Questo prestigioso giornale ha tentato un’impresa enorme: decidere qual è il miglior film western di sempre
Un’impresa titanica, che copre 120 anni di storia, dal 1903, anno del primo tra i film inseriti nella top 100, al 2023, anno di uscita del più nuovo tra i western messi nella classifica dei cento migliori di sempre.
IndieWire è una prestigiosa rivista estera, focalizzata sul cinema indipendente, che però non disdegna di cimentarsi in qualche impresa, come appunto quella di esaminare l’intero genere cinematografico americano per antonomasia e decidere, dopo un confronto che immaginiamo duro, qual è il miglior film western di tutta la storia del cinema.
Il western nella storia del cinema
Nonostante John Wayne e Clint Eastwood siano nati negli Stati Uniti, il nostro Sergio Leone ci insegna che il western non è una faccenda al 100% USA. Altri filmmaker (come il giapponese Takashi Miike, che ha diretto Sukiyaki Western Django, in cui compare Quentin Tarantino) hanno fatto propria quella grammatica, che però, nella sua forma più pura, ci parla del mito americano, delle idee - cito da Indiewire - “su ciò che è l'America, su ciò che rappresenta, su come è stata fondata e su tutte le ipocrisie, le contraddizioni e i miti condivisi che contiene”.
Vi ricordiamo che potete leggere la classifica per intero su IndieWire, mentre qui ci limitiamo a riportare le prime posizioni, partendo dalla numero dieci e procedendo dal film western “più brutto” al film western più bello di tutti i tempi, un capolavoro indiscutibile della Settima Arte.
La top 10 dei film più belli ambientati nel West
Partiamo quindi con quella che sarà una top 10.
- 10. L'uomo che uccise Liberty Valance (titolo originale: The Man Who Shot Liberty Valance). Diretto da John Ford, 1962.
- 9. La sparatoria (The Shooting). Diretto da Monte Hellman, 1967.
- 8. Corvo rosso non avrai il mio scalpo! (Jeremiah Johnson). Diretto da Sydney Pollack, 1972.
- 7. Ombre rosse (Stagecoach). Diretto da John Ford, 1939.
- 6. L’albero della vendetta (Ride Lonesome). Diretto da Budd Boetticher, 1959.
- 5. I compari (McCabe and Mrs. Miller). Diretto da Robert Altman, 1971.
- 4. Per qualche dollaro in più (For a Few Dollars More). Diretto da Sergio Leone, 1965.
- 3. Sfida infernale (My Darling Clementine). Diretto da John Ford, 1946.
- 2. C’era una volta il West (Once Upon a Time in the West). Diretto da Sergio Leone, 1968.
miglior western storia cinema
Le posizioni dalla dieci alla 2 ci rendono orgogliosi in quanto italiani, perché Sergio Leone è presente non una ma ben due volte. Il regista romano ha cambiato le regole del genere e ha consacrato uno dei volti che naturalmente associamo all'Old Wild West (se ci fosse il caso di esplicitarlo, stiamo parlando di Clint Eastwood). John Ford compare tre volte in nove posizioni. D’altra parte è lui quello che, seppur non inventandolo, ha portato il western a una perfezione classica.
Qual è il miglior western di tutti i tempi: inaspettato
La prima posizione? Inaspettata. Si tratta di Johnny Guitar, diretto da Nicholas Ray (Gioventù bruciata) nel 1954. Il motivo per cui IndieWire ha incoronato Johnny Guitar come miglior pellicola western di tutti i tempi è soprattutto il personaggio di Joan Crawford, che ribalta una prospettiva maschile tradizionalmente associata al genere.
“Nel momento in cui arriva questa donna singolare, vestita con pantaloni e camicia elegante, è chiaro che il personaggio del titolo conta solo in relazione a lei”, si legge nelle motivazioni della rivista. Anche per questo, cioè per il fatto che non è Johnny Guitar / Sterling Hayden il vero protagonista della storia, l'antagonista maschile è poco più di una funzione narrativa.
miglior western storia cinema
La forza drammatica del film invece ha origine dalla rivalità tra Vienna - Crawford ed Emma Small - Mercedes McCambridge, una reazionaria che odia la prima per motivi personali. A lungo, questa rivalità è stata interpretata in chiave queer: “Se il western è passato di moda ed è stato liquidato come conservatore e regressivo, Johnny Guitar dimostra come il conservatorismo non sia affatto intrinseco al nucleo del genere”. All’epoca della sua uscita, Johnny Guitar spiazzò la critica statunitense, che lo definì di cattivo gusto. In Europa ricevette un’accoglienza migliore e futuri registi, come Jean-Luc Godard e François Truffaut, lo elogiarono.
Dal 1954 a oggi gli approcci eccentrici al western sono stati innumerevoli. Ad esempio, nella lista dei 50 migliori western della storia del cinema di Esquire citavamo il primo lungometraggio della regista Ana Lily Amirpour, A Girl Walks Home Alone at Night. Si tratta di un unicum, che lei stessa ha definito come "western iraniano con vampiri in bianco e nero". Il film concentra varie influenze, dagli spaghetti western al pulp fino a David Lynch, in un pastiche al tempo stesso originale e citazionista, dove l’irresistibile mood che si crea conta più della trama in sé.