Mosca getta scompiglio nel Baltico mettendo in dubbio i confini marittimi
I confini marittimi nel Mar Baltico
Ridisegnare unilateralmente i confini marittimi intorno all'exclave di Kaliningrad e alle isole russe nel Baltico: la proposta è contenuta in una bozza di decreto del ministero della Difesa russo apparsa ieri su un portale governativo. Questa mattina, invece , le tre principali agenzie di stampa russe hanno scritto che Mosca non ha intenzione di modificare il confine, citando una fonte russa non identificata. Poco dopo, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, tuttavia, ha indirettamente confermato che la proposta sia sul tavolo, affermando che “considerato il livello di scontro nella regione” la Russia deve “garantire la propria sicurezza”.
Nella bozza, il ministero della Difesa scrive che l'Unione sovietica, nel 1985, aveva tracciato i confini basandosi su carte nautiche della metà del secolo scorso, e quindi non corrispondevano alle coordinate cartografiche più moderne: "Non c'è nulla di politico qui, anche se la situazione politica è cambiata significativamente dal 1985", ha detto Peskov ai cronisti. Il dicastero finora non ha risposto alle richieste di commento dei media internazionali.
Non è chiaro dalla bozza di decreto in che modo cambierebbe il confine e se ci sono state consultazioni con gli altri stati che si affacciano sul Mar Baltico. Il primo ministro svedese Ulf Kristersson ha detto che "la Russia non può decidere unilateralmente nuovi confini", mentre il presidente finlandese Alexander Stubb ha cercato di buttare acqua sul fuoco: "La Finlandia agisce come sempre: con calma e basandosi sui fatti". Il ministro degli Esteri lituano Gabrielius Landsbergis ha parlato di una “operazione ibrida” attuata “nel tentativo di diffondere paura, incertezza e dubbi” e definito la proposta una "evidente escalation" contro l'alleanza militare Nato guidata dagli Stati Uniti e l'Unione europea e auspicato "una risposta adeguatamente ferma". Il ministro degli Esteri estone Margus Tsahkna ha affermato che “a prima vista, sembra un'idea assurda” e "non si può escludere che la bozza sia un tentativo di creare scompiglio", di destabilizzare l'area. Un portavoce del ministero degli Esteri tedesco ha osservato che non è chiaro di quale cambiamento si tratti assicurando poi che “naturalmente” Berlino sta "osservando la situazione da vicino".