Margherita Salvucci, lo strazio del fidanzato Marco Romanelli: «Voglio vederla un'ultima volta». Ma è arrivato troppo tardi
Margherita Salvucci, lo strazio del fidanzato Marco Romanelli: «Voglio vederla un'ultima volta». Ma è arrivato troppo tardi
Stavano per andare a vivere insieme Margherita Salvucci e Marco Romanelli, ma quell'onda ha infranto i loro sogni e spezzato la vita della giovane psicologa maceratese che lavovara a Padova. «Voglio andare a vederla, anche se sarà l'ultima volta», ha confidato agli amici e colleghi venerdì quando, appena appresa la notizia dell'incidente, è salito sul primo aereo utile per Madeira. Quella mattina Margherita è spirata, ma nessuno lo ha voluto avvertire fino al suo arrivo sull'isola.
«Non hanno fatto in tempo ad andare a convivere», ha detto al Gazzettino il professore Fabio Sambataro, direttore della Scuola di specializzazione in Psichiatria e relatore di tesi di Margherita, che frequentava il terzo anno. «Margherita aveva vinto un concorso per un posto a tempo indeterminato all'Ulss 3 veneziana e avrebbe cominciato a lavorare nell'autunno 2025. Tra due settimane sarebbe tornata qui da noi, poi ad agosto doveva andare a Bolzano e poi in Canada fino alla primavera, prima di tornare a finire tesi e tirocini. Era entusiasta di questo viaggio di famiglia perché per un po' non sarebbe più potuta stare con i genitori. Era una professionista e una persona meravigliosa, i pazienti la amavano. Se c'erano casi delicati indicavo sempre lei. Non la dimenticheremo».
Per i funerali ci vorrà ancora tempo, ma intanto i colleghi si mobilitano per ricordarla: «Vorremmo dedicarle - dice ancora Sambataro - una targa e un albero per simboleggiare la persona vitale, solare, piena di interessi che era, che continuerà ogni giorno a crescere con noi»