Cambiamento climatico e zecche: come difendersi
A causa del cambiamento climatico arrivano le zecche, portatrici di malattie dalle quali è necessario difendersi. Prevenzione e rimedi suggeriti dalla Svizzera
Photo by Erik_Karits – Pixabay
In Svizzera si sono già diffuse circa 20 specie, soprattutto la Ixodes ricinus che, in pochissimo tempo, ha invaso tutta l’Europa. Si tratta delle zecche, insetti famosi per essere tra i principali nemici degli animali domestici ma che, a quanto pare, per colpa del cambiamento climatico hanno deciso di coinvolgere gli essere umani tra le loro prede preferite.
Perché aumentano le zecche
Le zecche sono sempre esistite e hanno già colpito gli esseri umani, ma nel corso del 2024 i problemi legati alle loro punture potrebbero aumentare. A dichiararlo è la biologa Simona Casati, collaboratrice scientifica presso l’Ufficio del medico cantonale ticinese, collegando la loro pericolosità – oltre che la loro proliferazione – al cambiamento climatico:
Questi inverni più miti – spiega – favoriscono la sopravvivenza delle zecche e poi la stagione dura di più, quindi la zecca ha tempo di portare in avanti il proprio ciclo di vita più in fretta. Possono vivere da tre fino a sei anni.
Le specie di zecche conosciute al mondo solo oltre 900; in Svizzera, in particolare, ce ne sono circa 20 e la più diffusa è la Iodex ricinus, che risiede nella zona del Ticino, in piena Europa. Ed è proprio questo che fa scattare l’allarme.
Questa zecca può trasmettere delle malattie – sottolinea la biologa – può portare dei virus, dei batteri, dei parassiti e in particolare in Svizzera porta la borreliosi di Lyme e la meningoencefalite da zecca che è una malattia virale. Questa però non è presente in Ticino.
Come intervenire se si viene punti da una zecca?
Dato che l’arrivo delle zecche in Italia è ormai dietro l’angolo, è bene sapere come intervenire in caso di punture. In primis, la zecca va immediatamente rimossa, ancora prima di recarsi in farmacia o dal medico; nel caso in cui una piccolissima parte dovesse rimanere attaccata, basta disinfettare accuratamente affinché si rimuova da sola.
L’importante è agire in fretta, proprio per evitare spiacevoli conseguenze, così come suggerisce la Casati:
Per quanto riguarda la borreliosi di Lyme abbiamo 12-14 ore di tempo per togliere la zecca, mentre per il virus non abbiamo tempo: dobbiamo toglierlo subito perché il virus si trova già a livello delle ghiandole salivari della zecca.
Photo by Erik_Karits – Pixabay
In ogni caso, non è necessario recarsi continuamente dal medico: bisogna tenere monitorato il punto del morso per un mese e contattare il dottore solo se si forma una macchia rossa, cioè il primo sintomo della borreliosi. Quest’ultima, tra l’altro, si cura facilmente con una terapia antibiotica, anche se la sua diagnosi può non avvenire nell’immediato.
Attenzione, invece, alla meningoencefalite, per la quale purtroppo non esiste alcun antibiotico. Se nel Ticino si contano solo 5 casi all’anno, nel resto del Paese è parecchio diffusa. Per fortuna, nonostante possa rivelarsi una malattia potenzialmente grave, la meningoencefalite è difficile da prendere e anche se ciò dovesse accadere non bisogna avere paura: esiste un vaccino in grado di contrastarla e permettere a chiunque ami andare in giro per i boschi di continuare a farlo in totale serenità.
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