere a casa, e questo mi da un senso di tranquillità e di rilassatezza in vista del torneo” ha dichiarato Lorenzo.
Sulle due settimane da favola a Stoccarda e al Queen’s, Musetti ha commentato: “Londra è stata la città che mi ha trasmesso di più in termini di emozioni e risultati. È stato un torneo piuttosto inaspettato: avevo giocato molto bene la settimana prima a Stoccarda, ma riconfermarsi sull’erba credo sia stata una bella prova, specialmente in un torneo storico come il Queen’s.
È stata una delle settimane più belle della mia vita, quindi sono contento di aver ritrovato il mio tennis e di aver ottenuto buone sensazioni in vista di Wimbledon”. Il tennista azzurro ha infine concluso: “Mi sto adattando molto bene alla superficie.
Fin da subito la transizione dalla terra all’erba è andata molto bene. Credo di aver acquisito sempre più confidenza sull’erba, specialmente con il servizio e la risposta, che sono due aspetti fondamentali per il gioco su questa superficie.
Mi sento molto bene fisicamente, mi sto muovendo bene. È un buon periodo e credo che le cose che abbiano fatto la differenza in queste settimane siano state l’attaccamento e l’atteggiamento che ho avuto insieme al fattore mentale, specialmente sull’erba in cui ogni punto conta dieci”.