"Hanno vinto gli egoismi. Ora il Pd faccia autoanalisi"
"Per il centrosinistra una sconfitta annunciata" . L’ex capogruppo Agnese Giacomoni, che non si è candidata alle comunali, "boccia" la classe politica del centrosinistra e del Pd che ha pensato solo all’auto conservazione.
Professoressa è andata come aveva previsto?
"Veramente avevo ipotizzato il ballottaggio, invece Serfilippi, seppure con poco scarto, ha vinto al primo turno. In questo momento trovo sconveniente e immaturo il rimpallo di colpe tra I Progressisti e il centrosinistra, sembrano come i capponi di Renzo che si beccano nella sventura. E’ l’epilogo di una campagna elettorale dominata dagli egoismi dove si è pensato solo alla conservazione delle posizioni acquisiste e alla tutela dei propri interessi. Contro le divisioni, la conservazione e l’assenza di visione, i cittadini hanno risposto con l’astensionismo, le schede bianche e preferendo il centrodestra, il polo che ha dimostrato maggiore compattezza".
Lei non ha votato il Prg, ha dato battaglia contro il polo logistico all’ex zuccherificio, si è dimessa da capogruppo consiliare del Pd e non si è candidata alle comunali. Da cosa ha voluto prendere le distanze?
"Proprio le scelte della giunta Seri sull’ex zuccherificio sono l’emblema della mancanza di visione del centrosinistra e dell’assenza di qualunque lettura sul futuro della città".
Un augurio al nuovo sindaco Luca Serfilippi?
"Spero che scelga le menti migliori per consentire alla città di tirare fuori le potenzialità ancora inespresse. Mi auguro che il nuovo sindaco abbia più visione e coerenza politica di quanto mostrato, nell’ultimo ventennio, sia da Aguzzi sia sa Seri".
Il Pd all’opposizione cosa potrà fare?
"Costruire una nuova classe dirigente per superare le posizioni di potere esistenti. Ci sarà bisogno di un’auto-analisi e una seria formazione delle nuove leve".
Minardi e Seri, il segretario del Pd e il sindaco uscente, sono loro i principali responsabili della sconfitta?
"Il voto sul Prg ha dimostrato come la giunta fosse una nave alla deriva, con il sindaco che non ha pensato all’eredità da lasciare dopo di lui ma si è interessato solo del suo ‘particulare’. Su Minardi, trovo fuori luogo che si sia mostrato lieto per il suo ritorno in consiglio regionale di fronte alla catastrofe del risultato del Pd e alla perdita del governo della città. Mi auguro una rigenerazione profonda del Pd fanese e di tutte le forze politiche del centrosinistra".
Il Pd deve partire da una nuova segreteria? Lei accetterebbe di guidare il partito?
"Al momento l’unica cosa da fare, sarebbe meditare nel silenzio di Monte Giove. Per quanto riguarda il ruolo di segretario non credo di avere i consensi per ricoprire tale incarico. Certo il partito ha bisogno di un rinnovamento profondo con una visione a lungo termine".
Anna Marchetti