Col fiato sospeso. Fiumi monitorati in alcune aree. Ma tutto sotto controllo
Col fiato sospeso. Di nuovo. In realtà la situazione dei fiumi, dopo la pioggia di ieri e in vista della sfilza di giornate in cui il meteo prevede acqua, appare molto diversa da quella che si presentava in vista delle tremende giornate di metà maggio. Ma la ferita è fresca, e basta poco a risvegliare i timori della fetta cospicua di popolazione che solo qualche mese fa si è ritrovata invasa dall’alluvione.
La Protezione civile regionale ha tenuto monitorato il territorio tutto il giorno, ma i timori maggiori erano per la zona ovest della regione. Nel Bolognese si è registrata la piena del fiume Reno, che però non ha avuto ripercussioni reali sul nostro territorio, ma ha causato solo qualche timore.
L’allerta meteo diramata a mezzogiorno di ieri vede in zona ’arancione’ solo alcune aree del territorio, come la Bassa Romagna e le zone collinari del Faentino, nonché la valle del Senio. Per questo ieri diversi Comuni hanno attivato il coc, il centro operativo comunale, che entra in funzione quando occorre gestire un’emergenza.
Come sempre, poi, quando si parla di fiumi molto dipende da ciò che accade a monte. E così a provocare l’innalzamento dei livelli del Santerno che tanti ieri hanno osservato in Bassa Romagna è stata la pioggia caduta sul crinale tra Emilia-Romagna e Toscana. A Sant’Agata, ad esempio, intorno alle 16.30 il livello idrometrico del Santerno ha superato, seppur di poco, la soglia di allerta gialla. Nella frazione lughese di San Bernardino, invece, il livello del Santerno ha iniziato a crescere intorno alle 8.15 e alle 16.30 aveva superato di poco meno di un metro la soglia di allerta gialla. Più a valle, a Villa Pianta, all’altezza di un paio di piloni del ponte sulla statale 16 Adriatica è stata segnalata la formazione di un tappo di tronchi, rami e vegetazione varia che intorno alle 17 aveva raggiunto una lunghezza di una cinquantina di metri.
Fino a ieri sera non si registravano invece innalzamenti dei livelli sia di Lamone e Senio nel Faentino, anche se nella valle di quest’ultimo fiume è stato attivato il centro operativo comunale a causa della vicinanza con il territorio bagnato dal Reno e per i collegamenti con la Toscana. In ogni caso i livelli del fiume, monitorati grazie agli idrometri sul territorio e anche a una squadra attivata appositamente.
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