L’economia della Puglia ai raggi X di Bankitalia: “La locomotiva rallenta, ma le imprese sono solide”
L’economia della Puglia ai raggi X di Bankitalia: “La locomotiva rallenta, ma le imprese sono solide”_Economia
Avanti piano, ma pur sempre avanti. L’andamento dell’economia pugliese, visto da Bankitalia, somiglia a una locomotiva che rallenta, ma tutto sommato può contare su binari solidi. Un dato, su tutti, spiega questa dinamica: 0,7 per cento, come la crescita registrata dal prodotto interno lordo nel 2023, che però si ferma sotto la media italiana (a quota 0,9 per cento). «La crescita ha indubbiamente rallentato, ma nonostante questo lieve calo la situazione delle imprese resta positiva, solida dal punto di vista patrimoniale e finanziario», spiega il direttore della sede barese di Bankitalia, Sergio Magarelli.
«La crescita, piР“в„– intensa nel primo trimestre, si ГЁ sostanzialmente arrestata nei mesi successiviР’В», si legge nelle 126 pagine della relazione degli analisti coordinati da Vincenzo Mariani. Nonostante tutto, l’occupazione guadagna due punti percentuali e i fondi del Pnrr danno una bella boccata di ossigeno (valgono otto miliardi da queste parti), В«pur evidenziando alcuni ritardi nell’attuazioneВ». Quello che preoccupa, invece, ГЁ l’evoluzione della popolazione, В«prevista in forte caloВ».Dunque l’innalzamento dell’etГ media, В«e la scarsa capacitГ della regione di attirare e trattenere il capitale umanoВ», annota Bankitalia. Ecco lo stato di salute dell’economia della Puglia.
L’industria
Secondo le stime di Prometeia, riprese dalla Banca d’Italia, il valore aggiunto si è ridotto dell’1,1 per cento rispetto al 2022 (a prezzi costanti), con un’intensità simile alla media nazionale e meno marcata rispetto al Mezzogiorno (che ha fatto registrare un calo dell’1,5 per cento).
La buona notizia, si legge nel dossier, è che nonostante il peggioramento del quadro congiunturale, «i risultati economici delle imprese sono rimasti nel complesso positivi». Solidità, si diceva. Tanto che la redditività operativa, misurata dal rapporto tra il margine operativo lordo (Mol) e l’attivo di bilancio, è ulteriormente cresciuta, raggiungendo l’8,1 per cento nel 2022. Almeno stando all’analisi dei bilanci delle circa 21mila società di capitali presenti negli archivi Cerved, che sono stati passati al setaccio dagli economisti di Bankitalia (il 2022 è l’ultimo anno disponibile).
Di contro, l’andamento degli investimenti delle imprese risulta negativo, influenzato com’è «dall’incertezza del contesto congiunturale, dall’aumento dei tassi di interesse e dalle più restrittive condizioni di accesso al credito».
L’occupazione
Guadagna il 2,1 per cento, seppur «crescendo con minore intensità rispetto al 2022», evidenzia il report di Bankitalia. Anche l’offerta di lavoro aumenta (più 1,4 per cento), e il tasso di disoccupazione scende all’11,6 per cento. Il divario con la media nazionale si assottiglia, dunque (vale circa 4 punti). A contribuire sono sia il lavoro autonomo sia quello alle dipendenze.
Nell’istantanea di Bankitalia le assunzioni nette sono in aumento soprattutto nei servizi – nel commercio e nel turismo, in particolare – mentre il calo è nelle costruzioni. Altra buona notizia: nell’ultimo triennio l’andamento del mercato del lavoro supera i livelli pre-pandemia di circa 76mila persone.
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Il Pnrr
Nonostante il taglio di 350 milioni deciso dal governo e «il parziale ridimensionamento, con ricorso ad altre fonti di finanziamento per ulteriori 640 milioni», si legge nel dossier messo nero su bianco dagli economisti di corso Cavour, per la Puglia il Piano vale otto miliardi di euro tra opere pubbliche, forniture e servizi. Con un l dato procapite superiore alla media nazionale: 2mila 112 euro contro 1.902. La nota dolente è che le amministrazioni pubbliche sono in affanno: «Hanno bandito gare per 3,4 miliardi, circa la metà delle risorse da mettere a bando». La media nazionale sfiora il 60 per cento.
Credito e mattone
Il settore delle costruzioni è in crescita, pur perdendo slancio. Il rallentamento risente soprattutto dell’andamento del comparto residenziale, «nel quale il minor ricorso agli incentivi fiscali per le ristrutturazioni si è associato al calo delle compravendite, attribuibile anche al maggior costo dei mutui». Stabile il reddito disponibile delle famiglie pugliesi. «La crescita dei prestiti alle famiglie – si legge ancora – risulta più debole nel 2023 come primi mesi del 2024: sull’andamento ha inciso principalmente quello dei mutui abitativi, le cui nuove erogazioni sono diminuite, risentendo soprattutto della minore domanda. I mutui a tasso fisso, diventati più convenienti nel corso dell’anno rispetto a quelli indicizzati, sono stati la quasi totalità dei finanziamenti per l’acquisto di abitazioni». Il credito al consumo? «Prosegue ma intensità inferiore a quella del 2022».
Le reazioni
«Dal rapporto emerge come in questi anni si sia rafforzata lРІР‚в„ўimpresa di qualitГ , capace di innovareР’В», commenta la presidente della Camera di Commercio di Bari, Luciana Di Bisceglie. Per il numero uno di Confindustria Puglia, Sergio Fontana, invece, В«sul credito ГЁ necessario un intervento urgente, rafforzando gli strumenti di garanzia dello Stato per l’accesso al credito delle PmiВ».