Cogne, disastri e alluvioni per il maltempo, il sindaco Allera: «Cerchiamo di salvare la stagione turistica». Intanto continua l'evacuazione
Cogne, disastri e alluvioni per il maltempo, il sindaco Allera: «Cerchiamo di salvare la stagione turistica». Intanto continua l'evacuazione
Disastro a Cogne, la pittoresca località alpina della Valle d'Aosta che sta vivendo ore di grande difficoltà a causa di una devastante alluvione che ha colpito la regione, causando ingenti danni alle infrastrutture e isolando il paese. Nonostante la situazione critica, il sindaco di Cogne, Franco Allera, ha espresso fiducia nella capacità di recuperare la stagione turistica, cruciale per l'economia locale. «Siamo fiduciosi di poter salvare la stagione turistica. Cogne è una località che vive di turismo e noi stiamo lavorando per trovare un sistema che ci consenta in breve tempo di portare a Cogne i nostri affezionati villeggianti», ha dichiarato Allera all'Ansa. Le sue parole arrivano all'indomani dell'alluvione che ha gravemente danneggiato la strada regionale 47, principale arteria di collegamento con il resto della valle.
Evacuazioni in elicottero e ripristino delle infrastrutture
Sin dalle prime ore di questa mattina, sono riprese le operazioni di evacuazione dei turisti bloccati a Cogne, effettuate tramite elicotteri. «Ce ne sono ancora 600 da portare a valle. Contiamo anche a breve di aprire una strada trattorabile per Valnontey e di sistemare l'acquedotto», ha aggiunto il sindaco. Durante la notte tra sabato e domenica, due interventi dell'elisoccorso hanno messo in salvo una famiglia con una bambina piccola e tre persone isolate nel vallone dell'Urtier. Circa 200 persone, tra residenti e turisti, sono state evacuate in elicottero, con la base operativa situata ad Aymavilles, il comune più a valle.
Danni estesi: la solidarietà degli albergatori
I danni sono estesi non solo alla strada regionale, interrotta in tre punti, ma anche alla strada comunale di Valnontey, dove sia la rete elettrica che l'acquedotto risultano fuori uso. La Protezione Civile e le autorità locali sono impegnate in una corsa contro il tempo per ripristinare i servizi essenziali e garantire la sicurezza dei residenti e dei turisti. In risposta alla crisi, gli albergatori di Aosta, tramite l'associazione Adava, stanno raccogliendo disponibilità per offrire camere gratuitamente agli sfollati, dimostrando un forte senso di solidarietà e comunità.
L'intervento delle autorità nazionali
Fabrizio Curcio, capo del Dipartimento della Protezione Civile nazionale, ha sottolineato l'importanza delle misure preventive adottate, che hanno evitato situazioni ancora più drammatiche: «Il primo punto è sempre la salvaguardia delle persone: anche con le evacuazioni preventive. La chiusura preventiva della strada ha evitato situazioni drammatiche». Curcio ha ringraziato tutti coloro che hanno operato prontamente per garantire la sicurezza, evidenziando i risultati positivi di tali azioni preventive. Le autorità locali e nazionali stanno lavorando incessantemente per affrontare l'emergenza e ripristinare la normalità, mentre la comunità locale dimostra solidarietà e resilienza in questo momento di crisi.
Le altre zone colpite
Dal Piemonte alla Valle D’Aosta, tra frane e inondazioni, è stato un weekend di emergenza a causa del maltempo. L’alluvione che ha colpito diverse zone delle due regioni è terminata solo ieri. E ora è iniziata la conta dei danni. Ci sono case allagate, tetti sradicati, intere frazioni isolate e decine di auto danneggiate dalla grandine. Una trentina di escursionisti è rimasta bloccata nei rifugi ai piedi del Monte Rosa. Il governatore del Piemonte Cirio è pronto a chiedere lo stato di emergenza. Oltre confine, ci sono stati tre morti in Francia e due in Svizzera. In Piemonte sono stati contati 374 interventi dei vigili del fuoco in soli due giorni.