«Mi rifiuto di lasciare che la famiglia di mia moglie faccia mangiare quella roba a mia figlia: preferisco fare la figura del cattivo»
«Mi rifiuto di lasciare che la famiglia di mia moglie faccia mangiare quella roba a mia figlia: preferisco fare la figura del cattivo»
La responsabilità di un genitore porta a volte a un bivio: da una parte c'è una decisione che si ritiene giusta per i propri figli, per la loro salute e sicurezza, per quanto ciò possa causare problemi e dar vita a nuovi ostacoli; dall'altra c'è una strada meno accidentata, più facile da percorrere e che causa meno scontento, sia da parte del proprio bambino che di terze parti. Chi cerca una risposta univoca e universale su quale sia la scelta giusta rimarrà deluso, però: per quanto si possa riflettere e ponderare, l'educazione non segue un manuale rigido.
Un papà si è trovato proprio davanti a un bivio di questo tipo e ha fatto una scelta, accettandone le conseguenze, vale a dire il fatto di passare per "il cattivo" della situazione e attirarsi le antipatie della famiglia di sua moglie pur di fare ciò che ritiene giusto per la figlia.
Il problema dell'alimentazione
Chi ha figli e un rapporto stretto con la propria famiglia allargata (nonne, sorelle, fratelli e cugini vari da parte di moglie e marito) sa bene che c'è sempre quel parente particolarmente permissivo, colui o colei che vuole a tutti i costi conquistare il cuore del bimbo con dolci e regali di vario tipo. In questo caso si è trattato di una zia, parente della mamma, che ha dato alla piccola di 14 mesi un lecca lecca.
Come riporta il New York Post, il papà racconta: «Mi sono allontanato giusto un attimo e quando sono tornato la mia bambina era nelle braccia della zia di mia moglie con un lecca lecca in bocca. Non sono un esperto, è la mia prima esperienza come padre, ma sono abbastanza certo che le caramelle dure siano sconsigliate a quest'età». L'uomo è intervenuto subito, ma la situazione è degenerata: «Mi si vedeva in faccia che non approvavo così lei ha detto "Va bene, glielo tolgo". Naturalmente a quel punto la mia bambina ha iniziato a piangere, e la zia ha risposto "Scusa, il tuo papi non vuole che tu abbia un dolcetto».
La scena si è svolta davanti al resto della famiglia e «mi è sembrato che anche tutti gli altri pensassero che stavo esagerando. Tutto ciò che sono riuscito a dire, a quel punto, è "Scusate ma c'è pericolo che si strozzi"». Il papà, però, afferma che non gli dispiace passare per il cattivo se si tratta della salute di sua figlia, anche se la moglie non è intervenuta in sua difesa davanti alla famiglia.