Tartaruga Caretta caretta soccorsa in mare al largo di Varazze, in cura all’Acquario di Genova
Tartaruga Caretta caretta soccorsa in mare al largo di Varazze, in cura all’Acquario di Genova_28.06.2024 Caretta caretta Varazze trasportata Acquario di genova (3)
Una Caretta caretta in difficoltà è stata soccorsa in mare al largo di Varazze in Liguria e trasportata a riva da un diportista. Presa in consegna dalla Capitaneria di Porto di Varazze è stata trasportata presso il centro di recupero per tartarughe dell’Acquario di Genova. La tartaruga, un esemplare sub-adulto di circa 44 chili, lunga 67 cm circa e larga 64, è stata presa in carico dallo staff medico veterinario della struttura che ha effettuato tutti i controlli e gli esami diagnostici del caso. Da un primo controllo l’esemplare è risultato in un buono stato corporeo, non presenta lesioni, ferite o ami, lenze o corpi estranei nel primo tratto della cavità orale. Per ulteriori informazioni, è necessario attendere gli esiti delle radiografie, degli esami del sangue e dei tamponi effettuati. Al momento l’esemplare è stato inserito in una delle vasche curatoriali non visibili al pubblico dedicate all’attività di soccorso tartarughe dove ha fin da subito nuotato senza problemi particolari.
Lo staff acquariologico e medico veterinario dell’Acquario proseguirà nei prossimi giorni il monitoraggio del suo stato di salute. L’attività di pronto soccorso tartarughe è svolta in accordo con i Carabinieri Servizio CITES, che coordinano a livello nazionale l’applicazione della Convenzione di Washington che tutela questi animali, e in collaborazione con la Guardia Costiera. Una nota dell’Acquario fa presente che “le tartarughe marine sono specie protette su cui i privati cittadini non devono intervenire direttamente per tutela di entrambi. In casi analoghi, chiunque avvisti un esemplare in stato di difficoltà deve allertare immediatamente la Capitaneria di Porto – chiamando il numero 1530 – che interviene e, consultandosi con gli esperti dell’Acquario di Genova, valuterà l’effettiva necessità di intervento”.