Bollette luce, arriva lo stop al mercato tutelato: ecco cosa succede a 7,5 milioni di clienti. Per chi non sceglie un risparmio da 113 euro

bollette luce, arriva lo stop al mercato tutelato: ecco cosa succede a 7,5 milioni di clienti. per chi non sceglie un risparmio da 113 euro

Arera, la commissaria e l’assunzione della figlia in una società energetica che ha vinto le gare per il mercato libero. L’Autorità: “Tutto nella norma”_arera

Archiviato il tentativo di blitz in extremis da parte della Lega per dare ancora sei mesi di vita al mercato tutelato dell’energia elettrica, dal 1° luglio lo storico “stop” – dopo anni di ritardi – sarà in vigore. Il mercato “tutelato” resterà in vigore soltanto per i cosiddetti utenti “vulnerabili”, per i quali l’autorità del settore Arera ha appena indicato un rialzo delle tariffe nel prossimo trimestre del 12%.

Ad oggi, delle circa 30,2 milioni di utenze domestiche, 22,7 milioni sono già servite nel mercato libero. Ne restano 7,5 milioni che sono rimaste o rientrate nella Maggior Tutela. A loro volta, di questi ci sono 3,8 milioni di vulnerabili che dunque continueranno ad esser serviti in tutela. Ma ci sono anche 3,7 milioni di “non vulnerabili” che, non avendo optato per nessun operatore del mercato libero, per tre anni si sposteranno d’ufficio al cosiddetto Servizio a Tutele Graduali. Un mondo intermedio dove la tariffa è in parte fissata dall’Arera e in parte dall’operatore che si è aggiudicato il pacchetto di clienti e che, a conti fatti, garantisce in prospettiva un risparmio di 113 euro annui.

Nell’imminenza del passaggio, abbiamo svolto alcune simulazioni per verificare quale sia la situazione di mercato nel confronto tra mercato libero e tutelato: le trovate qui.

E di seguito riproponiamo le risposte ai dubbi più frequenti in questa importante fase di passaggio.

Chi sono i vulnerabili?

La fine della Maggior tutela porta con sé un’importante novità: da luglio i consumatori saranno considerati vulnerabili o non vulnerabili. Chi rientra tra i primi avrà la possibilità di continuare a vivere sotto “l’ombrello” dell’Arera, in un regime che si chiama “Tutela della vulnerabilità” ma che, di fatto, è identico alla tutela per come l’abbiamo sempre conosciuta. Ma chi sono i vulnerabili?

  • Tutti gli over 75;
  • consumatori in condizioni economicamente svantaggiate (ad esempio chi già percepisce il bonus);
  • chi versa in gravi condizioni di salute tali da richiedere l'utilizzo di apparecchiature medico-terapeutiche alimentate dall'energia elettrica (oppure presso i quali sono presenti persone in tali condizioni);
  • soggetti con disabilità ai sensi dell'articolo 3 legge 104/92;
  • chi ha un’utenza in una struttura abitativa di emergenza a seguito di eventi calamitosi o in un'isola minore non interconnessa.

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Il soggetto vulnerabile dev’essere anche l’intestatario della fornitura

Sono vulnerabile e mi trovo in Maggior tutela, che succede da luglio?

Non cambia nulla: si continuerà a essere forniti dallo stesso fornitore di sempre e alle condizioni economiche stabilite da Arera. Bisogna ricordare che le tariffe della tutela non sono convenienti a priori: si tratta di un prezzo variabile a tutti gli effetti che è soggetto all’andamento del mercato, solo che anziché ogni mese, la tariffa varia trimestralmente.

Sono vulnerabile e mi trovo sul mercato libero, cosa devo fare?

Le opzioni sono due. La prima è rimanere sul mercato libero. La seconda è informare l’operatore che si vuole passare alla Tutela della vulnerabilità e inviare l’autodichiarazione.

L’utente vulnerabile deve per forza stare in tutela?

No. C’è piena libertà di scelta: il consiglio è di tenere sempre d’occhio il Portale offerte di Arera per capire se sul mercato libero ci sono offerte interessanti. A oggi non ci sono tariffe di mercato libero più economiche della tutela, ma in uno scenario di libera concorrenza le cose possono cambiare.

Il vulnerabile che rimane sul mercato libero può tornare in tutela dopo il primo luglio 2024?

Sì, chiunque abbia i requisiti di vulnerabilità può chiedere al proprio operatore di passare alla tutela in ogni momento: non ci sono scadenze.

Cosa succede ai non vulnerabili che al 30 giugno sono ancora in tutela?

Per questi consumatori si apre una terza via: quella delle Tutele graduali. È un regime-cuscinetto, che durerà fino al marzo 2027, nel quale andranno a finire tutti coloro che non hanno trovato un operatore sul mercato libero. Ed ecco il colpo di scena: altro che ripiego, le tutele graduali sono il regime più conveniente in assoluto. Il motivo? Le aste con cui gli operatori si sono aggiudicati le diverse aree del Paese: le offerte al ribasso sono state così marcate che la componente fissa si è trasformata, di fatto, in uno sconto che permetterà di risparmiare circa 130 euro l’anno rispetto a un cliente in tutela.

Sono non vulnerabile e mi trovo sul mercato libero, cosa posso fare?

Dopo il 30 giugno l’unica opzione è quella di cercarsi un altro fornitore sul mercato libero, utilizzando il Portale offerte di Arera. Prima del 30 giugno, però, è possibile tornare in Tutela così che, da luglio, si possa rientrare nelle Tutele graduali che, come abbiamo visto, è un mercato piuttosto conveniente. Non è troppo tardi: chi fa domanda in questi giorni, e fino alle ultime ore del 30 giugno, finirà comunque in tutela anche se probabilmente non prima di agosto-settembre. Cosa bisogna fare per tornare in tutela? Su Repubblica abbiamo pubblicato una guida proprio per spiegarlo passo dopo passo.

Se in famiglia c’è un vulnerabile ma non è intestatario della fornitura?

In questo caso è sempre possibile effettuare una voltura a nome del membro della famiglia con i requisiti di vulnerabilità, per poi chiedere al proprio fornitore di passare alla Tutela della vulnerabilità. Sul mercato libero la voltura non è gratuita: i costi dipendono da quanto previsto nel contratto.

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