Europa Verde: sul Tardini l’Amministrazione dimentica trasparenza, partecipazione e bene comune
Europa Verde: sul Tardini l’Amministrazione dimentica trasparenza, partecipazione e bene comune_tardinidue
Europa Verde: sul Tardini l’Amministrazione dimentica trasparenza, partecipazione e bene comune Europa Verde interviene nel dibattito apertosi negli ultimi giorni sulla notizia della variante urbanistica necessaria per il progetto del Nuovo Tardini, trapelata di fatto dopo la scadenza dei termini per le osservazioni.
Una vicenda apparentemente tecnica, ma che ha visto il Comune fare di tutto per evitare ancora una volta che i cittadini facessero sentire la propria voce su una decisione importantissima per il futuro della città. “Certo, la pubblicazione è avvenuta in modo burocraticamente corretto – osserva la coportavoce Sara Fallini – ma è evidente che la totale mancanza di diffusione della notizia ha ottenuto lo scopo di limitare, se non impedire, la partecipazione della cittadinanza. Dopo la pantomima del processo partecipativo al quale abbiamo assistito un anno fa, questo ulteriore passaggio non fa che confermare il totale disinteresse di questa amministrazione per l’ascolto dei cittadini”.
Questa è solo l’ultimo capitolo di una vicenda nella quale l’Amministrazione, prima sotto la guida di Pizzarotti, poi, in perfetta continuità, con Guerra, si è dimostrata del tutto prona alle pretese dell’investitore privato.
“Lo dimostra il fatto – aggiunge il Candidato alle Europee Nicola Dall’Olio – che non si è mai seriamente presa in considerazione alcuna alternativa progettuale, come ad esempio la ricostruzione dello stadio all’area Mercati. A fronte dell’opportunità di un cospicuo investimento da parte di Krause, il Comune ha dimenticato completamente il concetto di ‘bene comune’, rinunciando totalmente al proprio ruolo di indirizzo e controllo e limitandosi a consegnare chiavi in mano a un privato il più grande immobile della città”. Una valutazione scoraggiante, completata dal commento del consigliere comunale Enrico Ottolini secondo il quale “la decisione dell’Amministrazione di non discutere il nuovo progetto nell’apposita Commissione consigliare, mentre veniva discusso sulla stampa, in televisione ed in assemblee promosse dai cittadini, cioè praticamente dovunque tranne che in Consiglio comunale, rientra nel quadro di una procedura i cui momenti di partecipazione reale sono stati ottenuti solo con la mobilitazione dei cittadini, come ad esempio la raccolta di più di 8000 firme nel marzo 2023”.
Si sta insomma procedendo a tappe forzate alla privatizzazione di un intero quartiere, senza il coraggio di ascoltare i primi e più significativi portatori di interesse. Una vicenda condotta dall’Amministrazione in maniera non degna del governo di una città importante come la nostra, chiosa Europa Verde, e sulla quale ci batteremo in Consiglio comunale, cercando con tutti gli strumenti a nostra disposizione di dare voce ai cittadini.
I coportavoce di Europa Verde Parma Sara Fallini, Nicola Dall’Olio