UKRAINE-CRISIS/CHASIV YAR
Un dossier basato su mesi di lavoro, conteggio di tombe, immagini satellitari, interviste alle famiglie delle vittime e informazioni open-source da media, quotidiani e social online, per la prima volta quantifica le vittime russe nel conflitto in Ucraina. E i numeri sono otto volte superiori a quelli ufficiali forniti da Mosca. A raccogliere questa grande mole di dati dal febbraio 2022, sono stati, insieme, la Bbc e il gruppo editoriale indipendente Mediazona. «Nei secondi 12 mesi in prima linea – mentre Mosca spingeva la sua cosiddetta strategia del tritacarne – abbiamo riscontrato che il numero dei morti era quasi del 25% più alto rispetto al primo anno» scrivono. E l’analisi non include la morte dei miliziani a Donetsk e Luhansk, nell’Ucraina orientale, occupate dai russi. Se venissero aggiunti, il bilancio delle vittime da parte russa sarebbe ancora più alto. La locuzione «strategia del tritacarne» è stata usata per descrivere il modo in cui Mosca inviava incessantemente ondate di soldati per cercare di indebolire le forze ucraine ed esporre le loro posizioni all’artiglieria russa. «Ondate umane di assalti frontali, spesso inutili», costituite da persone non sufficientemente addestrate e attrezzate, secondo l’Institute for the Study of War. La cosa più impressionante nello studio di Bbc e Mediazona, è notare come è cambiata la composizione delle forze russe: mentre nei primi sei mesi di conflitto a morire erano soprattutto militari, dopo si tratta soprattutto di reclute civili, la cui numerosità raggiunge due, anche tre volte quella delle forze regolari. Tra loro, anche i galeotti liberati allo scopo e i volontari. A questi, si aggiunge una quantità non piccola di persone che non è stato possibile identificare. Secondo i conti del dossier, gli ex prigionieri russi morti al fronte sarebbero 9000, mandati al macello senza addestramento e spesso senza attrezzatura adatta. Dal momento del loro arruolamento con la Wagner, non sono durati più di due o tre mesi in battaglia. Le punte più significative di perdite umane sono registrate in corrispondenza delle battaglie per Bakhmut nella primavera 2023 e Avdiivka lo scorso autunno. Contando le tombe I volontari che lavorano con la Bbc e Mediazona hanno contato nuove tombe militari in 70 cimiteri in tutta la Russia dall’inizio della guerra. Come mostrano le immagini satellitari, i cimiteri sono stati ampliati in modo significativo. Ad esempio, le immagini del cimitero di Bogorodskoye a Ryazan, a sud-est di Mosca, mostrano che è apparsa una sezione completamente nuova. Le foto e i video ripresi sul terreno suggeriscono che la maggior parte di queste nuove tombe appartengano a soldati e ufficiali uccisi in Ucraina.
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