"Uscivano per la spesa". La morte del marito e la depressione
"Uscivano per la spesa". La morte del marito e la depressione
"Dopo la morte del marito, diversi anni fa, moglie e figlio hanno perso ogni contatto con l’esterno. Vivevano nel loro appartamento e uscivano solo per le commissioni e la spesa senza dare troppa confidenza a nessuno".
A parlare è un conoscente della famiglia Bucciarelli, amico di Vivaldo, il marito di Loredana Molinari. Lui era un camionista, un uomo che in città viene descritto come estremamente gentile e disponibile. Poi dopo la sua morte il buio. Maurizio Bucciarelli che non si sarebbe mai sposato e che da ragazzino si era allontanato da casa per diversi giorni, tenendo con il fiato sospeso la famiglia e allertando anche le forze dell’ordine, viveva praticamente in simbiosi con la mamma Lory.
Mamma e figlio erano molto legati, ma lei ultimamente avrebbe sofferto di depressione, una condizione che avrebbe pesato molto al figlio che trascorreva praticamente l’intera giornata al lavoro in una filiale bancaria nel Pesarese per fare rientro solo per la cena. Anche nel finesettimana trascorrevano la giornata insieme. "Rientrava ogni sera puntuale alle 18,45 – riferiscono i vicini ancora sotto choc per quanto accaduto la sera precedente - poi andava a fare la spesa o le commissioni perché ultimamente la mamma usciva pochissimo, soprattutto dopo la pandemia".
"Lo vedevamo a fare la spesa ogni tanto – raccontano degli ex amici di famiglia che erano legati a Vivaldo – ma non c’erano più rapporti ormai. Lui sembrava non volere molta confidenza.
Erano persone semplici e sembravano molto uniti con la mamma, il solo pensiero che lui possa averle usato violenza, forse con un martello, ci fa rabbrividire.
Speriamo che almeno venga fatta chiarezza tramite le autopsie anche se a questo punto nessuno potrà far tornare in vita né lei ne’ lui". "Venivano con la mamma e ultimamente veniva lui da solo – riferiscono dalla Lavanderia di Gessica che si trova proprio di fronte all’appartamento dove i due vivevano e sono ritrovati cadavere-. Erano estremamente riservati e non davano molta confidenza. Non li vedevamo da diversi giorni e non abbiamo notato atteggiamenti particolari nell’ultimo periodo". Ieri a Chiaravalle sono arrrivate anche le telecamere di alcuni rotocalchi televisivi che si occupano delle principali notizie di cronaca nel nostro Paese. Mamma e figlio non avevano rapporti particolari né molta confidenza con i 14 nucleo familiari del condominio di via Gramsci 20, poco distante dal bar Torre e dal centro storico.
Per questo nessuno avrebbe pensato di bussare nonostante le finestre chiuse da oltre una settimana e l’auto di lui parcheggiata sempre al solito posto. "Pensavamo al ricovero della mamma e che lui fosse al lavoro o a seguire lei come sempre" hanno riferito. Tra i misteri ci sono anche quelli della donna delle pulizie che da due mercoledì non avrebbe raggiunto l’appartamento e le urla della donna o del figlio, urla che nessuno avrebbe sentito, una settimana- dieci giorni prima della scoperta, nemmeno quelli al piano di sopra.