F1 - Scatta il nuovo regime ATR: Ferrari penalizzata
La F1 si basa, ormai dal 2021, sulla scala mobile per i test aerodinamici che dipendono dal posizionamento in graduatoria di ogni singola scuderia. Il meccanismo dell’ATR – Aerodynamic Testing Regulation – disciplina il numero di test che si possono effettuare in galleria del vento e le ore di fluidodinamica computazionale (CFD) che si possono utilizzare per sviluppare un’auto da corsa.
Il dispositivo normativo mira a a livellare i valori per generare una Formula Uno più equa che deve condurre, negli anni, a gare più competitive e imprevedibili. Target che si sta iniziando a centrare proprio in questo campionato 2024.
Posizione in classifica | % ATR | Corse wind tunnel | Gettoni CFD |
1 | 70 | 224 | 1400 |
2 | 75 | 240 | 1500 |
3 | 80 | 256 | 1600 |
4 | 85 | 272 | 1700 |
5 | 90 | 288 | 1800 |
6 | 95 | 304 | 1900 |
7 | 100 | 320 | 2000 |
8 | 105 | 336 | 2100 |
9 | 110 | 352 | 2200 |
10 | 115 | 368 | 2300 |
Il meccanismo ATR funziona in stretta sinergia con il tetto dei costi. Si può dire che siano due facce della stessa medaglia. Il sistema prevede che i team non possano lanciarsi in sessioni infinite. Al massimo si possono fare 40 corse di wind tunnel a settimana in un quadro in cui il tempo concesso a ciascun team per i test in galleria del vento e i gettoni CFD vengono definiti dalle prestazioni in pista.
Il monte ore si basa sulla posizione in campionato alla fine della stagione precedente e poi viene azzerato il 30 giugno di ogni anno per riflettere lo stato attuale delle cose. Chi è davanti è penalizzato e l’allocazione aumenta man mano che si scende nella griglia di partenza del mondiale, come si può vedere nella tabella in alto.
ATR: Ferrari penalizzata, Mercedes avvantaggiata
In virtù della Classifica Costruttori maturata dopo il Gran Premio d’Austria (consultabile qui) la Ferrari vedrà ridursi il margine operativo. Non una cosa positiva viste le difficoltà in cui versa la SF-24: leggi il focus. L’anno scorso la Rossa chiudeva in terza piazza. Ora, da seconda, osserverà il monte ore calare. Stesso dicasi per McLaren che concludeva il 2023 in quarta posizione.
Red Bull non affronta nessuna mutazione. A Milton Keynes sono ormai abituati a operare con meno ore a disposizione. Chi invece fa un bel balzo è la Mercedes che, da seconda forza, retrocede alla quarta casella. La cosa si riverbera su un sensibile aumento dell’ammontare operativo. Cosa che può fare la differenza sia nella definizione del modello 2025 sia nell’affinamento della W15 che da Monaco in poi ha preso a far sul serio.
Crediti foto: F1