Autonomia differenziata, oggi il voto in Aula al Senato. E il Referendum è già pronto

autonomia differenziata, oggi il voto in aula al senato. e il referendum è già pronto

SENATO, QUIESTION TIME CON LA PRESIDENTE DEL CONSIGLIO GIORGIA MELONI

La discussione generale a Palazzo Madama ha cristallizzato le posizioni sull’Autonomia differenziata. E oggi si va allo showdown. Avranno inizio alle 10 le votazioni in Aula al Senato: la conversione del Ddl Calderoli non dovrebbe incontrare sorprese. Terminata la fase regolatoria, il vero banco di prova del governo Meloni sarà quello dei numeri: vanno finanziati i Livelli Essenziali di Prestazione. E se il governo Draghi era partito proprio da questi, il metodo Calderoli-Meloni inverte l’ordine logico della legge. Tant’è. La maggioranza sembra aver stretto un patto di scambio tra Lega e Fratelli d’Italia, l’Autonomia in cambio del Premierato. Un accordo win/win che consentirà a Matteo Salvini e a Giorgia Meloni, ciascuno dal canto suo, di cantare vittoria. E che vede le opposizioni, pur con accenti diversi, contrastare pesantemente la battaglia di bandiera leghista. Il Pd è pronto al Referendum e chiama a raccolta l’esercito dei sindaci e delle Regioni dem, mentre attende dalla commissione bicamerale sui Lep l’esito della sua indagine preliminare.

Le posizioni

La discussione a Palazzo Madama è stata lunga. Staremmo per dire: estenuante. Ai microfoni si sono alternati trenta senatori, ciascuno deciso a rimarcare la propria posizione in uno scontro polarizzato tra fan entusiasti e convinti oppositori. La Lega parla dai banchi della maggioranza con Centinaio e da quelli del governo con il ministro Calderoli. “Noi della Lega non abbiamo paura della nostra storia, ci chiamavamo Lega Nord e ne siamo orgogliosi. Così come siamo orgogliosi del fatto che da dieci anni grazie a Matteo Salvini il nostro partito porta avanti la questione settentrionale insieme a quella meridionale e nazionale”, dice il vicepresidente di Palazzo Madama, intervenuto a nome del Carroccio nel dibattito generale. Poi ha affondato il colpo sui Dem: “Parlamentari e sindaci di Pd e Cinque stelle, come Sala e Gori, facevano campagna insieme a noi per il Sì al referendum in Lombardia e anche in Veneto. In Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, Elly Schlein e il Pd, maggioranza in consiglio regionale, hanno sostenuto e chiesto l’autonomia. Contrariamente a loro, noi non abbiamo cambiato idea”.

Calderoli, in trincea da protagonista, replica a muso duro: “Ho sentito insulti, non c’è nessun baratto con il premierato”. Non è un baratto, ma ne ha tutta l’aria. Il ministro non convince. Glielo dice il presidente dei Senatori Pd, Francesco Boccia: “Calderoli mente. Parla di residuo fiscale quando da anni quel tema non è più sul tavolo. Perché nel 2020 si stabilì che prima si stabiliscono i Lep, poi si trovano le risorse per il fondo di perequazione e poi si firmano le intese. E ribadiamo che voteremo l’emendamento di FdI sui Lep a condizione che vengano reperite le risorse necessarie che, al momento, in questa legge non vengono individuate.

E se non verranno individuate le risorse molte regioni non firmeranno le intese. La destra smetta di tirare in ballo le preintese del passato per giustificare il ‘barattelum’ che sta facendo sulla pelle dei cittadini italiani”. Il Nazareno prepara dunque le barricate. “Faremo di tutto per fermare la legge Calderoli. E lo faremo con gli strumenti che abbiamo a disposizione, tra cui non è escluso il referendum”, spoilera Boccia. E Piero De Luca non è meno ruvido: “Il ddl sarà una condanna a morte per il Mezzogiorno da parte del governo più antimeridionalista di sempre”. Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera minaccia: “La nostra opposizione sarà durissima, diciamo al governo di fermarsi finché è in tempo”. Per Italia Viva in Aula parla Enrico Borghi: “La proposta di autonomia differenziata, come quella sul premierato, porta con sé il marchio di fabbrica del pasticcio che è il patto leonino con la Lega. In tutto questo non si capisce la posizione di Forza Italia e di quel residuo di moderatismo che si trova all’interno del centro destra. Ecco quali sono le nostre obiezioni sul merito della proposta”. È affilato – sempre per Iv – anche l’intervento di Silvia Fregolent: “I problemi non si risolvono con l’autonomia, anzi si aggravano. Lo abbiamo visto con la riforma del Titolo V della Costituzione, che ha bloccato il paese”. Prosegue Fregolent: “Ora le cose non potranno che peggiorare. Penso a un imprenditore straniero che si troverà davanti 20 regioni con poteri e competenze diverse. Invece di trovare regole certe e semplici – aggiunge Fregolent – stiamo creando un groviglio senza senso di regole che peggiorerà la burocrazia e porterà disomogeneità infrastrutturale ed energetica. Si creerà uno spezzatino che danneggerà non solo le regioni in difficoltà, ma anche quelle più ricche. Ancora una volta – conclude – il governo mette da parte gli interessi degli italiani”. E non fa sconti neppure il senatore di Iv Ivan Scalfarotto: “Questa legge è sbagliata, e lo dico senza allarmismi. In questo paese i cittadini non sono tutti uguali, non hanno gli stessi diritti, non hanno neanche la possibilità di morire nello stesso modo, come dimostra la vicenda della legge sul fine vita in Veneto, nonostante quel diritto sia garantito da una sentenza della Corte costituzionale. È sbagliato fare una fotografia e cristallizzare quella differenza, e anzi mettere le basi perché si ampli ulteriormente. In questo ddl c’è un piccolo ‘imbroglio’: sarebbe stato più corretto – aggiunge Scalfarotto – presentare un disegno di legge costituzionale. Non pensiamo che il Titolo V della Costituzione non abbia bisogno di una riforma anzi, con il governo Renzi abbiamo provato a modificarlo, ma non è questo il modo corretto: tentare di migliorare quello che già non funziona rischia di fare molto peggio di quanto chi ha proposto l’autonomia ha in mente”.

Dal Movimento Cinque Stelle ad Alleanza Verdi-Sinistra le prime adesioni – la primissima del senatore Peppe De Cristofaro, Avs – al comitato referendario. Nonappena l’approvazione sarà definitiva i referendari daranno fuoco alle polveri. Partire dalle regioni amministrate dal Pd non sarà senza imbarazzi, tenendo presente la posizione ben più morbida che sul tema aveva espresso Stefano Bonaccini.

News Related

OTHER NEWS

Superbonus, come cambierà? Il ruolo delle ESCo

27 novembre 2023 Superbonus, come cambierà? Il ruolo delle ESCo Diverse le novità sul superbonus già approvate dal 1° gennaio 2024. Quali saranno gli ulteriori interventi per il futuro? L’agevolazione ... Read more »

Polmonite nei bimbi, picco contagi in Europa: rischio nuova pandemia? «Batterio pericoloso come un virus»

Polmoniti nei bimbi, picco contagi in Europa: rischio nuova pandemia? «Batterio pericoloso come un virus» Quanto deve preoccupare il boom di infezioni respiratorie e di polmoniti in Cina e i ... Read more »

Un Posto al Sole Anticipazioni 28 novembre 2023: Damiano scatena l'ira di Eugenio!

Un Posto al Sole Anticipazioni 28 novembre 2023: Damiano scatena l’ira di Eugenio! Nella puntata di Un Posto al Sole in onda su Rai3 il 28 novembre 2023, alle ore ... Read more »

Microsoft ha cancellato un gioco di calcio per la prima Xbox: il motivo? Electronic Arts

Microsoft ha cancellato un gioco di calcio per la prima Xbox: il motivo? Electronic Arts Garrett Young, ex sviluppatore Microsoft e veterano dell’industria con oltre 25 anni di esperienza ,è ... Read more »

Catene da neve: guida all’acquisto e all’installazione

Neve e ghiaccio possono rendere in inverno molto impegnative le condizioni delle nostre strade, dotarsi di catene da neve può rivelarsi quindi fondamentale per continuare a muoversi in piena sicurezza, ... Read more »

"Lo ha tradito anche Ilary. Ecco con chi". Corona torna alla carica e parla degli amanti della Blasi

“Lo ha tradito anche Ilary. Ecco con chi”. Corona torna alla carica e parla degli amanti della Blasi Il racconto fatto da Ilary Blasi nel suo docufilm “Unica”? Falso, almeno ... Read more »

Promozione Suzuki Swace, perché conviene e perché no

Promozione Suzuki Swace, perché conviene e perché no Con Solutions NoProblem, sconto di 3.000 euro e tre anni di garanzia, manutenzione e assicurazione furto e incendio Se amate le classiche ... Read more »
Top List in the World