F1 | Mercedes perde altri... pezzi, ma chiude la porta a Newey
La Mercedes non è più interessata a prendere Adrian Newey. Il tempo, ormai, è scaduto. La Stella non ha alcuna intenzione di aspettare le scelte del “genio” inglese perché intende andare per la sua strada. Toto Wolff si trova in un momento molto particolare nel quale la squadra di Brackley è in una fase di pieno rinnovamento, come se, finito un ciclo di lavoro pieno di soddisfazioni e titoli mondiali, sia arrivata la fase in cui è necessario costruire un nuovo ciclo.
La fase di riflusso non si è ancora conclusa: l’esodo di personaggi di spicco non si è ancora concluso. Dal team nero-argento esce Gioacchino Vino, capo del reparto aerodinamico. L’australiano, nonostante il cognome italianissimo, inizia il suo periodo di gardening di sei mesi dopo essere stato un ganglio importante della squadra dal 2018. In realtà Giacchino paga l’aver diretto il gruppo aerodinamico di Brackley dal 2022, vale a dire guidando il ciclo di tre vetture (W13, W14 e W15) che con il regolamento dell’effetto suolo non hanno dato i risultati che la Stella si aspettava.
James Allison, Direttore Tecnico di Mercedes-AMG F1
James Allison, Direttore Tecnico di Mercedes-AMG F1
Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images
James Allison, subentrato l’anno scorso come direttore tecnico al posto di Mike Elliott, non è riuscito a dare l’inversione di tendenza che il marchio tedesco si aspettava, ma tutti riconoscono all’ingegnere inglese di essersi trovato troppo solo in un ambito tecnico che nel tempo è stato letteralmente saccheggiato. Pare che James fosse disponibile a rassegnare le sue dimissioni che sono state rifiutate anche dai vertici della Casa e il futuro deve passare dall’esperienza di Allison.
Oltre a Vino è uscito ad aprile anche Loic Serra, il francese che approderà a Maranello dal 1 ottobre insieme a Jerome d’Ambrosio, il braccio destro di Toto Wolff che sarà il vice-team principal della Ferrari, per cui risponderà solo a Fred Vasseur. L’operazione di rafforzamento della Scuderia avviene con lo… svuotamento di Brackley, ma anche il potenziamento Mercedes parte dall’acquisizione di due figure del Cavallino.
Simone Resta quando era on Alfa Romeo, prima dell'esperienza Haas
Simone Resta quando era on Alfa Romeo, prima dell'esperienza Haas
Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images
A ottobre arriverà Simone Resta: l’ingegnere imolese che è stato direttore tecnico della Haas per tre anni, non rientrando nei piani di Enrico Cardile che lo ha tenuto alla larga dalla Gestione Sportiva, sarà il progettista a cui la Mercedes affiderà il disegno della monoposto 2026 con i nuovi regolamenti.
La Stella punta anche su Enrico Sampò, lo specialista di simulazioni, un’area dove la squadra di Wolff sembra aver perso qualche colpo: l’italiano, infatti, sarà head of performance software applications.
La Mercedes non si messa nella partita al rialzo di Adrian Newey che è disposto ad accordarsi un altro team, ma senza assumere alcuna responsabilità tecnica, preferendo un ruolo da consulente disponibile due o tre giorni alla settimana, lavorando in out-sourcing e senza l’obbligo di andare regolarmente in factory.
Toto Wolff, quindi, vuole costruire un nuovo gruppo tecnico di lavoro cercando risorse che si possano integrare in uno staff che deve essere riformato dalle basi.
Leggi anche:
F1 | Red Bull si... carica con la nuova ala posterioreLa F1 abbandona l'idea dei paraspruzzi dopo il test di FerrariF1 | Racing Bulls: anche a Faenza hanno scelto i dischi BremboF1 | Vasseur: "Vogliamo chiudere il conto di Leclerc con Monte Carlo"F1 | Ferrari: con le novità si cerca un bilanciamento più costanteF1 | Simulazione Megaride: a Monaco servono carico e trazioneF1 | Andretti: l'ingaggio di Symonds destinato a creare polemicheVideo F1 | Rivelazione Senna al GP di Monaco del 1984F1 | Red Bull: meno sottosterzo chiudendo la convergenza anterioreF1 | Budget cap: l'inserimento del congedo di maternità fa discutere