Sinner: "Numero 1? Tutti vogliono battermi ora. Cerco sempre di divertirmi in campo"
Sinner: "Numero 1? Tutti vogliono battermi ora. Cerco sempre di divertirmi in campo"
Vincere il primo torneo da numero uno subito dopo esserlo diventato ha un sapore speciale. Lo sa bene Jannik Sinner, che non ha perso tempo e ha aggiunto un altro - il 14esimo - titolo in bacheca nel primo evento a cui ha preso parte guardando tutti dall'alto al basso.
Si tratta di un'impresa compiuta nell'Era Open solo da altri sette tennisti: Novak Djokovic, Andy Murray, Pete Sampras, Stefan Edberg, Mats Wilander, Bjorn Borg e Jimmy Connors. Sinner ha trionfato ad Halle battendo in due set l'amico Hubert Hurkacz e proverà a completare quella che rappresenterebbe una storica doppietta a Wimbledon.
Sinner: "Numero uno? Tutti vogliono battermi ora. Cerco sempre di divertirmi in campo"
“È diverso quest’anno a Wimbledon. Ora ho una settimana per prepararmi nel miglior modo possibile, andrò lì abbastanza presto.
Mi riposerò un paio di giorni e poi sarò pronto. Il mio livello si è alzato sicuramente sull’erba in generale. Servo meglio e questo mi aiuta molto su questa superficie. Sto inoltre cercando di giocare in maniera più aggressiva.
Ma Wimbledon è un torneo diverso degli altri e vedremo cosa riuscirò a fare lì. È sempre difficile dire chi sia il favorito in un torneo del Grande Slam. Io proverò a fare del mio meglio" , ha detto Sinner in conferenza stampa.
"Quando affronti un tennista come Hubi, giochi pochi punti importanti e oggi, per esempio, ci sono stati due tie-break. Li ho iniziati bene entrambi: una cosa che ti aiuta a servire meglio o comunque in maniera più libera.
Ho provato ad essere sempre aggressivo. Era più facile muoversi oggi, perché l’erba era consumata rispetto all’inizio del torneo" . Essere il numero uno vuol dire anche dover gestire maggiori pressioni.
"Quando entri in campo sai che tutti ti vogliono battere. Ogni partita è molto difficile, specialmente sull’erba. Sorrisi in campo? Cerco sempre di divertirmi. Giochiamo tante partite e tanti tornei: se non ti diverti, diventa molto difficile.
Ci sono momenti in cui sono molto serio; altri in cui cerco di divertimi. Quando entri in campo sai che tutti ti vogliono battere. Ogni partita è molto difficile, specialmente sull’erba. Sono una persona molto riservata e non vi faccio scrivere molte cose( ride, ndr) . Vivo bene la mia vita sportiva e anche quella privata” .