Pronto soccorso veterinario. Dalle zecche alla rianimazione, un corso spiega come comportarsi
Empoli (Firenze), 26 gennaio 2024 – Nei gruppi social l’argomento è all’ordine del giorno. Piovono annunci, richieste di aiuto e di informazione su come comportarsi davanti al ritrovamento di un animale ferito. Dalle polpette avvelenate (tra le segnalazioni più comuni) a cani feriti recuperati per strada, qual è il comportamento corretto da tenere? Dopo Forte dei Marmi e Firenze, il corso base di pronto soccorso veterinario sbarca a Empoli per dare la possibilità a tutti di imparare da un medico come intervenire in caso di necessità.
Obiettivo: fornire strumenti per mettere i padroni e i conduttori (nel caso di addetti ai lavori) nelle condizioni di salvare la vita del proprio animale. Ma anche essere preparati a fronteggiare un’emergenza in attesa dell’arrivo del veterinario. Passeggiare con il proprio cagnolino per strada o in campagna, portarlo sulla spiaggia, sono tutte azioni semplici che possono nascondere insidie, talvolta letali.
“È stato il bisogno manifestato da tanti cittadini che ci chiedevano spiegazioni sulla gestione di un’emergenza veterinaria del proprio animale a spingerci in questa direzione – spiega Salvo Gennaro, presidente della Scuola Cani Salvataggio – Da qui l’idea di aprire il corso a tutti fornendo un servizio alla cittadinanza”. Da come fare una telefonata di soccorso corretta al veterinario, alla dimostrazione di rianimazione cardio-polmonare, dalle temute zecche alle meduse, il corso offrirà un utile focus anche sui colpi di calore. “La legge oggi vieta di lasciare i cani all’interno delle auto, seppure per brevi periodi e obbliga a prestare il primo soccorso a un animale vittima di un incidente. Forse non tutti sanno che – spiega il dottor Marino Roffo, medico veterinario di fiducia dei cani bagnino toscani – prestare primo soccorso, se si assiste a un cane vittima di incidente, non è una scelta. Siamo tenuti a fermarci, proprio come succede per le persone, attivandosi con il 118 che manderà l’operatore del caso”.
Tra i casi di pericolo più comuni, il boccone avvelenato. “Rappresenta un vero problema – conferma Roffo, che salirà in cattedra a Empoli domani – Le polpette vengono servite nelle forme più vigliacche, nei parchi giochi, addirittura nelle aree cani. Chiunque noti la presenza di esche avvelenate – ricorda il veterinario – deve denunciare all’autorità competente, informare i vigili urbani”.
Non solo rischi e pericoli involontari. C’è anche la piaga sociale degli abbandoni e della violenza. “Quella sugli animali è un fenomeno crescente. Sono 35 anni che me ne occupo – conclude Roffo, dal suo centro veterinario di Sarzana – Nonostante le campagne di sensibilizzazione non è cambiato molto, ogni anno i numeri sono vergognosi. Colpisce che siano i giovanissimi, sui social, protagonisti di scene di violenza. Cani impalati, gatti torturati, impallinati, bastonati”. Un orrore senza fine.
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