Gastroenterite sul lago di Garda: norovirus presente nei serbatoi, i casi potrebbero essere addirittura 900
Gastroenterite, boom di casi sul lago di Garda: norovirus presente nei serbatoi, stop all'uso di acqua potabile
Gastroenterite, è allarme sul lago di Garda. In seguito a numerose segnalazioni riguardanti sindromi gastroenteriche caratterizzate da nausea, vomito e diarrea circoscritte all'area del Comune di Torri del Benaco (Verona), il sindaco Stefano Nicotra e il Dipartimento di Prevenzione dell'Ulss 9 Scaligera hanno emesso un'ordinanza che prevede il divieto di uso di acqua a scopo potabile o alimentare. Dai primi accertamenti sui campioni sembrerebbe che i casi siano dovuti al norovirus, una delle cause più comuni per questa patologia, presente in alcuni serbatoi. Secondo una prima stima, al momento i casi sembrerebbero 900.
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Stop all'uso dell'acqua potabile
La situazione è presidiata dal Dipartimento di Prevenzione dell'Ulss 9 Scaligera in stretta collaborazione con il sindaco, insieme alle Istituzioni ed Enti competenti in tale ambito quali Arpav, Istituto Zooprofilattico, Nas e Forze dell'Ordine locali. Nel contempo, in via precauzionale, il sindaco di Torri del Benaco, Stefano Nicotra, su proposta dell'Ulss 9, ha emesso un'ordinanza che prevede il divieto di uso di acqua a scopo potabile o alimentare, nell'attesa dei risultati degli accertamenti sui campioni in corso.
Il Comune è ancora in attesa degli esiti delle analisi sui campioni prelevati da diversi punti della rete dell'acquedotto, ma per il momento si sospetta che i casi siano collegati al norovirus. Sono circa 50 le persone che tra giovedì e venerdì si sono rivolte ai Pronto Soccorso degli ospedali di Peschiera del Garda, Villafranca, Bussolengo e Malcesine per sintomi quali nausea, vomito e diarrea. Per nessuno di loro si è reso necessario il ricovero. Altri si sono rivolti ai medici di base, o alle farmacie della zona. Complessivamente si stimano circa 300 i casi di gastroenterite. In due campioni analizzati, prelevati in pazienti rivoltisi al pronto soccorso, è stata identificata la presenza del norovirus.
Colpito il comune di Torri del Benaco
L'ondata di gastroenterite collettiva che ha colpito la sponda veronese del lago ha messo in ginocchio il comune di Torri del Benaco, dove sono stati colpiti dalla patologia praticamente tutti i dipendenti dell'amministrazione e degli agenti della Polizia locale. Per far fronte al forte afflusso di turisti nel piccolo centro gardesano (3.000 abitanti), il sindaco Stefano Nicotra ha chiesto all'assessora alla sicurezza del Comune di Verona, Stefania Zivelonghi, il supporto della Polizia locale per domenica e lunedì, considerato, che molti vigili sono ammalati. Due pattuglie per turno mattina e pomeriggio e una per la sera sia domenica che lunedì saranno quindi a Torri per gestire la viabilità, i flussi turistici e il mercato di inizio settimana. Saranno 20 agenti e due ufficiali, come disposto dal Comandante Luigi Altamura.
Norovirus nei serbatoi
Terza giornata di emergenza per il contagio collettivo da gastroenterite a Torri del Benaco (Verona), che ha convolto oltre 300 persone nel piccolo comune gardesano, tra cui anche turisti. In un messaggio diffuso sui social il sindaco Stefano Nicotra ha precisato che il novovirus, responsabile del contagio, si troverebbe nei serbatoi. Secondo una stima diffusa da Nicotra i casi potrebbero essere addirittura 900. Le analisi sui nuovi campioni saranno immediatamente eseguite dai laboratori zooprofilattici di Brescia e Padova ma i risultati completi si avranno solo lunedì, anche se è accertato che “oltre al norovirus, nell’acqua della rete idrica è stato individuato anche l’enterovirus, non si tratta di batteri” fa sapere il sindaco Stefano Nicotra che ha anche aperto il Centro comunale di protezione civile. Ieri pomeriggio intanto sono state distribuite le prime 15mila bottiglie d’acqua confezionata, 12 litri a famiglia, e la distribuzione riprenderà domani mattina. Altre 40mila bottiglie sono in arrivo lunedì. A pagare è Ags, il gestore del servizio idrico gardesano.