Ecco gli animali più pericolosi per chi va in vacanza
Gli animali più pericolosi per chi viaggia
Quando andiamo in viaggio abbiamo mille pensieri per la testa: le coincidenze dei trasporti, gli orari, i prezzi, le prenotazioni di alberghi e auto a noleggio, e poi ovviamente le liste infinite di cose da fare e cose da vedere. Musei, club, grandi parchi naturali. Ma c'è una cosa a cui bisognerebbe fare più attenzione, pensarci di più e meglio: gli animali. Anzi: gli animali pericolosi.
Di animali pericolosi, infatti, non ce ne sono solamente in Australia, in Amazzonia o magari in Africa centrale. Ma un po' ovunque. Ci sono cioè decine e decine di specie che potenzialmente possono essere un serio rischio per la nostra incolumità, e si trovano ovunque. Forse anche nella destinazione che abbiamo scelto per le vacanze estive del 2024.
Ma il cuore della questione è soprattutto che non siamo abituati a riconoscere il pericolo dove davvero c'è. Perché è semplice fare attenzione ai leoni in Kenya, è facile fare attenzione agli orsi in Alaska o sulle Alpi dell'Austria. Non è difficile fare attenzione agli squali in Sudafrica o in California. Quelli sono pericoli che conosciamo, che temiamo e quindi a cui facciamo moltissima attenzione. Eppure no, non sono questi gli animali più pericolosi per l'uomo.
Quando viaggiamo dovremmo semmai fare attenzione ai cani, ai gatti e ai ratti: perché a seconda della zona del mondo sono loro che potrebbero (anche solo con un morso o un graffio) infettarci con malattie decisamente ostiche da combattere. Oppure ad animali piccolissimi, quasi invisibili: come sanguisughe, zanzare, zecche e altri parassiti. Lo scambio di sangue con animali simili, infatti, è pericolosissimo e decisamente comune in ampie regioni del mondo.
Snake Charmers Performing in India
Gli animali più pericolosi al mondo
Ecco l'elenco degli animali più pericolosi del mondo secondo i dati diffusi da BBC. Al primo in assoluto ci sono le zanzare, con ben 725 mila morti causate ogni anno. Al secondo posto? La nostra stessa specie, l'uomo. E al terzo i serpenti, con quasi 140 mila morti all'anno.