Due per mille, ecco quanto incassano i partiti: Pd primo, Fdi secondo. Il M5S rompe il tabù: 1,8 milioni. E Renzi batte Calenda
Il primo posto va sempre al Pd che anche nel 2023 raccoglie la quota più alta di finanziamento pubblico dei partiti attraverso il 2 per mille: 8,1 milioni di euro. Al secondo posto Fratelli d’Italia con 4,8 milioni. Al terzo posto il Movimento cinque stelle che, nell’anno del debutto sulla scena del finanziamento pubblico riscuotono la ragguardevole cifra di 1,8 milioni di euro.
Al partito democratico spetta la fetta più grossa: oltre 8 milioni di euro. E i Dem aumentano le loro risorse rispetto allo scorso anno quando avevano portato a casa 7 milioni e 346 mila euro pari al 33,24 per cento delle scelte. Quest’anno le scelte per il Pd sono state il 30,4%.
Come lo scorso anno, Fratelli d’Italia si prende il secondo posto con 4,8 milioni di incassi e il 19,9% di scelte fatte dagli elettori contribuenti. Lo scorso anno il partito della premier aveva incassato 3 milioni 132 mila euro con il 16,3% delle scelte. Aumentano quindi sia i contributori che l’ammontare di fondi pubblici destinati al partito di Giorgia Meloni.
Ottima performance anche per il Movimento Cinque stelle che è al suo primo anno di finanziamento pubblico perché negli anni precedenti aveva deciso di tenersi fuori dai finanziamenti pubblici. I pentastellati hanno totalizzato 1,8 milioni di introiti e il 10% delle scelte dei contribuenti
Al quarto posto Italia viva di Matteo Renzi che totalizza 1,1 milioni e il 3,3% delle opzioni. A seguire la Lega di Matteo Salvini che si ferma poco sotto Italia viva un po’ sotto rispetto agli 1,2 milioni dello scorso anno. Sotto la Lega c’è Azione di Calenda con 1 milione di euro e il 2,2% delle opzioni.
In totale, come si legge nell’aggiornamento diffuso dal MEF il 22 gennaio 2023, sono stati 1,7 milioni i contribuenti che, all’atto della presentazione della dichiarazione dei redditi, hanno scelto di destinare il 2 per mille della propria imposta sul reddito delle persone fisiche al finanziamento dei partiti, su un totale di circa 41 milioni di contribuenti italiani.
La dichiarazione dei redditi è quella del 2023, con riferimento all’anno di imposta 2022 e così come indicato dal Dl 149/2013 , partecipano alla destinazione del 2 per mille solo i partiti il cui statuto è stato valutato – dalla Commissione di garanzia degli statuti per la trasparenza e il controllo dei rendiconti dei partiti politici in regola con le disposizione previste dall’art.3 della già citata legge di riferimento.
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