Vinicio Capossela: “Voglio tornare a cantare abissi e paure dell’amore”
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Pare un personaggio un po’ stravagante di qualche fiaba gotica: un look da navigatore esistenzialista alla ricerca di nuovi orizzonti da svelare, uno sguardo dolce ma inquieto che scorge arte e poesia anche dove altri vedono solo una banale quotidianità, un tipo di comunicazione verbale lenta, pensata e pesata, in cui le pause e i sospiri contano tanto quanto le parole che seguono. Vinicio Capossela è un cantautore che da sempre segue un proprio linguaggio anche nella musica, difficile da catalogare: c’è il folk, il pop, il blues, il jazz, il tango e molto altro ancora. Eppure le sue canzoni sono ormai sdoganate anche presso chi ai tormenti preferisce i tormentoni, come dimostra il caso clamoroso di “Che coss’è l’amor”, il cui ritmo trascinante ha scandito negli anni sia film che spot pubblicitari. Il brano fa parte di un disco, “Camera a sud”, che quest’anno compie trent’anni e che verrà suonato integralmente lunedì a villa Arconati (tutto esaurito) con una speciale formazione allargata.
Capossela, come vive gli anniversari dei suoi dischi? Le viene l’allegria o la malinconia?
«Sono come i compleanni, non si festeggia lРІР‚в„ўetГ , ma il fatto di essere venuti al mondo. Naturalmente un disco come questo potrebbe essere eseguito nella sua interezza ogni anno, ma siccome ha generato affetto intorno a sГ© mi sembrava bello cogliere lРІР‚в„ўoccasione per eseguirlo con una formazione che consentisse di valorizzare la bellezza degli arrangiamenti, realizzati da Antonio Marangolo, che perГІ purtroppo non sarГ a villa ArconatiР’В».
“Camera a sud” è un album in cui ancora oggi rivede se stesso?
«SГ¬, sono canzoni che continuano a parlarmi. La musica ГЁ un accesso al tempo mitico e dРІР‚в„ўaltronde molti di quei pezzi contengono la parola tempo. Г€ un disco in cui ci sono semi che poi sono germogliatiР’В».
È il suo album più bello?
«Complicato dirlo, ГЁ entrato nel cuore delle persone, ГЁ il disco di “Che coss’è lРІР‚в„ўamor”, a cui sono affezionato. Ma non so se sia il piР“в„– belloР’В».
Per citare la sua canzone più nota, che cos’è l’amore per lei?
«РІР‚СљCamera a sud” rappresenta lРІР‚в„ўattraversamento di una linea dРІР‚в„ўombra, come diceva Conrad. Г€ un amore non solo evocato o rimpianto, perchГ© le canzoni sono nate mentre le cose succedevano. Г€ come un cuore aperto a tutte le fragilitГ e le possibilitГ , gli abissi e le paure dellРІР‚в„ўamore quando travalica i confini. LРІР‚в„ўamore ГЁ presa di coscienza del proprio limite. Il disco ГЁ su questo limiteР’В».
Vecchioni ha detto che si è un po’ stufato di suonare sempre “Samarcanda”. Lei che rapporto ha con “Che coss’è l’amor”?
«Non ho problemi col brano, anche perchГ© tante volte non lo suono. PerГІ quando lo eseguo dal vivo mi diverteР’В».
È sorpreso dal fatto che sia diventato un pezzo così popolare?
«Sottolineo che narra anche di vicissitudini non cosГ¬ allegre: la strofa “Se questa ГЁ la miseria mi ci tuffo con dignitГ da rey” ГЁ un manifesto di vita. Ma la cosa divertente ГЁ unРІР‚в„ўaltraР’В».
Dica pure.
«AllРІР‚в„ўepoca non lРІР‚в„ўavevamo nemmeno scelto come singolo, non ci avevamo puntato sopraР’В».
Non si può dire che ci aveva visto lungo.
«Ci sono dei pezzi che prendono una strada loro. Questo brano ГЁ diventato un poРІР‚в„ў di tutti, per me ГЁ molto personale e ricorda un periodo preciso della mia vita, ma alla fine ГЁ diventato universaleР’В».
Se uscisse oggi, il disco come verrebbe accolto secondo lei?
«Quando uscГ¬, a metГ degli anni Novanta, non era frutto dei suoi tempi, ma era giГ qualcosa a sГ©, un classico, per quello che puГІ valere un termine simile nella forma canzone. Anche se uscisse oggi “Camera a sud” sarebbe appunto… fuori classe, fuori posto. Non sarebbe in linea con i tempi, ma i classici sono tali perchГ© hanno temi universaliР’В».
Ma lei come si trova nel mercato discografico attuale?
«Sono cresciuto in un mondo in cui il suonare dal vivo era fondamentale. Ho la sensazione che adesso molto del proprio percorso ГЁ affidato alla mediazione tecnologica, quindi allРІР‚в„ўimmagine piР“в„– che al saper stare sopra un palco. Per me la personalitГ ГЁ essenziale, ma non sembra che sia piР“в„– cosГ¬. Uno magari fa milioni di visualizzazioni e si ГЁ trovato tre volte davanti a un pubblicoР’В».
Durante il concerto di villa Arconati racconterà qualche aneddoto?
«LРІР‚в„ўalbum contiene episodi di vita vera, come quando i tuoi amici iniziano a sposarsi, tu vai a fare il testimone e rendi la falsa testimonianza a orari improbabili di mattina. Ti guardi intorno, vedi che gli altri sono giГ divorziati…».
Lei fa riferimento al brano “Il mio amico ingrato”. Ma colui a cui è dedicato come ha reagito?
«Il mio amico ingrato lРІР‚в„ўha presa benissimo perchГ© doveva suonarlo ogni sera, ГЁ il contrabbassista Enrico LazzariniР’В».
E Milano? Entra in qualche modo nella narrazione di “Camera a sud”?
«Р“€ stato registrato a Bologna, ma in gran parte ГЁ stato scritto a Milano, dove mi sono trasferito nel РІР‚в„ў93. Diciamo che ГЁ stata la sede dei fatti, anche se non appare esplicitamente. Ormai mi sono stabilizzato dalle parti della stazione Centrale, verso via Benedetto Marcello, uno spaccato di vita dove c’è spazio per ogni gradazione e degradazione, dunque un buon punto dРІР‚в„ўosservazione sul mondo. Ho sempre desiderato avere un quartiere come idea e penso di averlo trovato. E poi la mia bussola ГЁ il tram 1Р’В».