Pronto soccorso di Civitanova da 30mila accessi: presto nuovi spazi per l’emergenza
Pronto soccorso di Civitanova da 30mila accessi: presto nuovi spazi per l’emergenza
CIVITANOVA Alla guida del Pronto Soccorso dell’ospedale di Civitanova dal 2020 c’è una donna, la dottoressa Rita Curto. Nata in Sicilia, nel particolare a Canicattì, residente a Castelfidardo, Rita Curto si è laureata a Palermo ed ha conseguito la specializzazione in gastroenterologia in Ancona, Pronto Soccorso presente nella sua carriera fin dal suo primo incarico professionale in quel di Osimo.
L’arrivo
A Civitanova la dottoressa Rita Curto è arrivata in tempi di Covid. «La gestione - dice la primaria del Pronto Soccorso di Civitanova Rita Curto - della pandemia ha condizionato tutta l’attività ospedaliera ed in particolare il Pronto Soccorso, si può dire che stia muovendo soltanto adesso i primi passi nella gestione “normale” del reparto.
Un reparto di Pronto Soccorso, quello di Civitanova, particolarmente affollato nei mesi estivi visto che la città triplica le presenze grazie ai turisti. Per limitarsi a un dato, dall’inizio dell’anno ad oggi il numero degli accessi registra un aumento di duemila pazienti rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Come tendenza è ipotizzabile che arriveremo a chiudere il 2024 con trentamila accessi contro i 24mila dell’anno precedente».
La situazione degli organici: «Sempre per far capire la situazione generale mi limito al dato dei medici: siamo in sette quando la pianta organica ne prevederebbe ventuno. Quello della carenza di personale non è evidentemente un problema locale ma nazionale. A Civitanova, come negli altri reparti di Pronto Soccorso dell’Ast di Macerata, ci sono anche i medici delle cooperative e senza di loro non riusciremmo a coprire i turni di lavoro. Il personale è ancora molto provato dall’esperienza vissuta con il Covid, non ha avuto il tempo di prendere fiato, fisicamente e soprattutto psicologicamente, ma ha ripreso l’attività abituale gravata però dalla carenza di posti letto che di personale. Voglio per questo ringraziare di cuore tutti gli operatori - i medici, gli infermieri e gli oss - che nonostante tutti i disagi lavorano al top con grandissima disponibilità. Un grazie in particolare lo rivolgo alla coordinatrice Elisa Torresi».
Il reparto
La descrizione del reparto: «Abbiamo cinque postazioni di Osservazione breve intensiva (Obi) e otto posti nella Medicina di urgenza dedicati ai pazienti critici con patologie da stabilizzare. Da giugno (grazie al coordinamento tra la direzione medica ospedaliera e il direttore di Ortopedia, il dottor Belletti) è attivo, dal lunedì al venerdì dalle 14 alle 19, un ambulatorio ortopedico all’interno del Pronto Soccorso che ci consente di ridurre i tempi di attesa per le consulenze. Poi, in determinate fasce orarie, sono attivi i fast track per la gestione dei codici minori che vengono inviati direttamente negli ambulatori specialistici. D’estate, sempre per i codici minori, è previsto un potenziamento con altre figure professionali dell’ospedale. Ringrazio la direzione generale e a direzione medica, sempre molto collaborative nella ricerca di soluzioni ai vari problemi».
L’accesso al Pronto Soccorso non è sempre motivato: «Quella della appropriatezza degli accessi è una nota dolente. I cittadini non trovano risposte nel territorio ed entrano da noi, è inevitabile che il Pronto Soccorso scoppi se non c’è il filtro del territorio. All’attività di Pronto Soccorso si aggiunge quella di reparto, la gestione cioè dei pazienti in attesa di trasferimento. Ci sono utenti che si lamentano per i tempi di stazionamento ma quello trascorso in attesa del trasferimento in reparto non è tempo perso perché nel frattempo iniziano i trattamenti, si fanno le indagini diagnostiche. Il Pronto Soccorso non ha come mission la gestione del reparto di degenza, cosa che comunque facciamo accanto alla mission centrale della Emergenza Urgenza». Nel futuro prossimo spicca «la realizzazione della nuova palazzina per ospitare l’Emergenza: ci permetterà di avere spazi più idonei: i lavori sono previsti in partenza entro la fine dell’anno».