"Così abbiamo salvato il gattino finito nel vano motore dell’auto"
Un recupero rocambolesco quello che, un paio di giorni fa a Conselice, ha permesso di salvare un gattino che si era nascosto nel vano motore di un’auto. Il viaggio del micio in realtà era iniziato diversi chilometri prima, a Cervia, a bordo di un altro mezzo. Il proprietario si è accorto della sua presenza solo quando, arrivato a Conselice, lo ha visto uscire dal motore della sua auto e infilarsi di nuovo nel motore di un’altra vettura. A quel punto alcune persone presenti hanno avvertito il gruppo dei volontari dell’associazione ‘I Randagi della Bassa Romagna’ di Lugo, intervenuti per cercare di fare uscire il micio. L’intervento è durato circa tre ore durante le quali è stato necessario smontare l’auto. "Dopo un’ora di tentativi e di miagolii terrorizzati del gattino abbiamo capito che era praticamente impossibile il recupero vista la mancanza di spazio nel vano motore – spiega il referente dell’associazione, Francesco Capucci –. D’accordo con la proprietaria dell’auto abbiamo chiamato Enrico, un carrozziere di Conselice che ha iniziato a smontarla tutta. La signora Claudia, proprietaria dell’auto, è stata esemplare visto che continuava a preoccuparsi del gattino mentre l’auto veniva smontata".
Dopo circa tre ore, il carrozziere è riuscito a infilarsi sotto l’auto per prendere il micio e passarlo ai volontari. Ora il gattino è al Rifugio, al sicuro insieme agli altri ospiti della struttura. "Vorremmo ringraziare tutte le persone che hanno contribuito al recupero – sottolinea Capucci –: Marco, osteopata di Conselice nostro socio, che ci ha chiamati per il recupero; Enrico, il carrozziere che ha lavorato per ore per smontare e rimontare l’auto e non ha voluto essere pagato; Claudia, proprietaria dell’auto che ne ha autorizzato lo smontaggio; Saviotti elettrodomestici; Leo dei Frutti di Sicilia; Maida, proprietaria del bar e i conselicesi rimasti ore attorno all’auto per evitare che il gattino scappasse".
Monia Savioli