Cinque morti nei raid russi all'Est. Nuove sanzioni Usa a aziende Difesa russe e cinesi
Chasiv Yar, la città ucraina distrutta dalla guerra – le immagini aeree 1 maggio 2024
Potente raid russo su Odessa, violento incendio in città
Un potente raid russo su Odessa, in Ucraina, con missili balistici ha scatenato un violento incendio in città. Numerose le immagini postate sui social che testimoniano le fiamme.
Londra a Mosca: “Rilasciate Kara-Murza per cure mediche urgenti”
Kara-Murza, uno dei più importanti oppositori di Vladimir Putin, l’anno scorso è stato condannato a 25 anni di carcere, la pena più lunga conosciuta negli ultimi tempi per un dissidente russo. Il cittadino britannico-russo è stato accusato di “tradimento” dopo aver detto negli Stati Uniti che la Russia aveva commesso “crimini di guerra” in Ucraina. Il 42enne soffre di gravi problemi di salute, che secondo la moglie Evgenia e gli avvocati sono dovuti a due tentativi di avvelenamento orchestrati dal servizio di sicurezza russo Fsb nel 2015 e nel 2017.
“Incarcerato dalle autorità russe per accuse politicamente motivate, Kara-Murza è perseguitato per essersi opposto all’invasione russa dell’Ucraina”, ha dichiarato in una nota Nusrat Ghani, ministro britannico per l’Industria e la Sicurezza economica. “Le condizioni carcerarie minacciano la sua vita. La sua salute sta peggiorando”, ha denunciato dopo aver parlato con Evgenia Kara-Murza, chiedendo a Mosca di rilasciarlo “immediatamente per motivi umanitari e consentirgli di sottoporsi a cure mediche urgenti”.
I timori sul destino di Kara-Murza sono aumentati in seguito alla morte del leader dell’opposizione russa Alexei Navalny in un carcere artico a febbraio. Evgenia Kara-Murza ha detto ai giornalisti a Ginevra a marzo che i tentativi di avvelenamento hanno lasciato suo marito con una grave forma di polineuropatia, che può portare alla paralisi. La malattia tra l’altro rientra nell’elenco delle condizioni mediche che dovrebbero impedire l’incarcerazione secondo la legge russa, ha spiegato la donna.
La Lettonia non rimpatrierà gli ucraini in età di mobilitazione
La prima ministra lettone, Evika Silina, ha annunciato che il suo Paese non intende fare pressione sui rifugiati ucraini in età di mobilitazione presenti in Lettonia per esortarli a tornare in patria.
Silina ha sottolineato che si tratta di “una questione prettamente politica” nella quale la Lettonia non può intromettersi. Una posizione analoga è stata presa dall’Estonia nel mese di gennaio. La Lituania è stata invece il solo Stato baltico a dirsi disponibile ad aiutare l’Ucraina a rimpatriare gli uomini in età di mobilitazione.
Cinque morti nei raid russi in Ucraina orientale
Cinque persone, tra cui un padre e sua figlia, sono state uccise e una ventina altre sono rimaste ferite mercoledì durante diversi attacchi russi nell’Ucraina orientale e nordorientale, hanno annunciato le autorità locali.
Due civili a bordo di un’auto sono stati uccisi da una bomba aerea guidata lanciata dalle forze russe nella regione di Kharkiv, nel nord-est dell’Ucraina, ha riferito il governatore Oleg Synegubov. Si tratta di una donna di 38 anni e di suo padre, ha riferito la procura generale ucraina.
Baltici: “L’Ue per noi è stata una garanzia di successo”
“Nel corso di questi due decenni, la nostra fiducia è cresciuta, godiamo di libertà, democrazia e prosperità. Abbiamo raggiunto una rapida crescita economica, stabilità e sicurezza, diventando al contempo un’impressionante storia di successo per l’integrazione e la trasformazione europea. Oggi ci assumiamo coraggiosamente la responsabilità di contribuire al futuro dell’Europa”. Lo hanno dichiarato in una dichiarazione congiunta pubblicata oggi, in occasione del ventesimo anniversario dell’ingresso degli Stati baltici nell’Ue, i presidenti di Lituania (Gitanas Nauseda), Lettonia (Edgars Rinkevics) ed Estonia (Alar Karis).
I presidenti hanno ricordato che l’ingresso nell’Ue ha rappresentato per i Paesi baltici una via per la crescita sociale ed economica e uno strumento per attirare investimenti esteri. Nella dichiarazione si è inoltre ricordato che l’Europa ha ora il dovere di sostenere il processo di integrazione europea dell’Ucraina, della Moldavia e della Georgia. “Sosteniamo con forza quei Paesi che condividono i valori europei comuni”, si legge ancora nella dichiarazione. “Sosterremo i Paesi che aspirano all’integrazione europea nel loro percorso verso la piena adesione all’Ue”.
Nuove sanzioni Usa ad aziende della Difesa in Russia e Cina
Gli Stati Uniti hanno imposto oggi nuove sanzioni a centinaia di aziende e persone legate al programma di sviluppo di armi della Russia, a diverse aziende cinesi accusate di aiutare la Russia a trovare soluzioni per aggirare le sanzioni e a persone ritenute legate alla morte del dissidente russo Alexey Navalny. Le sanzioni imposte dai dipartimenti Usa del Tesoro e di Stato prendono di mira la base militare-industriale russa, programmi di armi chimiche e persone e aziende di Paesi terzi che aiutano la Russia ad acquisire componenti di armi, mentre la sua guerra in Ucraina è entrata nel terzo anno. La segretaria del Tesoro, Janet Yellen, ha dichiarato che l’azione “interromperà e ridurrà ulteriormente gli sforzi bellici della Russia, colpendo la sua base industriale militare e le reti di evasione che contribuiscono a rifornirla”. Le sanzioni giungono mentre il Senato ha dato l’approvazione finale alla legge che vieta le importazioni di uranio russo, incrementando gli sforzi degli Stati Uniti per interrompere la guerra della Russia in Ucraina. Il presidente Usa Joe Biden dovrebbe firmare la legge. Secondo la U.S. Energy Information Administration, circa il 12% dell’uranio utilizzato per produrre elettricità nelle centrali nucleari statunitensi viene importato dalla Russia.
Le sanzioni annunciate oggi includono fra gli obiettivi importatori di cellulosa di cotone e nitrocellulosa, utilizzati per produrre polvere da sparo, propellenti per razzi e altri esplosivi. Sono inclusi anche enti governativi russi e persone legate ai programmi di armi chimiche e biologiche della Russia e imprese legate ai progetti di costruzione di gas naturale. Il Presidente russo Vladimir Putin ha ripetutamente inveito contro i vari cicli di sanzioni statunitensi e occidentali, affermando l’anno scorso che si tratta di “sanzioni illegittime” contro il suo Paese. L’ultimo annuncio di sanzioni include anche un gruppo di 16 obiettivi in Cina e a Hong Kong, la maggior parte dei quali sono legati a pratiche di approvvigionamento russe.
Mosca espone i ‘trofei’ di guerra occidentali catturati all’Ucraina
Veicoli blindati provenienti da una dozzina di paesi della Nato, droni, lanciarazzi: una folla si è riversata mercoledì al Parco della Vittoria di Mosca per vedere i ‘trofei’ militari riportati dai campi di battaglia ucraini. In un soleggiato primo maggio moscovita, famiglie e coppie sono venute a vedere armi come un carro armato danneggiato di fabbricazione americana, nel giorno di apertura di uno spettacolo organizzato dall’esercito.
A più di due anni dall’inizio dell’offensiva russa in Ucraina, il clima era di ammirazione e patriottismo, ma anche di paura di fronte a un conflitto che si trascina senza una fine in vista. Erano esposti circa 40 veicoli militari di tutte le dimensioni. Tra i più fotografati un carro armato americano Abrams gravemente danneggiato, un Leopard 1 tedesco e un AMX-10 francese. L’esercito non ha detto dove esattamente sono stati presi – o a quale costo – ma solo che provenivano dall’Ucraina orientale e meridionale occupata dai russi.
La location dello spettacolo è stata scelta simbolicamente: nel Parco della Vittoria della capitale, dedicato alla sconfitta dei nazisti. Durante tutta la sua campagna in Ucraina, Mosca ha paragonato la sua offensiva allo sforzo bellico sovietico nella Seconda Guerra Mondiale, dicendo ai russi che sta combattendo un nemico simile a quello di 80 anni fa.
Uno dei militari che guidavano i visitatori, Andrei Lyubchikov, ha voluto sottolineare questo paragone sostenendo che lo spettacolo mirava a “dimostrare che, come nella Seconda Guerra Mondiale, i nostri combattenti stanno resistendo di fronte all’Occidente e alla sua tecnologia”.
Lo show si è tenuto prima delle celebrazioni del 9 maggio, quando la Russia celebra la vittoria sui nazisti. Il Cremlino ha promosso il paragone con la Seconda Guerra Mondiale pur non tollerando alcuna critica alla sua offensiva. Molti di coloro che sono accorsi al Parco della Vittoria per ammirare i ‘trofei’ di guerra si sono mostrati ricettivi a questa narrazione. Dmitry Pervukhin, 75 anni, si è rammaricato che Mosca non abbia agito in modo “più deciso” contro “i nazisti ucraini” nel 2014 – l’anno in cui la Russia ha annesso la Crimea dopo una rivoluzione filo-occidentale a Kiev. Ma il militare in pensione si è detto rassicurato dal fatto che le truppe russe possono sequestrare i carri armati occidentali. “Significa che possiamo combatterli”, ha detto.
Medvedev mostra Zelensky vestito da nazista: “Buon 1 maggio”
Il vicepresidente del Consiglio di Sicurezza russo, Dmitry Medvedev, ha augurato ai russi ‘Buon 1 maggio” sul suo canale Telegram accompagnando il post con una foto. Lo riporta Ria Novosti. L’immagine, che ricorda i manifesti dell’era sovietica, mostra un operaio con un martello sull’incudine e Vladimir Zelensky in uniforme nazista che viene spazzato via dai proiettili sparati dal martello di un operaio. “Ogni colpo di martello e’ un colpo al nemico”, si legge nella scritta che accompagna l’immagine.
Deputata Gop: pronta mozione sfiducia per Mike Johnson, lo Speaker pro-Ucraina
La rappresentante trumpiana della Georgia al Congresso americano ha annunciato che la prossima settimana proverà a portare nell’aula della Camera la mozione di sfiducia nei confronti dello Speaker. La repubblicana Marjorie Taylor Greene accusa il collega di partito Mike Johnson di aver ceduto ai Democratici nell’approvare un nuovo stanziamento di aiuti militari all’Ucraina.
“Io penso – ha dichiarato Greene – che tutti i membri del Congresso debbano esprimersi. La prossima settimana chiedero’ di mettere ai voti la mozione”. “Non vedo l’ora – ha aggiunto – di guardare i Democratici appoggiare uno speaker repubblicano e poi presentarsi alle loro primarie e chiedere un voto per andare al Congresso. E dopo aver appoggiato un ‘cristiano conservatore’. Non vedo proprio l’ora”. Per sfiduciare lo speaker occorrre la maggioranza dei voti alla Camera, che attualmente, con sei posti rimasti vacanti, e’ di 215. I Repubblicani hanno 217 seggi, i Democratici 212. Il partito di maggioranza puo’ perdere massimo due voti. Ma la mozione puo’ non arrivare all’esame finale, se verra’ presentata un’altra che boccia la discussione. Ed e’ su quella che i Democratici sono pronti a far confluire i propri voti. Il mese scorso Johnson ha portato in aula e fatto approvare un pacchetto di aiuti al’Ucraina, Israele e a Taiwan, anche grazie all’appoggio dell’opposizione. All’interno del Partito repubblicano, sarebbero una trentina i rappresentanti conservatori che non approvano la linea di Johnson.
Norvegia: altri 590 milioni di euro di aiuti militari a Kiev
Il Parlamento norvegese ha approvato ieri la proposta del governo di aumentare il sostegno all’Ucraina nel 2024 di 7 miliardi di corone norvegesi (più di 590 milioni di euro): lo riporta il tabloid norvegese VG. Il primo ministro Jonas Gahr Støre ha annunciato che 6 miliardi di corone saranno destinati soprattutto all’acquisto di attrezzature per la difesa aerea e il rimanente miliardo ad altri tipi di sostegno. Il totale degli aiuti norvegesi all’Ucraina quest’anno sale così a 22 miliardi di corone.
Il ministro della Difesa russo: più armi per guerra a Kiev
Il ministro della Difesa russo, Serghei Shoigu, ha ordinato una maggiore e più rapida consegna di armi per la guerra di Mosca in Ucraina. In un incontro con i vertici del comando militare, il capo di stato maggiore Valery Gerasimov, responsabile dell’operazione, ha consegnato un rapporto a Shoigu, secondo quanto riferito da Mosca. “Per mantenere il ritmo richiesto dell’offensiva, è necessario aumentare il volume e la qualità delle armi e dell’equipaggiamento militare fornite alle truppe, principalmente armi”, ha affermato Shoigu in una dichiarazione pubblicata dal ministero su Telegram. Mentre Kiev lamenta la mancanza di armi, nelle ultime settimane le forze russe hanno compiuto progressi tattici quasi quotidiani lungo la linea del fronte nel sud-est dell’Ucraina. La Russia ha conquistato una mezza dozzina di villaggi nella regione di Donetsk, rafforzando al contempo le posizioni sul campo di battaglia nella regione di Kharkiv.
Ucraina avrà portavoce generata dall’intelligenza artificiale: ‘Victoria Shi’ darà notizie sugli affari consolari
Il ministero degli Affari Esteri ucraino ha annunciato oggi che una portavoce generata dall’intelligenza artificiale (IA) avrà il compito di commentare gli affari consolari leggendo testi che dovranno comunque essere sempre redatti da esseri umani. “Per la prima volta nella storia, il ministero degli Affari Esteri ucraino ha creato una personalità digitale utilizzando tecnologie di intelligenza artificiale per commentare ufficialmente le informazioni consolari destinate ai media”, ha dichiarato il ministero. L’avatar risponde al nome di Victoria Shi, un nome che evoca la “vittoria” del suo paese nella guerra contro l’invasione russa e un cognome che semplicemente significa “IA” in ucraino. “Sono una persona digitale. Ciò significa che il testo che state ascoltando non è stato letto da una persona reale. È stato creato dall’intelligenza artificiale”, ha dichiarato la nuova portavoce, nel suo primo video su YouTube. Victoria Shi ha di fatto assunto le fattezze della cantante e influencer ucraina Rosalie Nombre, ex concorrente della versione ucraina del reality show “The Bachelor”, nata a Donetsk, grande città dell’est occupata dalla Russia. Il servizio stampa del ministero degli Affari Esteri ha tuttavia confermato all’AFP che i comunicati stampa saranno “scritti e verificati da persone reali”. “L’intelligenza artificiale ci aiuta solo a generare la parte visuale”, ha spiegato. Le sue future dichiarazioni saranno pubblicate online e messe a disposizione dei giornalisti. Il ministero ha osservato che non sostituirà il suo portavoce ufficiale, che è molto reale, e si occuperà solo degli affari consolari. Kiev ha assicurato di aver adottato misure per evitare la diffusione di false dichiarazioni della sua portavoce, tra cui un codice QR per dimostrare l’autenticità dei video. La scelta di una portavoce generata dall’IA mira anche a “risparmiare tempo e risorse al ministero”, ha detto il capo della diplomazia ucraina, Dmytro Kouleba. “I veri diplomatici potranno essere più efficienti e concentrarsi su altre attività”.
Yermak: “Colloquio telefonico con il presidente della Conferenza episcopale italiana, su ritorno bambini deportati in Russia”
“Ho avuto un colloquio telefonico con il presidente della Conferenza episcopale italiana, cardinale Matteo Zuppi. Ho sottolineato che nel quadro del dialogo diplomatico con tutti gli stati, l’Ucraina presta costantemente particolare attenzione alla questione del ritorno dei bambini deportati illegalmente dalla Russia”. Lo ha scritto su X, Andriy Yermak, capo dell’ufficio del presidente Volodymyr Zelensky.
Ucraina, colloquio Yermak-Zuppi su liberazione medici
Un colloquio telefonico si è tenuto tra il capo dell’Ufficio del Presidente ucraino, Andriy Yermak, e il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Cei e inviato speciale del Papa per la pace in Ucraina. Lo riferisce l’ambasciata ucraina presso la Santa Sede sui suoi canali social. “Il tema del colloquio – avvenuto ieri sera – è la liberazione da prigione dei nostri medici militari”.
Mosca, nella notte abbattuti 6 droni ucraini in 4 regioni
Il ministero della Difesa russo ha reso noto che le sue forze hanno abbattuto durante la notte sei droni ucraini in quattro regioni del Paese: lo riporta la Tass. “Ci sono stati altri tentativi di attuazione da parte del regime di Kiev di attacchi terroristici con droni ad ala fissa contro siti sul territorio della Federazione Russa, che sono stati sventati durante la notte – si legge in un comunicato -. Le difese aeree in servizio hanno distrutto sei droni ucraini, di cui tre sul territorio della regione di Voronezh, uno sul territorio della regione di Ryazan, uno sul territorio della regione di Belgorod e uno sul territorio della regione di Kursk”.
Attaccata sede dell’esercito ucraino a Odessa
L’attacco missilistico lanciato nella notte dalle forze russe su Odessa ha colpito il quartier generale delle forze armate ucraine nella zona della piazza Kulikovo Pole, nel centro della città: lo riporta l’agenzia stampa statale russa RIA Novosti, che cita il coordinatore della metropolitana di Mykolaiv, Sergei Lebedev.
Isw: Le forze armate ucraine hanno riconquistato le posizioni vicino a Kreminnaya, i russi spingono nella zona di Robotynoye
Al fronte in Ucraina le battaglie di posizione continuano in molte direzioni. Le forze di difesa hanno riconquistato le posizioni perdute vicino a Kreminnaya, e gli invasori russi premono nella regione di Robotyny e cercano di avanzare vicino a Chasov Yar. Lo scrive RBC-Ucraina , riferendosi all’ultimo rapporto dell’Istituto per lo studio della guerra ( ISW ).
Missili su Odessa, 3 morti e 3 feriti
Un attacco missilistico russo ha ucciso tre persone a Odessa. Lo conferma il sindaco della città ucraina. “Il nemico ha attaccato con missili balistici e tre persone sono state uccise e altre tre ferite”, ha dichiarato il primo cittadino Gennadiy Trukhanov su Telegram. “Si sta fornendo tutta l’assistenza medica necessaria ai feriti”, ha dichiarato il governatore della regione di Odessa, Oleg Kiper aggiungendo che “Ci sono danni alle infrastrutture civili”. Un altro attacco missilistico condotto da Mosca a Odessa luneì’ aveva ucciso cinque persone. Odessa, un porto sul Mar Nero vitale per le esportazioni ucraine, è regolarmente bersaglio di attacchi missilistici e droni mortali.
La Germania consegna un sistema di difesa aerea Skynex, veicoli Marder e munizioni
La Germania ha consegnato 10 veicoli da combattimento di fanteria Marder, un sistema di difesa aerea Skynex, munizioni per carri armati Leopard 2, missili di difesa aerea IRIS-T SLM e altri aiuti nell’ultima tranche di aiuti all’Ucraina, ha dichiarato il governo tedesco. L’ultima tranche comprendeva inoltre oltre 29.000 proiettili per i sistemi antiaerei Gepard, 7.500 proiettili d’artiglieria da 155 mm, 18.000 proiettili da 40 mm e un numero imprecisato di munizioni per mortai da 120 mm. Berlino ha anche consegnato un sistema radar TRML-4D, sei trasportatori di carri armati Oshkosh M1070, 3.000 lanciagranate portatili RGW 90 e 100.000 kit di pronto soccorso. L’Ucraina ha inoltre ricevuto un carro armato Beaver per la posa di ponti, un veicolo blindato per l’ingegneria Dachs, nove sistemi di sminamento, un sistema di protezione AMPS per elicotteri, 60 motori fuoribordo, 600 lampade a LED, quasi 2.000 reti mimetiche e 2.000 poncho. Il sito web del governo tedesco ha anche confermato che la consegna del terzo sistema di difesa aerea Patriot è in corso.
Zelensky: L’occidente deve accelerare la consegna degli aiuti per “sconvolgere i piani russi”
Il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky nuovamente chiesto agli alleati occidentali di accelerare la consegna degli aiuti militari: “Abbiamo bisogno di una significativa accelerazione delle forniture per aumentare in modo significativo le capacità dei nostri combattenti”, ha detto nel suo consueto messaggio serale. Nelle ultime settimane l’Ucraina ha dovuto affrontare un peggioramento della situazione sul campo di battaglia e un aumento degli attacchi aerei russi, entrambi aggravati dai ritardi nell’assistenza occidentale, in particolare dall’attesa di mesi per l’ultimo pacchetto di aiuti degli Stati Uniti. Anche l’Unione Europea non ha raggiunto l’obiettivo di fornire all’Ucraina un milione di proiettili di artiglieria entro marzo.