Come finisce Il Signore degli Anelli? La spiegazione e qualche curiosità

come finisce il signore degli anelli? la spiegazione e qualche curiosità

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Sulla trilogia cinematografica de Il Signore degli Anelli sono stati scritti a dir poco fiumi di parole. I tre grandi film, diretti da Peter Jackson e ispirati all'omonima opera di J. R. R. Tolkien hanno riscosso negli anni un successo a dir poco incredibile.

Acclamata dalla critica e con un incasso globale che sfiora i tre miliardi di dollari, la trilogia de Il Signore degli Anelli fa ormai parte della storia del cinema e non solo.

Il Signore degli Anelli in breve

Ambientate nell'immaginario mondo della Terra di Mezzo, le tre pellicole seguono l'avventura dei giovani hobbit Frodo Baggins (Elijah Wood) e Samvise Gamgee (Sean Astin), incaricati di portare a termine un'ardua missione: distruggere l'Unico Anello e annientare colui che l'ha forgiato, l’Oscuro Signore Sauron (Sala Baker).

Samvise e Frodo saranno accompagnati a Mordor, ai piedi del Monte Fato, dal corrotto Gollum (Andy Serkis), tempo addietro portatore dell'Unico Anello.

Nel frattempo, Aragorn (Viggo Mortensen), erede al trono di Gondor, il mago Gandalf (Ian McKellen), l'elfo Legolas (Orlando Bloom) ed il nano Gimli (John Rhys-Davies) dovranno mobilitare i Popoli Liberi della Terra di Mezzo nella Guerra contro gli eserciti di Sauron e sconfiggere gli Uruk-hai di Saruman, affinché lo hobbit abbia il tempo di distruggere l'Anello.

Di certo, ridurre in poche parole la complessità della storia di Tolkien è praticamente impossibile. Gli appassionati della trilogia, tuttavia, sapranno bene che per quanto successo abbiano riscosso le pellicole, molto discusso è stato il finale de Il ritorno del re (il terzo film della trilogia), tant'è che abbiamo già discusso precedentemente circa le differenze tra film e libro.

Come finisce Il Signore degli Anelli - Il Ritorno del Re

Ad Osgiliath, Faramir si scontra con gli orchi di Gothmog e i Nazgûl: l'attacco nemico è così potente da costringere il figlio di Denethor ad una ritirata.

Tornato a Minas Tirith, il capitano di Gondor è incolpato da suo padre della perdita di Osgiliath: il sovrintendente di Gondor, ormai impazzito, decide quindi di suicidarsi assieme al figlio e ordina ai servi di preparare un rogo.

Del folle gesto viene avvertito Gandalf che, assieme a Pipino, raggiunge Faramir per salvarlo dalla pazzia del padre. Nel mentre, l'esercito oscuro avanza all'interno di Minas Tirith, mentre gli enormi olifanti distruggono tutto ciò che incontrano.

Solo l'arrivo dei cavalieri di Rohan, seguito da quello di Aragorn, Legolas, Gimli e l'esercito dei morti, sarà in grado di mettere un punto alla battaglia: il bene vince.

Re Théoden, però, resta mortalmente ferito nello scontro con il Re stregone: quest'ultimo viene ucciso dalla giovane Éowyn con l'aiuto di Merry. Sconfitto l'esercito di orchi e Nazgûl, Aragorn decide di marciare verso Mordor al fine di distrarre il malvagio Sauron dall'impresa di Frodo.

In seguito alla puntura di Shelob, lo hobbit è ancora vivo, ma prigioniero degli orchi: verrà salvato da Sam, per poi riprendere il viaggio in direzione Monte Fato. Tuttavia, ad attenderli ci sarà Gollum: contro quest'ultimo i due hobbit combattono strenuamente, ma proprio poco prima che Frodo riesca a gettare l'Anello nelle fauci del vulcano, cede alla sua corruzione e lo indossa, rivelando la posizione a Sauron.

Il malvagio essere invia immediatamente i Nazgûl contro di lui, mentre Gollum riesce a strappare l'Anello a Frodo: colui che fu Smeagol cade nella lava, trascinando con sé l'Unico Anello, distruggendolo. Sauron è finalmente sconfitto.

Mentre il Monte Fato cade a pezzi, Frodo e Sam sono tratti in salvo dalle Aquile, potendo così ricongiungersi con il resto della Compagnia a Gondor.

Poco dopo, a Minas Tirith si celebrano l'incoronazione di Aragorn (re di Gondor) ed il suo matrimonio con l'elfa Arwen, figlia di Elrond.

Tuttavia, non è giunto l'epilogo per i nostri piccoli hobbit: all'orizzonte un'altra, ultima avventura li attende.

Il Signore degli Anelli, una conclusione cinematografica idilliaca

Differentemente dall'opera originale di Tolkien, che vede la Contea invasa dal malvagio Saruman, nel film di Jackson gli hobbit fanno ritorno a casa in seguito alla  conclusione della grande battaglia della Terra di Mezzo: le forze oscure di Sauron sono state sconfitte, l'Anello è stato distrutto ed Aragorn, riunitosi alla sua amata elfa Arwen, è stato incoronato Re Degli Uomini.

Ciò significa che tutta la Terra di Mezzo è in pace, finalmente libera da conflitti.

Nell'opera originale di Tolkien, tuttavia, accade il contrario: le lotte della Terra di Mezzo sono giunte addirittura alla Contea a causa dell'avidità di Saruman, accompagnato dal fedele Vermilinguo.

I due, tuttavia, periranno proprio a causa della loro malvagia essenza: lo stregone ucciso per mano dello stesso Grima, mentre quest'ultimo sarà colpito da decine di frecce di hobbit.

In poche parole, la conclusione più rosea di Peter Jackson sembra semplificare la storia, tant'è che il regista offre anche agli hobbit l'occasione di tornare in un'idilliaca Contea, concludendo la trilogia con un finale in stile, forse, più hollywoodiano.

Una versione cinematografica in cui il Male più grande viene sconfitto e nulla prenderà il suo posto.

Il protagonista dell'epilogo letterario è Samvise Gamgee

Nel romanzo, a guidare la rivolta contro Saruman non sarà Frodo, bensì il prode Samvise: il giardiniere offre ai lettori un'altra, grande prova di coraggio, tant'è che le ultime parole di Frodo prima di lasciare la Terra di Mezzo assieme agli elfi saranno rivolte al suo vecchio amico. Consegnando il libro delle sue avventure a Samvise, Frodo dirà:

Le ultime pagine sono per te, Sam.

In conclusione, sebbene nei libri la distruzione dell'Anello segni un'importante vittoria del Bene contro il Male, il mondo conosciuto dai protagonisti ormai si è spogliato della precedente innocenza, cambiando in maniera irreversibile: nella Terra di Mezzo il male potrebbe, un giorno, certamente tornare.

Perché Frodo parte alla fine del film

Come anticipato, il finale del capolavoro diretto da Peter Jackson è decisamente diverso dall'originale. Pochi anni dopo il ritorno di Frodo (e Sam) alla Contea, il Portatore dell'Anello decide di partire insieme a Bilbo, a Gandalf e agli ultimi Elfi rimasti (tra cui Elrond, Celeborn e Galadriel).

Il gruppo è diretto a Valinor, verso Occidente, ponendo così fine alla Terza Era della Terra di Mezzo.

Il momento del saluto tra Gandalf e il suo gruppo di valorosi hobbit è a dir poco commovente: peccato che il nostro Frodo non sia destinato ad un idillio felice nel villaggio degli hobbit, differentemente da Samvise, Merry e Pipino.

Addio miei coraggiosi hobbit, la mia opera è terminata. Qui, infine, sulle rive del mare, si scioglie la nostra Compagnia. Non vi dirò 'non piangete', perché non tutte le lacrime sono un male.

La partenza di Frodo evidenzia come, nonostante sia l'eroe della storia, egli in realtà non abbia nemmeno la possibilità di godersi i frutti delle sue fatiche. Anzi, un altro epico viaggio lo attende all'orizzonte.

Probabilmente Tolkien, con la sua opera, ha voluto impartire una lazione: non esiste una guerra senza costi. Una Guerra come quella descritta (nel libro come nei film) ne Il Ritorno del Re è destinata a causare migliaia di perdite: Il Signore degli Anelli non è una favola.

È una storia sulla guerra e sulle conseguenze della lotta del Bene contro il Male. Frodo lo sa, lo ha intuito e nel film questa consapevolezza è resa palese dal suo celebre monologo:

Come fai a raccogliere le fila di una vecchia vita, come fai ad andare avanti, quando nel tuo cuore cominci a capire che non si torna indietro, ci sono cose che il tempo non può accomodare, ferite talmente profonde che lasciano un segno.

L'altruismo di un hobbit: perché Frodo distrugge l'Anello

Sono passati quattro anni dal giorno in cui Frodo è rimasto ferito a Colle Vento e la sua ferita, fisica e metaforica, non è mai guarita del tutto.

Il punto è che l'Anello viene distrutto da Frodo non per sé stesso, che ha sofferto più di tutti: il giovane hobbit distrugge l'Anello per quelli che non sanno nulla dell'Unico Anello e del suo potere, gli abitanti della Contea in primis.

Egli assolve il suo compito affinché il resto della Terra di Mezzo possa godere della pace che questo suo altruistico atto ha creato. Lo spirito di sacrificio è la ragione per cui Frodo, sin da principio, era la persona giusta per portare l'Anello.

In un certo senso, l'ultimo viaggio di Frodo a Valinor è una morte simbolica: egli non può godere nella Terra di Mezzo di tutto ciò che gli stesso ha contribuito a salvare, ma può ottenere una sorta di ricompensa partendo verso l'Occidente. Non da solo, però.

Chi parte per Valinor assieme a Frodo

Anche Gandalf, Elrond e Galadriel viaggeranno in mare aperto. Del resto, Sauron era un antico nemico degli elfi: questi ultimi avevano combattuto contro di lui già migliaia di anni addietro, quando l'Oscuro Signore aveva cercato di conquistare la Terra di Mezzo. Ora che se n'è andato, la Terra di Mezzo non ha più bisogno di loro.

Hobbit, umani, nani, creature magiche, nessuno ha più bisogno dell'aiuto dell'antica razza, di saggezza e magia. È tempo per Frodo, Gandalf e gli Elfi di lasciare il posto agli hobbit e agli uomini, i principali abitanti della Terra di Mezzo in questa nuova Era.

Curiosità sul finale de Il Signore degli Anelli - Il ritorno de re

  • Come negli altri due precedenti film della trilogia, Peter Jackson è presente con un cameo: nel finale della storia interpreta uno sfortunato pirata ucciso da una freccia di Legolas.
  • Una volta terminate le riprese delle ultime scene finali de Il ritorno del re, Peter Jackson ha dato uno degli anelli utilizzati sul set a Andy Serkis (Gollum) e uno a Elijah Wood (Frodo). Inizialmente, entrambi erano convinti di possedere l'unico anello.
  • John Rhys-Davies, l'attore che ha interpretato il nano Gimli ha sofferto di sfoghi alla pelle a causa della maschera indossata sul set. L'ultimo giorno di riprese gli venne data la possibilità di gettare tale maschera nel fuoco.
  • Andy Serkis interpretò la sua ultima scena come Gollum (quando la creatura si rende conto che Frodo intende distruggere l'anello) nella casa di Peter Jackson, a poche settimane dall'uscita de Il ritorno del re.
  • Nella sequenza della battaglia del cancello nero sono stati utilizzati un centinaio di soldati dell'esercito neozelandese perché non vi erano abbastanza comparse. 

Dove guardare Il Ritorno del Re in streaming

Il Signore degli Anelli – Il Ritorno del Re è disponibile per la visione in streaming sia su Netflix, sia su Prime Video.

immagine in evidenza via amazon.it

In collaborazione con CulturaPop

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