Taxi, il bando delle nuove licenze è un caso: "Patente impossibile, non ci sono date d’esame"
Bologna, 1 luglio 2024 – “Devo prendere la patente per guidare il taxi entro il 2 luglio. Ma non ci sono esami. È tutto bloccato: se uno vuol diventare tassista, a Bologna nel 2024 non può farlo. Il bando del Comune fatto così non serve a nulla".
(DIRE) Bologna, 4 giu. - Che differenza fanno 72 nuove licenze taxi a Bologna se "continuano a creare ciclabili e a scomparire preferenziali", gli spostamenti diventano "sempre più complicati con quattro cantieri più altri due che dovranno partire a breve per la linea verde del tram" e più in generale permangono i "problemi atavici della mobilità" in città? Se lo chiedono, con polemica, i tassisti bolognesi, che in occasione dello sciopero nazionale oggi hanno indetto un sit-in promosso da Uiltrasporti e Uritaxi sotto la sede del Comune in piazza Liber Paradisus, con tanto di mezzi fermi parcheggiati in doppia fila su via Fioravanti. La questione delle nuove licenze, infatti, ha mandato su tutte le furie la categoria, sia perché il numero è "senza spiegazione, e tra l'altro a giugno 2023 nella prima bozza di protocollo di intesa il Comune parlava di 20 licenze", sia perché il costo, che può arrivare anche a 90.000 euro, "svaluta l'attività di chi con tanti sacrifici solo nel 2018 l'ha acquistata a 175.000 euro". Secondo i sindacati, poi, la gestione della vicenda è avvenuta con il silenzio del Comune, che incontreranno venerdì 7 giugno. "Abbiamo avuto l'ultima sorpresa che è stata quella del bando delle nuove licenze con modalità in contrasto con tutto quello che il decreto asset dice", spiega Michele Cervellati, delegato provinciale Uiltrasporti- crediamo sia arrivato il momento che il Comune batta un colpo e che non continui imperterrito a percorrere la propria strada senza ascoltare nessuno". Se però l'incontro "dovesse continuare a vedere il Comune fermo nelle proprie posizioni- avverte il sindacalista- è normale che noi adotteremo tutte le misure possibili per tutelare la categoria". Intanto, chiedono una rimodulazione del bando delle licenze e interventi efficaci sulla mobilità cittadina. "Noi siamo il capro espiatorio di tutte le problematiche che ci sono in città- sbotta Letizia Iorio, presidente di Uritaxi- il dialogo col Comune noi non lo percepiamo. Siamo rimasti esclusi come Uritaxi dalla trattativa che hanno portato avanti con le altre sigle sindacali, ma anche ultimamente, quando c'è stato da comunicare dell'emissione del bando delle licenze, hanno parlato prima con la stampa e successivamente con la categoria". Ma oltre a questo ci sono questioni più urgenti di avere altri tassisti in città, secondo Iorio. "tante volte ci sono lamentele perché il taxi non arriva e allo stesso tempo magari noi siamo fermi nel traffico che vorremmo raggiungere i clienti". O ancora, "quando si formano lunghe file di notte in aeroporto, i taxi non arrivano perché la tangenziale molto spesso viene chiusa di notte e non ci sono mezzi complementari. Di notte il People mover non gira, quindi tutti i voli in ritardo sono sulle spalle dei tassisti. Non è possibile che ci occupiamo noi di svuotare un aeroporto", conclude Iorio. (Dav/ Dire) 14:25 04-06-2
Lo strano tappo che si viene a creare per chi vorrebbe diventare tassista, sfruttando il bando delle nuove 72 nuove licenze emesso due settimane fa dal Comune, lo racconta il bolognese Francesco Govi. Che, appunto, non ha una patente per guidare il taxi e per acquistare una nuova licenza deve sostenere un ulteriore esame per il registro in Camera di commercio. Tempi strettissimi, per chi come lui ha aspettato il maggio del 2024 per avere la certezza della pubblicazione del bando.
"Saputo a maggio del bando, che comunque era incerto, mi sono subito attivato con la motorizzazione con tutte le attività propedeutiche per sostenere l’esame per la patente KB, necessaria per guidare un taxi - racconta Govi –. Dal corso per il primo soccorso alla visita anamnestica, le ho fatte tutte velocemente per guadagnare tempo. Dieci giorni dopo aver completato, tutto, ho chiamato la Camera di commercio per capire come fare a fare l’altro esame, quello che serve per la registrazione abilitativa. Quindi la sorpresa amara".
Di fatto, sembrerebbe che una data per fare l’esame abilitativo non ci sarebbe fino all’autunno. "Così mi è stato detto per telefono, a Bologna niente almeno fino a settembre. Ecco quindi che ho pensato di essere spacciato – racconta ancora Govi –, fino a quando non ho appreso che lo stesso esame, valido ovunque, avrei potuto sostenerlo a metà luglio a Forlì. Peccato però che l’iscrizione alla sessione forlivese verrebbe a scadere lunedì primo luglio. E per iscriversi la conditio sine qua non è il possesso della patente KB. Per la quale io stesso sto aspettando ancora una data dalla motorizzazione per sostenere l’esame. Non mi aspettavo tutte queste difficoltà".
Le somme che tira Govi sono amare. "Il bando del Comune, che scade il 30 agosto, è praticamente inaccessibile per chi volesse intraprendere la professione. Avrei dovuto muovermi con anticipo, a inizio anno? Forse sì, ma il bando era incerto, non si sapeva bene come muoversi fino a qualche mese fa – continua il cittadino –. La patente KB costa del resto circa 700 euro, si impiegano soldi e tempo, che senso ha fare un bando per 72 nuove licenze se chi vuole provarci non ha i tempi tecnici per farlo? Solo chi è già tassista può farlo, e questo non mi sembra giusto. Peraltro, l’esame della patente puoi farlo solo nella motorizzazione di riferimento del proprio domicilio, quindi sono comunque legato ai tempi della motorizzazione di Bologna. A Forlì poi, se avessi avuto il tempo di farlo, avrei dovuto preparami nella topografia della città. La topografia di Forlì per fare il tassista a Bologna? Tutto questo non ha senso, gli uffici non rispondono, i cittadini vivono al buio. Un bando che, con questi problemi, mi aspetto che vada quasi deserto".