Schiavone punta su Jannik Sinner a Wimbledon: "C'è una differenza rispetto a Parigi"
Schiavone punta su Jannik Sinner a Wimbledon: "C'è una differenza rispetto a Parigi"
La giocatrice italiana Francesca Schiavone, ex numero 4 del mondo e campionessa del Roland Garros 2010 oltre che finalista della successiva edizione del torneo parigino, si occupa ora di plasmare nuove stelle del futuro del tennis.
L’ex tennista milanese ha recentemente annunciato la nascita di un nuovo progetto a Varese, lo ’Schiavone team Lab”, un laboratorio che avrà il via da settembre e si occuperà di allevare e crescere i campioni del futuro, inculcando loro i valori dello sport.
Intervistata ai microfoni di Sport Mediaset la milanese ha parlato delle possibilità di vittoria di Jannik Sinner a Wimbledon e del grande exploit nell’ultimo periodo di Jasmine Paolini: “Mi sento di dire che Sinner sull’erba è il favorito.Non lo dico per mettergli pressione, ma perché ha caratteristiche adatte a questa superficie, ha un timing sulla palla importante. E’ arrivato a Parigi che non era pronto dal punto di vista fisico e dell’allenamento, ma nonostante ciò è arrivato comunque in semifinale, raggiungendo un risultato straordinario. A Wimbledon invece, una volta tornato a casa, dopo aver festeggiato con la sua famiglia la prima posizione del mondo, si è messo a lavorare e già lo abbiamo visto in alcuni scatti. Per me ha il gioco per vincerlo, o quantomeno avvicinarsi a farlo, perché se lo merita.E’ un ragazzo straordinario, è diventato un esempio per tutti, anche noi vecchi tennisti”, ha spiegato.
"Arrivare in fondo agli Slam oggi ha più valore"
Schiavone ha poi parlato anche di un’altra stella, tutta italiana, Jasmine Paolini, che è andata ad un passo da sogno al Roland Garros, fermata solo dalla fenomenale Iga Swiatek: “Jasmine è stata bravissima già dai primi turni a Parigi per come muoveva bene la palla.Ha avuto una crescita importante nel credere in se stessa.Era difficile pensare di poter vincere Trovandosi di fronte Swiatek in questo stato di forma , ma fare una finale Slam è straordinario, e lo è ancora più rispetto ai nostri tempi”, ha aggiunto.