Gorizia, affitta ogni anno un cartellone stradale per scrivere «Infame»: la vendetta (non troppo cara) e il mistero sul litigio
Gorizia, affitta ogni anno un cartellone stradale per scrivere «Infame»: la vendetta (non troppo cara) e il mistero sul litigio
«Infame». Anche quest'anno, puntuale, il cartellone stradale con la maxi scritta destinata a un ignoto locale è apparso nei pressi di uno dei valichi confinari con la Slovenia a Gorizia. La vicenda, da anni, fa sorridere e interrogare la comunità isontina. Un committente anonimo prenota, solitamente in primavera, l'affissione su un cartellone di 18 metri quadrati in cui campeggia la scritta accompagnata dalla definizione che della parola offensiva ne dà la Treccani.
Una vendetta non troppo cara
Quest'anno, in piccolo, vicino a Infame, si nota anche la scritta «...e pure con stretta di mano». C'è anche una foto d'epoca che i concittadini stanno cercando di decifrare. Una sorta di leggenda metropolitana - che qualche fondamento di verità pare averlo - narra che la zona dell'affissione sia stata scelta oculatamente affinché il destinatario del messaggio, che risiederebbe nel quartiere, vi si possa imbattere nei vari momenti della giornata. Già in passato era stato accertato che non ci sono profili illeciti, visto che il cartellone si limita a declinare il significato di un termine dispregiativo senza che ci siano collegamenti con la persona cui è dedicato. Il costo per questa vendetta è piuttosto contenuto: le tariffe sono attorno ai 200 euro per una quindicina di giorni di affissione.