Cane abbaia in condominio, cosa dice la legge e quando si rischia la multa
Il cane in appartamento può a volte causare problemi e discussioni con i vicini, soprattutto se si abita in condominio. Il classico esempio è il cane che abbaia, magari anche di notte disturbando la quiete. Cosa prevede la legge a riguardo? Si può rischiare una multa? Vediamo nel dettaglio i limiti stabiliti dalla normativa e quali sono diritti e doveri del proprietario dell’animale.
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Un cane che abbaia in condominio può arrecare fastidio, provocando anche discussioni e liti tra vicini di casa. Al di là dei singoli regolamenti condominiali, che comunque, come stabilito da varie sentenze della Cassazione, non possono mai vietare ai proprietari di immobili di tenere animali domestici, c’è anche una normativa nazionale che stabilisce limiti ed eventuali provvedimenti sanzionatori.
Partendo dal principio che ai cani deve comunque essere garantito il diritto di abbaiare, e questo è stato ribadito in moltissime sentenze di vari tribunali italiani, resta comunque il divieto di superare le soglie consentite. Questo per non rischiare una denuncia per disturbo della quiete pubblica. Un reato che può scattare, con conseguenze legali per il padrone dell’animale in determinate condizioni.
La variabile spesso è rappresentata dalla tolleranza individuale, ma anche da un accertamento che le forze dell’ordine potrebbero fare su eventuali comportamenti sbagliati del proprietario. Ad esempio aver provocato stress intenzionalmente al cane lasciandolo senza cibo o non portandolo regolarmente fuori, scatenando un disagio che l’animale esprime abbaiando.
Cosa dice la legge
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La legge italiana stabilisce particolari regole per quanto riguarda il disturbo della quiete pubblica. Per qualsiasi rumore definito molesto e soprattutto che sia percepito da più persone, come accade spesso in condominio, ci sono dei limiti precisi. Questi sono a loro volta soggetti a tolleranza, disposta o dal regolamento condominiale o dal Comune di residenza, in base alle zone, agli orari e all’intensità del suono.
In genere sono vietati rumori che vanno oltre i 3 decibel dalle 22 alle 6 del mattino. Quindi, se il cane, in appartamento o giardino, abbaia e arreca disturbo a più persone residenti nel condominio, e le segnalazioni sono più di una, a quel punto possono intervenire i vigili o le forze dell’ordine che effettivamente stabiliranno se si configura o meno un reato. Se invece a denunciare è un solo vicino di casa, allora in quel caso si può parlare di un illecito civile che andrà risolto in tribunale.
Quando si rischia la multa
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In tutti i casi, quando ci sono lamentele e segnalazioni da parte dei condomini, in merito ad un cane che abbaia disturbando la quiete pubblica, il proprietario può rischiare diversi provvedimenti. Tra questi:
- Segnalazione e accertamenti sullo stato dell’animale;
- Denuncia;
- Risarcimento;
- Multa;
- Illecito civile;
A partire dal semplice illecito civile, questo può portare ad una disputa legale, o a costringere il padrone ad agire per prevenire il problema, ad esempio insonorizzando la casa. Con il reato vero e proprio invece, si rischia una querela e una multa, con la peggiore conseguenza che può anche portare all’arresto.
Tuttavia, in base allo storico sentenze, nonostante l’articolo n°844 del codice civile preveda sanzioni da 25 a 500 €, la maggior parte delle denunce si conclude con il pagamento di cifre minori. Una media che si attesta sui 100 euro a caso.
Cosa si rischia se il cane abbaia in condominio: foto e immagini
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