Vannacci a tutto campo per le Europee. Le sue “classi separate per i disabili” scatenano l’ira di opposizioni e associazioni
Vannacci a tutto campo per le Europee. Le sue “classi separate per i disabili” scatenano l’ira di opposizioni e associazioni
Roma, 27 aprile 2024 – Non bastasse la spaccatura all’interno della Lega che ha creato la sua candidatura alle prossime elezioni europee, il generale Roberto Vannacci apre un nuovo fronte di polemiche dopo l’intervista rilasciata a La Stampa in cui espone, tra le altre cose, la sua idea di “classi con ‘caratteristiche separate'”.
”Credo – spiega – che delle classi con ‘caratteristiche separate’ aiuterebbero i ragazzi con grandi potenzialità a esprimersi al massimo, e anche quelli con più difficoltà verrebbero aiutati in modo peculiare. Non è discriminatorio. Per gli studenti con delle problematiche mi affido agli specialisti. Non sono specializzato in disabilità. Un disabile, però, non lo metterei di certo a correre con uno che fa il record dei cento metri. Gli puoi far fare una lezione insieme, per spirito di appartenenza, ma poi ha bisogno di un aiuto specifico. La stessa cosa vale per la scuola”. Vannacci si dice “convinto che la scuola debba essere dura e selettiva, perché così sarà poi la vita”.
La protesta delle opposizioni
“Una cavolata che arriva da chi vive chiaramente sulla luna. La scuola è inclusione, integrazione e pieno sviluppo di tutto il gruppo classe. Generalizzare in questo modo e fare dei passi indietro sarebbe un errore, a danno di tutti i ragazzi. La ministra Locatelli prenda le distanze”, dicono le senatrici Mariastella Gelmini e Giusy Versace di Azione.
Tira in ballo la ministra della Disabilità anche Raffaella Paita, senatrice e coordinatrice nazionale di Italia Viva. “Nelle incredibili parole del generale Vannacci sulle classi separate per i bambimi disabili riecheggiano concetti in voga durante un periodo storico chiamato nazismo”, dice.
Anche la deputata Pd e vicepresidente della Camera Anna Ascani chiede che i ministri Locatelli e Valdirata di pronuncino su Vannacci. “La segregazione per le persone con disabilità. L’etnia come elemento qualificante. La visibilità delle persone lgbtqia+ come colpa. Mussolini come statista. Dobbiamo fermarli”, tuona il deputato dem Alessandro Zan. E parla di una candidatura che “puzza di fascismo” l’altro deputato dem Arturo Scotto. “Si sente lontano un miglio. Con buona pace dei minimizzatori. La cui cifra prevalente o è la vigliaccheria o la complicità”, scrive sui social.