Borse in netto calo, per Milano peggiore settimana dal crollo di Credit Suisse
borsa tappo
Finisce all'insegna di ulteriori ribassi una settimana complicata per le borse. Oggi l'indice Ftse Mib di Milano è in calo del 2,7%, nella settimana del 5,6%. È il calo maggiore dal marzo 2023, quando ci fu il crollo di Credit Suisse. L'indice scende sotto i 33mila punti, il rialzo da inizio anno riduce al +7,7%. La discesa maggiore nella settimana è per la borsa di Parigi, -6,10%.
Tra i fattori che pesano di più c'è l'incertezza sulla situazione politica in Francia, in vista delle elezioni parlamentari. Scendono le banche francesi ma anche quelle italiane. Oggi i maggiori ribassi, nell'ordine del 5%, sono per Bper, Mps e Unicredit, oltre a Leonardo (-4,65%).
Nella settimana il settore bancario vede un calo di quasi il 10%, male anche gli industriali (-6%) e le utilities (-5,5%).
Oltre al caso francese ci sono i timori per le contromisure che Pechino prenderà dopo la decisione della Commissione europea di porre dei dazi sulle auto cinesi. Il settore auto in Europa ha visto scendere soprattutto i titoli delle case tedesche. L'impatto maggiore è stato per Porsche, -14% nella settimana.
C'è poi la politica monetaria: la Fed americana ha fatto capire che il taglio dei tassi quest'anno sarà uno solo e non due come il mercato si aspettava. I rendimenti dei titoli di Stato nella settimana sono stati molto volatili. Oggi lo spread è in netta risalita, a quota 157 (+13 punti base). La buona notizia è che il rendimento del Btp oggi scende (3,94%, -2 punti base), ma lo fa di più quello del Bund tedesco (-15 pb).
Wall Street intanto ha un motore che continua a trainarla, quello della tecnologia. Ieri l'indice Nasdaq e l'S&P500 hanno aggiornato il record storico per il quarto giorno consecutivo. I future però anticipano un avvio in calo: -0,6% per quello sull'indice S&P500, -0,3% per quello sul Nasdaq.