Il Monastero di Torba e la sua leggenda che mette paura
L’Italia è caratterizzata da luoghi meravigliosi. Ovunque tu vada – nord, centro o sud – troverai tesori artistici e naturalistici. Un esempio fra tutti è il Monastero di Torba (Gornate Olona) e la sua leggenda. Scopriamola assieme!
Monastero di Torba
Il Monastero di Torba
Il Monastero di Torba (Varese) risale al V secolo e, questo antichissimo complesso monumentale, è racchiuso come un diamante prezioso all’interno di un parco archeologico che è stato dichiarato dall’Unesco patrimonio mondiale dell’umanità.
La sua storia e il suo prestigio storico-artistico rimandano ad un passato ormai lontano che, però, nonostante i tanti secoli trascorsi, rimangono sempre interessanti da studiare e visitare.
Scopriamo assieme la leggenda legata al Monastero di Torba
Facciamo un passo indietro. Siamo nel 1994 quando Pier Giuseppe Sironi riporta, all’interno del suo testo “I racconti di Torba“, una leggenda. Quest’ultima narra che la Chiesa di Santa Maria sarebbe una cappella dedicata all’arcangelo Gabriele.
Prosegue poi raccontando che una ragazza di nome Raffa studiò uno stratagemma con l’unico obiettivo di liberare il territorio, appunto, di Torba da un pericolosissimo delinquente che altro non faceva che derubare e maltrattare l’indifesa popolazione.
Raffa, a questo punto, aveva bisogno di attirare questa persona a sé, per cui, si fece trovare mentre stava facendo un bagno nel fiume Olona per poi accecarlo con del sale. E, non contenta, lo percosse brutalmente con un randello (un grosso e pesante bastone che all’epoca veniva proprio utilizzato per difendersi).
Quando sembrava che Raffa avesse la meglio, il brigante riuscì ad afferrarla con estrema fermezza e, assieme a lei, si gettò dalla Torre del Monastero. Lei ne uscì indenne: fortunatamente non morì.
Riconoscente del miracolo e conscia di essere sfuggita ad un epilogo terribile, fece ergere una cappella in onore del suo salvatore, l’arcangelo.
Il restauro del Monastero di Torba
Il Monastero di Torba
Questo meraviglioso complesso architettonico è stato restaurato recentemente e, grazie a questo intervento, è stato possibile riportare alla luce molti dei suoi pregi architettonici che sembrano quasi perduti o, addirittura, dimenticati. Reperti storici e artistici che ci rimandano direttamente al periodo longobardo.
Alcuni tratti dell’originaria spina romana della muratura sono ancora oggi ben visibili all’interno del Refettorio. Ma oltre a questo tesoro, sempre qui, in questa stanza, colpisce e ruba il cuore il grande camino d’epoca. Le scale, invece, ci accompagnano al piano superiore della torre che ricordiamo essere alta ben 18 metri.
Di notevole interesse sono anche i maestosi e grandi archi che adornano il portico. Quest’ultimi costituiscono anche il corpo dello stesso Monastero.
La Chiesa di Santa Maria
Arriviamo ora al vero cuore pulsante dell’intero complesso artistico: la Chiesa di Santa Maria. Questo ulteriore complesso religioso venne costruito tra il VIII e il XIII secolo sul corpo di un edificio già presente in loco.
Al suo interno si possono ammirare numerosissimi affreschi di notevole carattere storico-artistico realizzati da diversi pittori. Non mancano, ovviamente, nemmeno le ricche decorazioni che impreziosiscono ancor di più una Chiesa già tanto bella e maestosa.
Tutte le opere artistiche e pittoriche che troviamo all’interno della Chiesa di Santa Maria sono state realizzate in epoche storiche diverse, per cui, troverai al suo interno stili che differenziano per corrente artistica.
Sul campanili sono ben riconoscibili i dipinti murari che rimandano a Gioacchino, padre della Madonna.
La leggenda del Monastero di Torba: foto e immagini
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