La moda indiana approda a Roma: un'arte con radici antiche che passa dal riscatto delle donne
La moda indiana sfila a Roma
Strisce di stoffa lunghe fino a 9 metri, tessuti pregiati dai colori sgargianti, fantasie ricche ornate di fili d’oro e d’argento, preziosi ornamenti. Questi gli ingredienti di una serata che ha celebrato a Roma la magia dell’India attraverso una delle sue espressioni più importanti: la moda.
Il 17 giugno scorso, in occasione del Rome 2024 India Forum Fashion Show, stiliste indiane, provenienti da varie regioni dell'India e depositarie di varie tradizioni, hanno esibito, per la prima volta in Italia, le loro creazioni con l’obiettivo di far conoscere la loro moda e promuovere la loro artigianalità.
L'evento, organizzato dalla ICC -Indian Chamber of Commerce- all’interno della prima edizione dell’India Forum, è stato occasione per una delegazione di imprenditori indiani di confrontarsi con i colleghi italiani attivi nel campo della moda e non solo.
Un'idea di moda, quella portata in scena a Roma dalle designer indiane, che ha saputo coniugare manifattura, creatività e sostenibilità ambientale. Un esempio di arte antica rivisitata e attualizzata che sta diventando sempre di più la chiave del riscatto e il simbolo della lotta per la libertà e l’indipendenza femminile.
L’India è un epicentro per la produzione artigianale, con una vasta gamma di tessuti, stampe e tecniche di tintura e tessitura diverse per le oltre trenta varietà regionali di sari, il tradizionale indumento femminile.
Ogni regione dell'India ha infatti sviluppato una propria interpretazione, con tessuti pregiati come la seta Banarasi, il cotone Khadi e lo chiffon delicato. I motivi, le stampe e le lavorazioni variano da luogo a luogo, incarnando la diversità culturale che attraversa il paese.
Ognuna delle stiliste, a seconda della sua provenienza e alle tradizioni antiche ereditate, ha portato in scena la sua visione della moda indiana.
Selina Samal ha proposto i suoi abiti completamente ricamati a mano su telai a pozzetto, creati con il metodo ikat, una delle tecniche di colorazione tessile più antiche al mondo.
She Kantha è in prima linea nella riscoperta e il rinnovamento del tradizionale ricamo artigianale Kantha della regione rurale del Bengala. Con la sua visione pionieristica di trasformare il semplice punto a corsa in un'espressione di arte e cultura, è passata dal dirigere un piccolo gruppo di 10 artigiani a una “famiglia” di oltre mille donne che lavorano in tutto il Bengala.
I sari di Kalarkriti di Paroma vengono realizzati a partire da tessuti pregiati, come il Tussar del Bengala e la seta, direttamente intessuti a mano. Dopo il decoro, i sari passano attraverso un processo manuale di cottura a vapore e martellatura (kudi), anche questa fase avviene rigorosamente a mano, per far risaltare la lucentezza e vivacità delle stoffe indiane.
Nel marchio Banka lo stile incontra la sostenibilità. I capi di questo brand vengono realizzati artigianalmente facendo incontrare l’eleganza con la consapevolezza ecologica. Tessuti sostenibili come lino, seta e cotone nei toni della terra prendono colore grazie a tinture vegetali, con l’applicazione di fori e decorazioni ispirate al mondo della natura.