Thomas Luciani, il carabiniere papà del testimone: «Non mi assolvo come padre. Questa storia è peggio di come la raccontate»
Omicidio Thomas, il papà carabiniere di uno dei testimoni: «Non mi assolvo come padre. Mio figlio dovrà ricordare e rispettare il ragazzo che ha visto morire»
«Mio figlio vivràuna vita da consegnato, come diciamo noi. Desidero che tenga presente nel tempo cosa è accaduto, che abbia vivo il ricordo del ragazzo che ha visto morire e che ne sia all'altezza». A parlare al Corriere della Sera è il padre di uno dei testimoni dell'omicidio di Cristopher Thomas Luciani di Pescara, colonnello dei carabinieri già in servizio a Pescara e ora in altra provincia della Regione Abruzzo.
L'intervista
Quando gli chiedono se questo suo pensiero sia una sorta di rispetto perenne per la vittima, il colonnello non ha dubbi «Sì, è questo». In altra parte dell'intervista che il carabiniere ha rilasciato al Corriere spiega che «non solo non mi assolvo come padre, ma dico che qui nessun adulto può farlo davvero, e che forse è peggio di come la state rappresentando», in riferimento alla stampa.
Il colonnello dei carabinieri ha convinto il figlio a raccontare tutto sull'omicidio di Christopher Thomas Luciani e il fatto che il giovane abbia aiutato a rintracciare il corpo della vittima fornendo agli investigatori informazioni utili potrebbe aiutare ad alleggerire la sua posizione.
Il figlio del colonnello dei carabinieri è stato uno dei testimoni chiave. Il ragazzo, dopo il bagno al mare, una volta a casa, presumibilmente tre o quattro ore dopo i fatti, ha raccontato tutto ai genitori, facendo scoprire l'accaduto. «Io non ho reagito in alcun modo - ha detto il giovane sedicenne - Christopher faceva dei versi quasi di morte e loro gli dicevano di stare zitto. Lui era a terra, con una gamba accavallata all'altra, ripiegato per terra, esposto ai colpi sul fianco destro». E ancora: «Io ero davvero frastornato ed ho capito che non era qualcosa che potessi tenere per me e quindi ne ho parlato» con il padre, che poi ha lanciato l'allarme.