A luglio arriva la quattordicesima per i pensionati: ecco per quali redditi e a quanto ammonta il beneficio
A luglio arriva la quattordicesima per i pensionati: ecco per quali redditi e a quanto ammonta il beneficio
A luglio per i pensionati con redditi inferiori a due volte il trattamento minimo (15.563,86 euro in un anno) arriverà la “somma aggiuntiva”, la cosiddetta “ quattordicesima ”. Lo ricorda l’Inps in un messaggio (2362 del 25 giugno). L’ente di previdenza indica i limiti di reddito validi per quest’anno e gli importi dovuti a seconda dei redditi e degli anni di contribuzione. Il limite di reddito per ottenere il beneficio sale fino a 16.067,86 euro grazie alla clausola di salvaguardia per chi ha almeno 25 anni di contributi versati. Il beneficio va dai 336 euro per chi ha tra i 15 e i 18 anni di contributi e un reddito tra 1,5 e due volte il trattamento minimo ai 655 euro per chi ha almeno 25 anni di contributi e un reddito inferiore a 1,5 volte il trattamento minimo (11.823,90 euro).
La corresponsione della quattordicesima, si legge nel documento, «è effettuata d’ufficio per i soggetti per i quali nelle banche dati dell’Istituto sono disponibili i dati reddituali utili per effettuare la lavorazione».
Chi non riceve la quattordicesima, ma ritiene comunque di averne diritto, deve presentare una domanda di ricostituzione online ( denominata “Ricostituzione reddituale per quattordicesima”). Il tutto avviene accedendo al sito dell’Inps con la propria identità digitale (SPID - Sistema pubblico di Identità Digitale – almeno di II livello, CNS - Carta Nazionale dei Servizi o CIE - Carta di identità elettronica 3.0 - o eIDAS). In alternativa, è possibile rivolgersi agli istituti di patronato che assicurano assistenza gratuita per la proposizione della domanda della predetta somma aggiuntiva.
Nel caso in cui il soggetto titolare di pensione ha in corso una procedura di recupero per la quattordicesima erogata negli anni precedenti e risultata non dovuta, in tutto o in parte a seguito delle verifiche reddituali a consuntivo, sulla somma aggiuntiva del 2024 viene recuperato, in tutto o in parte, il debito residuo.
Per avere accesso alla somma aggiuntiva è necessario avere almeno 64 anni. l’Inps ricorda che a coloro che perfezionano il requisito anagrafico richiesto dal 1° agosto 2024 (pensioni gestite nei sistemi integrati) o dal 1° luglio 2024 (pensioni gestite nei sistemi proprietari della Gestione pubblica ed ex Inpgi 1) al 31 dicembre 2024, e ai soggetti divenuti titolari di pensione nel corso del 2024, che rientrano nei limiti anagrafici e reddituali normativamente previsti, la quattordicesima è, come di consueto, attribuita d’ufficio con la rata di dicembre 2024.
Per la determinazione del reddito rileva solo il reddito individuale del titolare composto, oltre che dalla pensione stessa, dai redditi di qualsiasi natura. Sono esclusi i trattamenti di famiglia, le indennità di accompagnamento, il reddito della casa di abitazione, i trattamenti di fine rapporto e competenze arretrate. Sono escluse anche le pensioni di guerra, le indennità per i ciechi parziali, l’indennità di comunicazione per i sordomuti.
Con contributi versati fino a 15 anni (fino a 18 per gli autonomi) si ha diritto a 437 euro se si ha un reddito fino a 1,5 volte il trattamento minimo e a 336 euro se si ha un reddito tra 1,5 e due volte il trattamento minimo. Se si hanno tra i 15 e i 25 anni di contributi (tra 18 e 28 gli autonomi) si ha diritto a 546 euro se si ha un reddito fino a 1,5 volte il trattamento minimo e a 420 se si ha un reddito tra 1,5 e due volte il trattamento minimo. Se si hanno più di 25 anni di contributi (28 gli autonomi) si ha diritto a 655 euro se si ha un reddito fino a 1,5 volte il trattamento minimo e a 504 euro se si ha un reddito tra 1,5 e due volte il trattamento minimo.