Berlino legalizza le canne. Per far cassa
Dai cannoni alle canne. È la Germania del cancelliere Olaf Scholz, che unisce alla «svolta epocale» nella difesa un «nuovo inizio nella politica sulle droghe». È con in questo modo che il ministro della Salute tedesco, Karl Lauterbach, ha accolto l’approvazione da parte del Bundestag della sua proposta sulla legalizzazione della cannabis a uso ricreativo per gli adulti. Con 407 voti favorevoli, 226 contrari e quattro astensioni, il Parlamento ha posto fine ieri a un iter lungo e tormentato, che ha visto l’iniziativa subire diverse modifiche. La resistenza è stata forte, non soltanto da parte dell’opposizione. Lauterbach si è, infatti, dovuto scontrare con i compagni Spd.
Il 19 febbraio, due deputati della Spd, Sebastian Fiedler e Sebastian Hartmann, hanno inviato una lettera ai colleghi del gruppo in cui scrivevano che non avrebbero votato a favore, mettendo in guardia da una legge che manca «obiettivi importanti, come la lotta contro la criminalità organizzata o il miglioramento della protezione dei giovani». Tuttavia, sono proprio questi gli scopi principali che Lauterbach vuole perseguire. Per il ministro della Salute, la cannabis legalizzata combatte il mercato illegale e permette di offrire «un prodotto» non alterato da sostanze chimiche nocive. Inoltre, i giovani verranno informati sui pericoli del consumo.
Canna libera, dunque, ma non per tutti e solo a determinate condizioni. Dal 1° aprile, gli adulti potranno possedere fino a 50 grammi di cannabis per uso privato, limite che scende a 25 grammi negli spazi pubblici. Tuttavia, il consumo sarà vietato in un raggio di 100 metri attorno scuole, strutture per bambini e giovani, parchi gioco e impianti sportivi. I privati potranno coltivare un massimo di tre piante di canapa a uso personale. Verranno poi istituiti i «cannabis club», associazioni di coltivatori a scopo non commerciale da massimo di 500 membri, con ciascuno che potrà ricevere un massimo di 25 grammi al giorno o 50 al mese. Per i 18-21enni, la quantità non potrà superare i 30 grammi al mese con un massimo di Thc del 10%. Le norme sui «cannabis club» saranno efficaci dal 1° luglio prossimo.
Tuttavia, la legge lascia una zona grigia di cui la criminalità organizzata potrebbe approfittare. In assenza di punti vendita autorizzati per la cannabis, nulla vieta agli spacciatori, se fermati, di dichiarare a uso personale la quantità di droga nei limiti consentiti in loro possesso. A ogni modo, gli sviluppi sono promettenti per la Germania di oggi, che ha bisogno di entrate. Secondo uno studio dell’Università di Düsseldorf, il bilancio guadagnerebbe oltre 4,7 miliardi all’anno dalla legalizzazione della cannabis, tra tasse e risparmi nella repressione dei traffici illeciti.
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