‘La Corrida’ torna sul Nove con Amadeus alla conduzione

‘la corrida’ torna sul nove con amadeus alla conduzione

‘La Corrida’ torna sul Nove con Amadeus alla conduzione

L’avventura lavorativa di Amadeus in Rai sembra essere davvero terminata. Il presentatore, reduce da 5 edizioni record di ascolti del Festival di Sanremo (che ha dato nuova linfa anche ai brani presentati in gara, insieme agli stessi interpreti) ha deciso di abbandonare la Rai e di iniziare un nuovo percorso professionale sul Nove. Per lui due progetti in prima serata e un preserale. Con quest’ultimo continua – in parte – la tradizione iniziata su Rai 1, con una nuova edizione de “I soliti ignoti” che prenderà il titolo di “Identify”. In questi giorni, invece, è stata resa nota la prima trasmissione della quale sarà al timone in questo nuovo capitolo. La scelta è ricaduta sullo storico titolo “La Corrida”, portata al successo dall’indimenticabile Corrado.

 

Amadeus e il ritorno de “La Corrida” sul Nove

Dopo le indiscrezioni e anticipazioni sul primo titolo scelto per Amadeus sul Nove, sono stati aperti anche i casting ufficiali per chi vuole partecipare. Da qualche giorno, sui social ufficiali, sono aperte le iscrizioni. Se avete sognato di partecipare allo show, convinti di avere un talento fuori dal comune e che merita di essere espresso davanti alle telecamere, allora sarà sufficiente inviare una mail all’indirizzo [email protected] descrivendo il tipo di esibizione che si vorrebbe portare in tv. In alternativa si può telefonare al numero 393.4093447. Le persone selezionate verranno ricontattate dalla produzione. Ad occuparsi dei provini per ‘La Corrida’ saranno Warner Bros. Discovery, Banijay Italia e Corima.

L’annuncio dello sbarco di Amadeus sul NOVE è stato accompagnato da un comunicato stampa ufficiale, dopo i rumors delle precedenti settimane. Ecco cosa recitava: “Amadeus, uno dei volti più amati della televisione italiana, showman, conduttore, dj, protagonista indiscusso ormai da anni del Preserale, dell’Access Prime Time e del Prime Time, direttore artistico dei record per i suoi Festival di Sanremo, entrerà nella squadra dei talenti targata Warner Bros. Discovery, una delle principali media company a livello mondiale. Grazie a questo accordo, che avrà durata di 4 anni, Amadeus debutterà il prossimo autunno sul Nove, canale generalista di punta di Warner Bros. Discovery, e collaborerà attivamente con il senior management nello sviluppo di nuovi formati di intrattenimento per tutte le piattaforme del gruppo.”

Per (almeno) quattro anni Amadeus sarà quindi uno dei volti di punta del canale Nove e sarà impegnato in una nuova avventura, come lui stesso ha spiegato raccontando la decisione di abbandonare un porto sicuro come quello della Rai. Per il momento, però, gli sono stati affidati due programmi già ben noti al pubblico, in una sorta di tradizione e comfort zone che può incuriosire lo spettatore a seguire il volto noto anche su un altro canale del telecomando con un preserale già apprezzato negli anni e il ritorno di uno show che è noto a più generazioni.

Il programma dovrebbe andare in onda il prossimo autunno, ovviamente in prima serata sul Nove.

La Corrida, la storia e il successo del format tv

 

La Corrida è un programma che ha avuto due anime e due vite. L’esordio, infatti, è stato in radio per poi passare il concept anche sul piccolo schermo. Ideato da Corrado e dal fratello Riccardo Mantoni, andò in onda in radio dal 4 gennaio 1968 al 1º gennaio 1977, per ben nove anni. Poi dal 2 settembre 1978 al 7 luglio 1979 debuttò in televisione, continuando – tra stop e ritorni - dal 5 luglio 1986 al 28 febbraio 2020. Fino all’ennesimo comeback nel 2024.

Lo show originariamente veniva trasmesso su Canale 5 e condotto dal 1986 al 1997 da Corrado. Dopo la morte di Corrado nel 1999, vi furono alcuni anni di pausa fino a quando Mediaset scelse di acquistare i diritti. Venne scelto Gerry Scotti alla guida della nuova edizione, dal 2002 al 2009. Poi fu la volta, nel 2011, di Flavio Insinna. Infine, nel 2018, a cinquant'anni dalla prima edizione radiofonica, il programma fece il suo ritorno su Rai 1 con la conduzione di Carlo Conti, venendo poi riconfermato anche nel 2019 e nel 2020. L’ultima edizione, proprio quella del 2020, venne poi interrotta dopo un paio di puntate per l’arrivo del Covid-19 che impediva al programma di poter continuare il suo percorso in prima serata. Era impossibile pensare di andare avanti senza il pubblico in studio ed eliminando il senso stesso di “comunità” tra conduttore e partecipanti. Del resto, sul sito ufficiale della società che mantiene e cura i diritti del programma, si legge chiaramente l’essenza dello show: ““La Corrida – Dilettanti allo sbaraglio” è il capostipite dei moderni talent show televisivi ma con una sana ed inimitabile atmosfera allegra e spensierata simile a quella che si respira in una classica festa “paesana”. Il programma prevede che alcuni “dilettanti allo sbaraglio” mostrino la loro “abilità” nel cantare, ballare, suonare, recitare e così via sotto lo sguardo attento del pubblico in studio, un’autentica giuria popolare che, con applausi, fischi, campanacci, coperchi e quant’altro, mostrerà il proprio gradimento e conseguentemente decreterà il vincitore di puntata”.

Caratteristica chiave dello show e che accomunava ogni esibizione portata sul palco era la presenza del semaforo. In ogni edizione trasmessa in televisione, appariva, in un angolo dello schermo, un semaforo che definiva i tempi. In origine il semaforo aveva tre luci che si accendevano in sequenza, cioè prima rosso (aspettare), poi giallo (prepararsi) e infine verde (applaudire o fischiare). In questo modo, l’artista/dilettante aveva il tempo di fare parte della sua performance e il pubblico in sala poteva farsi un’idea chiara del risultato, scegliendo se applaudire oppure se bocciare il risultato fischiando o picchiando coperchi, pentole e campanacci dati in dotazione dalla produzione. Dal 2018, al posto del semafori apparivano cinque luci per regolare la partenza dei Gran Premio di Formula 1. Ma anche in questo caso, la funziona era la medesima: le luci appaiono inizialmente tutte spente (aspettare), poi progressivamente si accendono in rosso una alla volta (prepararsi) e dopo qualche secondo diventano tutte verdi (applaudire o fischiare).

Negli anni passati, il format italiano venne acquistato anche all’estero, dalla Francia e dalla Spagna, e nel 2018 anche la Polonia ne acquistò i diritti.

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