Ucraina Russia, le notizie sulla guerra di oggi | Times: «Navalny è stato ucciso con un pugno al cuore». Nyt: «Gli 007 Usa: arma nucleare russa in orbita entro il 2024»

ucraina russia, le notizie sulla guerra di oggi | times: «navalny è stato ucciso con un pugno al cuore». nyt: «gli 007 usa: arma nucleare russa in orbita entro il 2024»

Ucraina Russia, le notizie sulla guerra di oggi | Times: «Navalny è stato ucciso con un pugno al cuore». Nyt: «Gli 007 Usa: arma nucleare russa in orbita entro il 2024»

• Navalny, la Farnesina convoca l’ambasciatore russo. • L’appello della madre del dissidente a Putin: «Sia restituito il corpo». • Putin: «L’Italia è sempre stata vicina alla Russia». • Mosca inserisce il fratello di Navalny nella lista dei ricercati.

Ore 19:32 – Domani audizione di Tajani a commissioni Camera e Senato sull’Ucraina

Giovedì 22 febbraio, alle ore 8.45, presso la Sala del Mappamondo di Montecitorio, le Commissioni riunite Affari esteri della Camera e Affari esteri e Difesa del Senato svolgono l’audizione del Ministro degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale, Antonio Tajani, in merito all’intesa sulla cooperazione di sicurezza tra Italia e Ucraina. L’appuntamento viene trasmesso in diretta webtv e sul canale satellitare.

Ore 19:14Candidato anti Putin Nadezhdin: bocciato il mio ricorso

Il candidato antiguerra alla presidenza russa Boris Nadezhdin ha annunciato che la Corte Suprema ha respinto il suo ricorso contro la bocciatura della sua candidatura per le elezioni presidenziali di marzo che dovrebbero vedere la riconferma di Vladimir Putin per un nuovo mandato. «La Corte Suprema della Federazione Russa ha respinto il mio ricorso contro il rifiuto della registrazione», ha scritto Nadezhdin sui social media, aggiungendo che contesterà tale decisione.

Ore 18:49 Ambasciata russa a Roma: «Navalny affare interno, accuse inaccettabili»

La morte di Navalny «è una questione interna che riguarda solo la Russia, che sta effettuando le perizie e gli accertamenti necessari per individuare le cause reali dell’incidente». È il commento dell’ambasciata di Mosca dopo la convocazione di Paramonov alla Farnesina. «All’ambasciatore – si legge in una nota – sono state manifestate alcune valutazioni politicamente faziose sulla situazione politica interna russa». Da parte russa, «è stato sottolineato che i tentativi degli occidentali di strumentalizzare politicamente la morte di Navalny, nonché di formulare accuse di vario genere contro Mosca, sono inutili e inaccettabili».

Ore 17:38Von der Leyen: «Il quadro negoziale per l’adesione dell’Ucraina all’Ue sarà pronto dopo le europee»

«Stiamo lavorando sul quadro negoziale» per l’adesione dell’Ucraina all’Ue. «Credo che non sarà pronto prima delle elezioni europee», ma poco dopo, verso «l’inizio dell’estate». Lo ha detto la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, in conferenza stampa a Bruxelles.

Ore 17:15Kiev smentisce i dati sui soldati morti o catturati ad Avdiivka

Il gruppo `Tavria´ dell’esercito ucraino ha smentito quanto riportato dal New York Times secondo cui fino a 1000 soldati di Kiev sarebbero morti o stati catturati dall’esercito russo in seguito alla ritirata da Avdiivka. Lo riporta Unian. Il capo delle pubbliche relazioni di `Tavria´, Dmytro Lykhova, ha spiegato che i dati sui prigionieri sono ancora in fase di verifica «ma sicuramente non si tratta di centinaia di soldati, come scrive il New York Times».

Ore 16:53Metsola: «Yulia Navalnaya in plenaria a Strasburgo la prossima settimana»

«Sono grata alla coraggiosa e brillante Yulia Navalnaya per aver accettato il mio invito a parlare nella prossima plenaria a Strasburgo, rivolta al mondo. Insieme onoreremo la memoria di Alexey Navalny». Lo annuncia la presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola, via social.

Ore 16:49New York Times: «Per gli 007 di Washington l’arma nucleare russa sarà in orbita entro il 2024»

Le agenzie di intelligence statunitensi hanno informato i più stretti alleati che se la Russia sta effettivamente per lanciare un’arma nucleare in orbita lo farà entro quest’anno. Un’altra opzione potrebbe essere il lancio in orbita di un’arma «finta» e innocua, per costringere l’Occidente ad interrogarsi sulle sue capacità. È quanto scrive il New York Times, riferendo che queste valutazioni sono state espresse dall’intelligence Usa in una serie di briefing top secret agli alleati Nato e asiatici. L’intelligence Usa, scrive il Nyt, sarebbe divisa sulla valutazione delle reali intenzioni di Vladimir Putin, che martedì ha respinto l’accusa di voler lanciare in orbita un’arma nucleare, mentre il ministero della Difesa russo ha sostenuto che l’allarme lanciato da Washington sarebbe in realtà stato fabbricato, per spingere il Congresso a varare i nuovi aiuti militari all’Ucraina.

Ore 16:36La Farnesina all’ambasciatore russo: «Chiarezza su Navalny»

Su indicazione di Tajani,l’ambasciatore russo Paramonov è stato convocato alla Farnesina e gli è stata esposta «l’aspettativa dell’Italia che sia fatta piena chiarezza sulle circostanze della scomparsa di Navalny, condannato a scontare una detenzione in condizioni durissime per la sua attività politica e la sua lotta contro la corruzione.In linea con altri partner Ue, l’Italia, che difende i valori di libertà e democrazia, continuerà a invitare la Russia a porre fine all’inaccettabile persecuzione del dissenso politico e a garantire il diritto alla piena libertà di espressione,senza alcuna limitazione dei diritti civili e politici». «Su indicazione del Vice Presidente del Consiglio e Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Antonio Tajani – si legge nella nota della Farnesina – l’Ambasciatore della Federazione Russa in Italia è stato convocato oggi alla Farnesina in relazione alla tragica morte in carcere di Alexei Navalny. All’Ambasciatore Alexey Paramonov è stata esposta l’aspettativa dell’Italia che sia fatta piena chiarezza sulle circostanze della scomparsa di Navalny, che era stato condannato a scontare una detenzione in condizioni durissime per la sua attività politica e per la sua lotta contro la corruzione. In linea con gli altri partner europei, l’Italia, che difende i valori irrinunciabili di libertà e democrazia, continuerà a invitare la Federazione Russa a porre fine all’inaccettabile persecuzione del dissenso politico e a garantire il diritto alla piena libertà di espressione, senza alcuna limitazione dei diritti civili e politici».

Ore 16:27Biden: «Trump parla di Navalny ma non condanna Putin»

Joe Biden ha accusato il suo rivale Donald Trump di aver parlato della morte di Alexei Nalvany e di non aver incolpato Vladimir Putin. «Trump non riesce nemmeno a condannarlo. È scandaloso», ha detto ieri sera ad una raccolta fondi in California. «Ci sta trascinando indietro nel passato, non ci sta portando verso il futuro. Siamo dalla parte della verità e sconfiggeremo lui e le sue bugie», ha aggiunto.

Ore 16:25Lukashenko: «Sono state le circostanze ad avvicinare Mosca e Minsk»

Le «circostanze» hanno «avvicinato» Bielorussia e Russia. Parola del leader bielorusso Aleksandr Lukashenko. «Forse è un bene che le circostanze esterne ci abbiano avvicinato l’uno all’altro. Abbiamo smesso di discutere senza motivo – ha detto – Ci siamo resi conto che abbiamo pochi amici, e forse nessun amico vero, e che dobbiamo costruire da soli il nostro futuro». «Ci vuole tempo», ha aggiunto, come riporta l’agenzia BelTa ricordando che Lukashenko è a Kazan, nel Tatarstan, dove ha incontrato il governatore Rustam Minnikhanov.

Ore 16:24«Forse mille soldati sono stati catturati ad Avdiivka»

Potrebbero essere centinaia i soldati ucraini catturati nell’avanzata delle unità russe o scomparsi durante la caotica ritirata ucraina da Avdiivka: lo scrive il New York Times, citando alti dirigenti occidentali e soldati che combattono per Kiev Le stime sul numero di ucraini catturati o dispersi variano e un conteggio preciso potrebbe non essere possibile finché Kiev non consoliderà nuove linee difensive fuori dalla città. Ma due soldati a conoscenza della ritirata da Avdiivka ritengono che siano tra gli 850 e i 1.000 soldati. I dirigenti occidentali hanno indicato che la cifra sembra accurata.

Ore 16:20Dodik a Putin: «Siamo contro la Nato e le sanzioni alla Russia»

Il leader serbo-bosniaco Milorad Dodik ha incontrato oggi a Kazan, a est di Mosca, il presidente russo Vladimir Putin, al quale ha ribadito la ferma posizione della Republika Sprska, l’entità a maggioranza serba della Bosnia-Erzegovina di cui lui stesso è presidente, contraria alle sanzioni alla Russia e a una eventuale adesione alla Nato. «Confermiamo i buoni rapporti che la Republika Srpska ha nei confronti dello stato russo e della vostra persona. Respingiamo ogni possibilità di aderire alle sanzioni occidentali contro la Russia», ha detto Dodik nel colloquio con il leader del Cremlino, come riferito dai media a Sarajevo e a Belgrado. «E respingiamo senza esitazione una possibile adesione alla Nato», ha aggiunto il leader serbo-bosniaco, che si è riferito a questo riguardo ai bombardamenti della Nato contro la Serbia nella primavera del 1999 durante la guerra del Kosovo. «Posso dimostrarle che attualmente vi è un gran numero di giovani, perfino neonati che soffrono per le conseguenze dell’uranio impoverito, con il livello di contaminazione radioattiva aumentata nella regione anche di dieci volte, e malattie gravi provocate da tali bombardamenti», ha detto Dodik a Putin. Il presidente russo da parte sua ha definito la Republika Srpska «un amico della Russia», e ha ringraziato Dodik per l’appoggio a Mosca. «Sappiamo che la situazione nella Republika Srpska non è semplice, e siamo pronti a discutere su tale questione. Vi siamo grati per i rapporti che mantenete con la Russia, e lavoreremo ancora più intensamente per mantenere i nostri buoni rapporti, e sarete sempre i benvenuti nella Federazione russa», ha affermato Putin. Il presidente russo per l’occasione ha consegnato personalmente a Dodik l’Ordine di Aleksandr Nevski, una delle più alte onorificenze della Federazione russa, conferita al leader serbo-bosniaco lo scorso giugno «per il grande contributo allo sviluppo della collaborazione tra Federazione russa e Bosnia-Erzegovina, e al rafforzamento della partnership con la Republika Srpska». L’incontro tra Dodik e Putin si è svolto oggi a Kazan, la capitale del Tatarstan, a margine dell’apertura dei Giochi del Futuro. Ieri Dodik, grande ammiratore del leader del Cremlino, aveva detto che «incontrare Putin, al di là di quello che dicono in Occidente, è un grande privilegio».

Ore 16:08 Zelensky propone a Varsavia un incontro al confine bloccato

Zelensky ha dato indicazioni al governo ucraino di recarsi al confine con la Polonia entro il 24 febbraio dove ha invitato il primo ministro polacco Donald Tusk e il presidente Andrzej Duda per sbloccare la frontiera dopo la ripresa delle proteste degli agricoltori. I valichi di frontiera sono bloccati dai manifestanti che hanno anche iniziato a scaricare il grano ucraino dai tir. Intanto il governo polacco ha minacciato di introdurre nuove restrizioni sull’importazione di prodotti dall’Ucraina se non verrà raggiunto un accordo. Zelensky, sottolineando sui social che anche lui si recherà alla frontiera, ha annunciato di voler «fare appello alla Commissione europea: l’unità dell’Europa deve essere preservata. Questo è un interesse fondamentale dell’Ue. Pertanto, l’Ucraina lancia un appello alla Commissione europea affinché un suo rappresentante partecipi all’incontro», ha scritto. Zelensky, ha aggiunto che «solo Mosca si sta rallegrando» per le proteste che stanno bloccando un’ancora di salvezza vitale per il Paese devastato dalla guerra.

Ore 15:54La direzione della centrale nucleare di Zaporizhzhia: «Nessun rischio per la sicurezza»

L’amministrazione della centrale nucleare ucraina di Zaporizhzhia, controllata dalle forze russe, ha confermato il blackout su una delle due linee elettriche che forniscono energia alla centrale ma ha precisato che che non ci sono rischi per la sicurezza, scrive Ria novosti dopo che il direttore dell’Aiea Rafael Grossi ha annunciato su X che l’impianto è alimentato da una sola linea di corrente avvertendo sulla fragile situazione di sicurezza. «La linea di alimentazione ad alta tensione da 330 kV Ferosplávnaya-1 della centrale elettrica di Zaporizhzhia è disconnessa. Si stanno svolgendo lavori per il suo ripristino», ha scritto l’amministrazione sul canale Telegram. Secondo la direzione dell’impianto, i livelli di radiazione di fondo nello stabilimento e nel territorio adiacente non sono cambiati e corrispondo al normale funzionamento delle unità.

Ore 15:47«L’Iran invia alla Russia centinaia di missili balistici»

L’Iran ha fornito alla Russia centinaia di potenti missili balistici superficie-superficie. Lo scrive la Reuters sul proprio sito web citando sei fonti. La fornitura iraniana di circa 400 missili include molti della famiglia di armi balistiche a corto raggio Fateh-110 come lo Zolfaghar, hanno detto tre fonti iraniane. Il missile è in grado di colpire obiettivi a una distanza compresa tra 300 e 700 km. Le spedizioni sono iniziate all’inizio di gennaio, ha detto una delle fonti iraniane, e un ufficiale militare di Teheran ha detto che ci sono state almeno quattro spedizioni di missili, e ce ne saranno altre nelle prossime settimane.

Ore 15:45La madre di Navalny fa causa per riavere il corpo del figlio

La madre di Aleksei Navalny ha intentato una causa presso un tribunale russo chiedendo che le sia consegnato il corpo del figlio. La salma di Navalny si troverebbe nell’ospedale della città di Salekhard, non lontano dal carcere. Dal Cremlino nessuna reazione se non alle accuse della vedova di Navalny, Yulia, che ha puntato il dito contro il capo dello Stato come responsabile di avere «ucciso» suo marito, incarcerato tre anni fa al rientro dalla Germania dove era stato curato per l’avvelentamento subito nell’estate del 2020. «Si tratta naturalmente di accuse del tutto infondate e rozze», ha detto il portavoce di Putin, Dmitry Peskov, che ha espresso anche il totale rifiuto da parte russa di una indagine internazionale sul decesso di Navalny. Oggi la notizia, riportata dall’agenzia Tass, che il 4 marzo, a porte chiuse, il tribunale di Salekhard esaminerà il ricorso presentato da Ljudmila Navalnaya. Secondo la portavoce di Navalny Kira Yarmysh le autorità hanno detto alla famiglia che il corpo di Navalny non sarà consegnato per altre due settimane, in attesa di «una sorta di “esame chimico”». È facile pensare che non si muova nulla sino a dopo le elezioni presidenziali di metà marzo.

Ore 15:44«Razzi di Kiev su una parata nel Donetsk, morto un generale russo»

Un battaglione della fanteria russa schierato in formazione da parata sarebbe stato distrutto da un attacco con missili a lungo raggio lanciato ieri da Kiev contro un centro di addestramento vicino alla città ucraina di Trudivske, nel Donetsk. Lo riporta il Kyiv Post. I soldati russi erano schierati in attesa dell’ispezione condotta da alti ufficiali dell’esercito e dal generale maggiore Oleg Moisev, che sarebbe morto anche lui nell’esplosione. Secondo i resoconti, due o tre missili di artiglieria con propulsione a razzo guidati dal Gps, lanciati da un Himars, si sarebbero schiantati su un campo vicino a Trudivske colpendo decine di uomini schierati. I blogger russi sostengono che a provocare la strage siano stati i missili a guida di precisione M2 di fabbricazione americana carichi di munizioni a grappolo. Foto e video circolati nelle ore successive sembrano provare sia l’attacco che le pesanti perdite subite dai russi, ma, a oggi – spiega il Kyiv Post – né Mosca nè Kiev ha rilasciato dichiarazioni sul presunto attacco.

Ore 15:36Il leader del partito tedesco di estrema destra: «Accuse a Putin su Navalny insopportabili»

Il capo del partito di estrema destra tedesco AfD Timo Chrupulla ha condannato quella che ha definito «una sceneggiata» attorno alla morte dell’oppositore russo Alexei Navalny, sostenendo che è stata «sfruttata» per fini politici. Lo riporta il Guardian. «Ãê davvero sorprendente che la prima cosa che Yulia Navalnaya fa dopo la morte di suo marito sia quella di parlare alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco. Questo tipo di gestione scenica dovrebbe farci riflettere», ha detto Chrupulla definendo «insopportabile» il modo in cui Putin è stato accusato della morte di Navalny: «Si parla di omicidio anche se non si sa nulla».

Ore 15:18Morte Navalny: la Romania convoca l’ambasciatore russo

L’ambasciatore russo in Romania è stato convocato al ministero degli Esteri di Bucarest. «Il ministero degli Esteri ha convocato l’ambasciatore russo per sollevare la questione della morte improvvisa e scioccante di Alexei Navalny – si legge in un post su X – La responsabilità è esclusivamente delle autorità russe. Serve un’inchiesta approfondita, indipendente e trasparente». La Romania «condanna la repressione contro la società civile russa e i difensori dei diritti umani».

Ore 15:06Stoltenberg: «Dobbiamo sconfiggere Putin in Ucraina per onorare Navalny»

Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg ritiene che il modo migliore per onorare la memoria di Alexei Navalny sia garantire una sconfitta russa nella guerra in Ucraina. «Credo fermamente che il modo migliore per onorare la memoria di Alexei Navalny sia garantire che il presidente Putin non vinca sul campo di battaglia, ma che l’Ucraina prevalga», ha sottolineato Stoltenberg a Radio Free Europe, secondo quanto riporta il Guardian.

Ore 14:40Kara Murza: «Putin è responsabile della morte di Navalny»

Il dissidente russo Vladimir Kara-Murza, condannato a 25 anni di reclusione per essersi schierato contro l’invasione dell’Ucraina da parte delle truppe russe, ha dichiarato su X che «Vladimir Putin è personalmente responsabile della morte di Alexei Navalny». Lo riporta la testata online Meduza. «Una cosa – ha scritto Kara-Murza – so per certa: Vladimir Putin è personalmente responsabile della morte di Alexei Navalny. Perché Alexey era suo prigioniero personale. E solo su suo ordine personale potevano agire gli avvelenatori del secondo servizio dell’Fsb; investigatori, pubblici ministeri e giudici che hanno trattato casi e sentenze; alti funzionari carcerieri che hanno creato condizioni di tortura».

Ore 14:18Weber: «Orban è il problema, è la voce di Putin nell’Ue»

«Orban è il problema! È la voce di Putin nell’Ue. Non possiamo avere il veto di una persona che blocca sanzioni, allargamento e riforme. Dobbiamo arrivare nel futuro al voto di maggioranza e superare l’unanimità così non ci potrà più ricattare». Lo ha detto il presidente del Ppe, Manfred Weber, durante una conferenza stampa a Bruxelles assieme alla presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, rispondendo a chi gli chiede se il dialogo con Ecr possa esserci anche con l’ingresso di Fidesz nel gruppo. «Quello che vedo è che si sta sviluppando una battaglia interna crudele. Quando Orban ha detto di voler entrare in Ecr infatti i cechi hanno detto di non voler essere nello stesso gruppo di Orban», ha aggiunto Weber rispondendo ad una domanda sull’alleanza dei Popolari con il gruppo Ecr. «Anche i partiti populisti svedese e finlandese hanno subito detto, a causa del dibattito sulla Nato, che non vogliono stare dalla stessa parte con Viktor Orban», ha concluso Weber.

Ore 14:03Soldato e blogger russo: «Mi vogliono uccidere». E si suicida

Un soldato e blogger militare russo, Andriy “Murz” Morozov, si è tolto la vita questa mattina in seguito a forti pressioni di Mosca per un post sulla guerra che aveva pubblicato sul suo canale Telegram: l’uomo temeva che lo avrebbero ucciso. Lo hanno riferito propagandisti e mass media russi, come riporta Ukrainska Pravda. Morozov ha pubblicato questa mattina un lungo messaggio su Telegram in cui parlava del suo difficile rapporto con il popolare presentatore tv russo Vladimir Solovyov e rivelava che ieri i suoi superiori gli avevano imposto di cancellare un suo post in cui affermava che la Russia ha perso 16mila soldati nelle battaglie per la conquista di Avdiivka. Secondo Morozov, l’ordine di rimuovere il post sulle perdite di Mosca è scattato a causa della pressione delle «prostitute politiche guidate da Volodymyr Solovyov, che sono determinate a venire e premere il grilletto», si legge nel post odierno. «Bene, lo farò da solo – prosegue -. Mi sparerò se nessuno osa intraprendere questa piccola faccenda». Ukrainska Pravda ricorda che in precedenza i propagandisti russi Yulia Vityazeva e Armen Gasparyan avevano attaccato Morozov durante la trasmissione `Solovyov Live´, definendolo un «disfattista» che «usa falsità e diffamazione nei confronti del ministero della Difesa della Federazione Russa», nonché un «mostruoso discredito» dell’esercito russo. Secondo la testata online dell’opposizione, Meduza, Morozov si è suicidato nell’autoproclamata repubblica di Lugansk, nell’Ucraina orientale. La sua morte non è stata per il momento confermata da fonti ufficiali.

Ore 13:45 La caduta di Avdiivka scatena la fuga dai villaggi vicini

La cattura di Avdiivka da parte della Russia, nell’Ucraina orientale, ha allarmato le persone nelle città vicine e molti stanno ora partendo per aree più sicure dopo essere rimasti nascosti per mesi dal costante fuoco ostile. Lo scrive la Reuters sul proprio sito web, sottolineando che la maggior parte di coloro che fuggono sono anziani che vedono avvicinarsi sempre di più la linea del fronte. In molti casi, hanno difficoltà a muoversi e ricevono aiuto da un ente di beneficenza per l’evacuazione chiamato «East SOS». Ma questo non lo rende facile. Nella città di Selydove, Maryna Batrak, infagottata per proteggersi dal freddo, viene aiutata a scendere le scale e caricata su un minibus che la aspetta nel cortile per portarla alla stazione ferroviaria della città di Pokrovsk. Le forze russe «hanno raggiunto Nevelske», dice Maryna Batrak dalla città di Selydove, mentre viene aiutata a salire su un minibus che la porterà alla stazione ferroviaria della città di Pokrovsk. «Ancora 20-30 km e basta, distruggeranno anche noi. Hai visto come sono state cancellate dalla faccia della terra quelle città?» Per Valentyna Kitush, la caduta di Avdiivka è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. «I bombardamenti si sono intensificati», ha detto salendo sul minibus. «Stanno bombardando e distruggendo tutto. Devo aspettare che ci distruggano? Ho deciso. Me ne vado.» A Kurakhove, un’altra città sempre più nel raggio d’azione dei raid russi, i residenti non si fanno illusioni su ciò che li aspetta: «La città viene costantemente bombardata. Man mano che si avvicinano, diventa più facile per loro attaccare», dice Volodymyr. «La città è facilmente alla loro portata. La linea del fronte è a 10 chilometri, anche a otto».

Ore 13:42 Italiani fra i più scettici e disillusi sul futuro dell’Ucraina e sul ruolo dell’Ue nel conflitto

(di Federico Fubini) Dopo due anni di guerra, gli italiani sembrano fra i più scettici e disillusi sul futuro dell’Ucraina e soprattutto sul ruolo dell’Unione europea nel conflitto. Un sondaggio in dodici Paesi condotto dallo European Council on Foreign Relations mostra che in Italia le persone convinte che l’Unione europea abbia svolto un «ruolo negativo» nel conflitto sono quasi il doppio più numerose di quelle che invece pensano che la Ue abbia svolto un «ruolo positivo»: 40% contro 21%. In questo l’opinione pubblica italiana si colloca fra le più euroscettiche del continente insieme a quelle di Paesi tradizionalmente filo-russi o non identificati con l’Occidente come la Grecia, l’Austria e l’Ungheria. (…) Leggi qui l’articolo completo

Ore 13:35Von der Leyen: «Ci difenderemo da anti-Ue e amici di Putin»

«Dobbiamo proteggere la nostra democrazia e i nostri valori. Il nostro appeal è così grande che tanti altri Paesi vogliono unirsi. Dobbiamo difenderci dall’euroscettcismo e dagli amici di Putin, dentro e fuori dall’Ue».

Ore 13:32Von der Leyen: «L’Ue ha affrontato la crisi preparando il futuro»

«Sono grata per il supporto del Ppe e nelle prossime settimane lavoreremo intensamente. Come ho detto cinque anni fa, io credo profondamente nell’Europa, abbiamo attraversato e attraversiamo tempi difficili». Lo ha detto Ursula von der Leyen nella conferenza stampa organizzata per la sua candidatura alla presidenza della Commissione per il Ppe. «Siamo usciti da crisi molto profonde. Abbiamo gestito la strategia per evitare la recessione durante il Covid, e lo abbiamo fatto con il Next Generation. Siamo stati capaci di preparare l’Ue già per il futuro in questo periodo. Quindi abbiamo affrontato la crisi della guerra in Ucraina. E ancora una volta l’Ue è rimasta unita. Io non dimentico i ricatti di Vladimir Putin, abbiamo affrontato la più grande crisi energetica degli ultimi 40 anni ma abbiamo gestito una svolta in questo campo, investendo in maniera massiccia nelle rinnovabili», ha aggiunto.

Ore 13:25L’analisi del generale Bertolini: «Zelensky può migliorare la situazione solo con il coinvolgimento della Nato»

«Siamo a due anni di guerra in Ucraina, sebbene le radici di questo conflitto risalgano al 2014, con migliaia di vittime civili. Sul campo è stata dimostrata la prevalenza russa, che ha vinto le maggiori battaglie smentendo la propaganda ricorrente in ambito occidentale che la voleva soccombente da un punto di vista tecnologico. Si diceva che combattessero con le pale, che rubassero i microchip delle lavatrici per utilizzarli sui missili, tutto parte di una narrativa smentita. La controffensiva ucraina è invece fallita, la Russia ha iniziato a premere lungo tutto il confine, ha sfondato nel punto fortificato più importante di tutta la linea ucraina, a due passi da Donetsk e adesso siamo aperti a ulteriori sviluppi difficili da prevedere». A fare un bilancio, a due anni dall’inizio della guerra in Ucraina, è all’Adnkronos il generale Marco Bertolini, ex comandante del Comando operativo di vertice interforze. «Da un punto di vista politico, questa situazione si ripercuote pesantemente in ambito ucraino – continua – è stato fatto fuori il generale Valeri Zaluzhny, che era il comandante delle forze armate, perché di idee diverse rispetto a quelle di Zelensky. E’ stato sostituito dal generale Syrsky, di origine russa con i genitori in Russia e oltretutto non particolarmente amato dai suoi. E’ un momento critico per le forze armate. Al contrario, in Russia la situazione pare arridere anche all’economia: il pil del paese è assolutamente al di sopra di ogni aspettativa, è più florido di quelli occidentali. Chiaramente la guerra è complicata anche da tutto ciò che accade intorno, dalla crisi del Medio Oriente, il successo tattico sul terreno è della Russia. Zelensky, per poter sperare in un miglioramento della situazione, ha bisogno di un coinvolgimento diretto della Nato, diversamente non ce la può fare».

Ore 13:24 Chi è Irene Cecchini, la studentessa italiana che ha parlato con Vladimir Putin: «Anche a scuola ha sempre amato la Russia»

(di Nicolò Bertolini e Stefano Pancini) Irene Cecchini, 22 anni, una studentessa originaria della Bassa Lodigiana, ha recentemente catturato l’attenzione internazionale per il suo incontro con il presidente russo Vladimir Putin durante un forum intitolato «Idee forti per tempi nuovi». La sua domanda sulle politiche sull’immigrazione e sull’inserimento nel mercato del lavoro russo ha dato il via a un dialogo tra la giovane italiana e il potente leader russo. Putin ha risposto interagendo con lei, elogiando Milano e ricordando un recente viaggio in Italia: «Un posto bellissimo, una regione industrializzata dell’Italia. È davvero una provincia italiana che lavora». La studentessa, in realtà, stava dicendo al premier russo che avrebbe voluto aiutare i suoi connazionali a trasferirsi in Russia e chiedere addirittura la cittadinanza. Conclude il suo intervento dicendo: «Io sono innamorata della Russia». (…) Leggi qui l’articolo completo

Ore 13:21La Russa: «Navalny è morto in maniera tragica, di stenti o forse peggio»

«Credo sia giusto ricordare in quest’Aula Aleksej Navalny che, come sapete, è morto in maniera tragica mentre era privato della libertà, in una maniera che, comunque la si voglia giudicare, è frutto di una carcerazione piena di stenti o forse peggio, che ha lasciato sbigottito il mondo intero». Così Ignazio La Russa, commemorando nell’Aula del Senato il dissidente russo morto lo scorso 16 febbraio.

Ore 13:19Gli Usa per Navalny

Gli Stati Uniti promettono «maggiori sanzioni» nei confronti della Russia dopo la morte di Aleksei Navalny. L’ammiraglio John Kirby, 60 anni, portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, ha detto che le nuove misure (non meglio specificate) saranno prese «ritenendo la Russia responsabile per ciò che è avvenuto al signor Navalny».Yulia Navalnaya, vedova di Aleksei ( qui i testi dei suoi recenti discorsi), da Bruxelles ha chiesto all’Unione Europea di non riconoscere i risultati delle elezioni russe previste tra il 15 e il 17 marzo, in cui Vladimir Putin è di fatto l’unico candidato alle presidenziali. Leggi qui tutti gli articolo del PUNTO AMERICA|CINA del Corriere

Ore 12:54Navalny: Londra sanziona sei presunti responsabili

Il governo britannico di Rishi Sunak ha annunciato di aver imposto sanzioni su sei funzionari russi, additati come presunti responsabili della morte in carcere di Alexey Navlany, oppositore di Vladimir Putin. Lo rende noto il Foreign Office.

Ore 12:02Russa-americana fermata a Mosca rischia fino a 20 anni

La donna con doppio passaporto russo-americano arrestata in Russia dall’Fsb con l’accusa di tradimento, rischia fino a 20 anni . Lo riporta Sky News sottolineando che secondo il servizio di sicurezza russo la donna avrebbe raccolto fondi per l’esercito ucraino e partecipato a manifestazioni per l’Ucraina mentre viveva negli Stati Uniti. «Si dice che abbia trasferito 51 dollari a un ente di beneficenza ucraino il primo giorno di guerra. Ora potrebbe rischiare 20 anni di carcere», scrive il media britannico.

Ore 11:52Ucraina: allerta aerea su tutto il territorio nazionale

Il segnale di allerta aerea e’ stato diramato oggi in tutta l’Ucraina. È quanto risulta dalla mappa di allerta aerea online del ministero degli Affari digitali ucraino. Inoltre, secondo l’Aeronautica militare ucraina, tre caccia russi sono decollati dall’aeroporto Savaslejka nella regione di Nizhnyj Novgorod.

Ore 11:29Times: «Navalny è stato ucciso con un pugno al cuore»

Il leader dell’opposizione russa Alexei Navalny è stato ucciso con un pugno al cuore, una tecnica degli agenti delle forze speciali dell’ex Kgb, dopo essere stato esposto a condizioni di congelamento per diverse ore. Lo scrive il Times citando Vladimir Osechkin, fondatore del gruppo per i diritti umani Gulagu.net.

Ore 10:22Via libera Ue a 13esimo pacchetto sanzioni contro Mosca

Gli ambasciatori dell’Ue hanno appena raggiunto un accordo di principio sul 13esimoe pacchetto di sanzioni nel quadro dell’aggressione della Russia all’Ucraina. Lo fa sapere la presidenza belga precisando che il pacchetto «è uno dei più ampi approvati dall’Ue. Ora sarà sottoposto a procedura scritta e approvato formalmente il 24 febbraio.

Ore 10:05 Unhcr, diminuisce speranza di tornare a casa tra sfollati ucraini

La speranza di tornare, prima o poi a casa, diminuisce tra i rifugiati e gli sfollati interni ucraini. Lo ha rilevato l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati sulla base di un’indagine condotta tra gennaio e febbraio con interviste alle circa 10 mila famiglie ucraine di rifugiati, sfollati interni e rimpatriati. Secondo la ricerca la maggior parte dei rifugiati e degli sfollati forzati ucraini (rispettivamente il 65% e il 72%) ha sempre espresso il desiderio di tornare a casa. Attualmente, quasi 6,5 milioni di rifugiati ucraini hanno cercato asilo in tutto il mondo, mentre circa 3,7 milioni di persone rimangono sfollate all’interno del paese. La guerra che si protrae per il terzo anno e l’aumento degli attacchi alle strutture energetiche con migliaia di case senza i servizi essenziali tra cui elettricità e riscaldamento e altrettante distrutte dai bombardamenti ha fatto aumentare la disillusione e un numero maggiore di persone ora esprime incertezza per un rientro in patria. Gli sfollati intervistati hanno citato l’insicurezza in Ucraina come il principale fattore che impedisce il loro ritorno, mentre altre preoccupazioni includono la mancanza di opportunità economiche e abitative. Inoltre i rifugiati dichiarano di continuare ad incontrare difficoltà nei paesi ospitanti, soprattutto per quanto riguarda le opportunità di lavoro e lo status giuridico. Dopo due anni di guerra su vasta scala in Ucraina, tra massicce distruzioni, bombardamenti e attacchi missilistici in tutto il paese, sottolinea l’Unhcr, le condizioni umanitarie rimangono terribili all’interno dell’Ucraina, dove circa il 40% della popolazione ha bisogno di assistenza umanitaria e protezione.

Ore 09:54Kiev attacca con gli Himars una base russa in Donetsk, 60 morti

L’esercito ucraino ha lanciato un attacco con due missili Himars contro un campo di addestramento russo vicino al villaggio di Trudovskoye, nel distretto di Volnovakha, in Donetsk. Loriporta il servizio della Bbc in lingua russa. Al momento dell’attacco, che sarebbe avvenuto ieri, i militari della 36ma Brigata di fucilieri motorizzati della Guardia russa erano in formazione sul campo di addestramento. Secondo le stime ci sarebbero circa 60 vittime tra i militari del Cremlino. Foto e video, che la Bbc afferma di non pubblicare per motivi etici, mostrano decine di morti. L’Ucraina non ha commentato le informazioni dell’attacco con gli Himars.

Ore 09:21Le difficoltà degli ucraini sul campo di battaglia

(Lorenzo Cremonesi) Tra 850 e 1.000 soldati ucraini sono stati catturati dai russi, o comunque ora vengono dati per dispersi. Lo segnala il New York Times. È accaduto nelle ore finali della battaglia per Avdiivka la settimana scorsa. Ad ora i comandi ucraini ammettono che alcuni soldati sono stati catturati, specie nella zona di «Forte Zenith». «Nella fase finale delle operazioni, sotto pressione dalle soverchianti forze nemiche, alcuni ucraini sono finiti nelle mani dei russi», aveva dichiarato sabato scorso lo stesso comandante ucraino nella regione, generale Oleksandr Tarnavsky. Ma un numero preciso non è mai stato reso noto. Alcuni soldati hanno parlata di 6 dei loro feriti che sarebbero stato catturati o addirittura uccisi a «Forte Zenith». Emerge tuttavia un quadro preoccupante per gli ucraini nella conduzione della battaglia. Tanti soldati negli ultimi giorni hanno raccontato anche al Corriere, qui nelle immediate retrovie di Avdiivka, di una ritirata congegnata in ritardo e sostanzialmente del caos mentre i russi avanzavano protetti da droni, artiglierie e dal loro totale controllo sullo spazio aereo. Anche le truppe scelte della Terza Brigata sono arrivate tardi, avrebbero dovuto garantire i corridoi di fuga, ma loro stesse hanno dovuto rapidamente ripiegare. «Se gli alleati ci avessero garantito munizioni e missili sufficienti, Avdiivka non sarebbe caduta», ha dichiarato ieri il ministro degli Esteri, Dmytro Kuleba. Molti qui concordano, ma alcuni ufficiali aggiungono che la sconfitta è dovuta a «molte cause, non solo alla carenza di munizioni». Tra la quali anche la mancanza di soldati. Le truppe al fronte sono stanche, necessitano il ricambio. Ma mancano le riserve.

Ore 09:16L’Ucraina accusa: giustiziati alcuni nostri prigionieri

(Lorenzo Cremonesi) I due soldati ucraini escono dalla trincea zoppicanti. Uno sorregge l’altro, che sembra ferito. Appaiono disarmati, comunque non hanno il fucile in mano, sono senza elmetto e non mostrano alcuna intenzione aggressiva. Attorno a loro si notano alcuni militari russi appostati con i mitra pronti all’uso a pochi metri di distanza. La scena è ripresa da un drone che vola sul campo di battaglia, si scorge un terzo ucraino riverso a terra. Gli ucraini guardano i russi. Non sappiamo se si urlino qualche cosa. Ma il russo che spara a raffica è ben visibile. I due si accasciano nel fango. Pochi secondi e il russo spara ancora, i corpi sono scossi da sussulti. Un’esecuzione in piena regola di soldati che avrebbero dovuto essere prigionieri di guerra in violazione alle convenzioni di Ginevra. Secondo le autorità ucraine, la fucilazione sarebbe avvenuta il 18 febbraio nei pressi del villaggio di Robotyne, nella regione di Zaporizhzhia, dove nell’ultima settimana i russi stanno cercando di avanzare. E non sarebbe affatto un evento isolato. Gli ucraini hanno mostrato altri video che proverebbero l’uccisione a freddo dei loro soldati feriti e pronti a gettare le armi mentre la settimana scorsa i russi stavano conquistando la cittadina di Avdiivka, nel Donbass centrale. I crimini più gravi si sarebbero consumati tra le rovine di «Forte Zenith», una delle postazioni più tenacemente difese dagli ucraini. Non sono novità. Sin dai primi giorni dell’invasione due anni fa, le autorità di Kiev hanno accusato l’esercito russo di compiere «crimini di guerra in modo seriale» e oggi chiedono alla Croce Rossa e all’Onu di aprire un’inchiesta. È però anche vero che tra i due Paesi sono avvenuti ripetuti scambi di prigionieri sin dall’inizio dell’estate del 2022. Ieri Putin ha voluto replicare alle accuse ucraine e insieme al suo ministro della Difesa Sergei Shoigu, ha ribadito la determinazione russa di «trattare i prigionieri nel rispetto delle convenzioni internazionali».

Ore 08:55Kiev nega aver perso testa di ponte su fiume Dnipro

L’Ucraina ha negato di aver perso Krynky, la sua testa di ponte sulla sponda del fiume Dnipro occupata dai russi, all’indomani dell’annuncio della sua conquista da parte del ministro della Difesa russo. «Informiamo ufficialmente che queste informazioni non sono vere», ha scritto sui social media il comando dell’esercito ucraino sul fronte meridionale. «Le forze di difesa dell’Ucraina meridionale continuano a mantenere le loro posizioni (a Krynky)».

Ore 08:32Kiev: 1.130 vittime subite dalle forze russe nell’ultimo giorno

La Russia ha perso 406.080 soldati in Ucraina dall’inizio della guerra, il 24 febbraio 2022. Lo ha riferito lo Stato maggiore delle forze armate ucraine. Questo numero include 1.130 vittime subite dalle forze russe nell’ultimo giorno. Secondo il rapporto , la Russia ha perso anche 6.516 carri armati, 12.338 veicoli corazzati da combattimento, 12.861 veicoli e serbatoi di carburante, 9.826 sistemi di artiglieria, 992 sistemi di razzi a lancio multiplo, 678 sistemi di difesa aerea, 338 aerei, 325 elicotteri, 7.560 droni e 25 imbarcazioni.

Ore 08:10 Sondaggio: nell’Ue solo il 10% crede in una sconfitta di Mosca

Il sostegno all’Ucraina tra gli europei rimane ampio, ma a quasi due anni dall’invasione solo il 10% circa della popolazione crede che la Russia possa essere sconfitta: è quanto emerge da sondaggio condotto a livello europeo e pubblicato sul Guardian. A questo punto, secondo lo studio commissionato dal think tank European Council on Foreign Relations (Ecfr), la fine più probabile del conflitto avverrà con un «accordo di compromesso» che richiederà un approccio più «realistico» da parte dei politici, centrato quindi sulla definizione di cosa debba effettivamente significare una pace accettabile. «Per giustificare il continuo sostegno europeo all’Ucraina, i leader dell’Ue dovranno cambiare il modo in cui parlano della guerra», ha affermato il coautore del sondaggio, Mark Leonard dell’Ecfr. Il sondaggio sottolinea che il pessimismo sull’esito della guerra viene alimentato da una controffensiva ucraina che non ha dato i risultati attesi, dai crescenti timori di un cambiamento della politica statunitense e dalla prospettiva di un secondo mandato presidenziale americano per Donald Trump. In tutti i Paesi, secondo il sondaggio, l’opinione più comune – condivisa da una media del 37% degli intervistati – è che la guerra si concluderà con un «accordo di compromesso», anche se alcuni Paesi sono più favorevoli a questo risultato rispetto ad altri. Quanto agli aiuti all’Ucraina, in Svezia (50%), Portogallo (48%) e Polonia (47%) gli intervistati sono più propensi a sostenere che l’Europa dovrebbe continuare ad assistere militarmente il Paese, mentre in Ungheria (64%), Grecia (59%), Italia (52% ) e Austria (49%) preferiscono spingere Kiev ad accettare un accordo. In Francia, Germania, Paesi Bassi e Spagna le opinioni sono più equamente divise.

Ore 07:36Kiev, abbattuto un cacciabombardiere russo

L’aeronautica militare ucraina ha abbattuto la notte scorsa un cacciabombardiere russo Su-34: lo ha reso noto su Telegram il comandante dell’Aeronautica, Mykola Oleschuk, come riporta Ukrainska Pravda. «Meno uno, continuiamo a lavorare. L’equipaggio dell’Su-34 si unisce alla nostra rubrica `Volo eterno, fratelli!´», si legge nel messaggio.

Ore 06:41Abbattuti nella notte due missili e 13 droni russi

Nella notte le Forze armate russe hanno attaccato il territorio dell’Ucraina con diversi tipi di missili e droni di tipo Shahed. Lo riporta l’Aeronautica delle Forze armate ucraine. Stando a quanto riferito, la Russia ha utilizzato un missile antiaereo S-300 e quattro missili da crociera Kh-22 lanciati dalla regione di Rostov, un missile guidato Kh-59 dalla regione di Belgorod e 19 droni Shahed dal territorio russo Primorsky-Akhtarsk. Secondo l’Aeronautica, il missile aereo guidato Kh-59 è stato distrutto nella regione ucraina di Poltava e 13 dei 19 Shahed entro i confini delle regioni di Kharkiv, Dnipropetrovsk, Zaporizhzhia e Donetsk. Alcuni dei sei droni che non sono abbattuti non hanno raggiunto i loro obiettivi, aggiunge inoltre l’Aeronautica.

Ore 06:37Le bugie dell’ex informatore Fbi potrebbero impattare sulle elezioni Usa

I procuratori che stanno indagando su Alexander Smirnov, ex informatore dell’Fbi accusato di avere mentito riguardo agli affari della famiglia Biden in Ucraina, hanno affermato che l’uomo ha «spacciato attivamente nuove bugie che potrebbero avere un impatto sulle elezioni statunitensi». Smirnov è sospettato di essersi incontrato con delle spie russe alla fine dello scorso anno per avere informazioni sul figlio del presidente degli Stati Uniti, Hunter Biden. Secondo i procuratori, le conseguenze delle sue precedenti false accuse di corruzione sui Biden «continuano a farsi sentire ancora oggi». Lo riporta la Cnn.

Ore 06:30Mosca, la liberazione di Avdiivka è stata rapida ma preparata a lungo

Avdiivka è stata liberata in un tempo abbastanza breve, ma questa fase è stata preceduta da un lungo periodo di preparazione. Lo ha detto il capo di Stato maggiore delle Forze armate russe, Valerj Gerasimov. «A oggi, il compito principale che era stato assegnato è stato completato, Avdeevka è stata liberata. Devo dire che è stata liberata in un tempo abbastanza breve, ma questo momento è stato preceduto da un lungo periodo di preparazione», ha detto Gerasimov in un video pubblicato dal ministero della Difesa russo. Ieri, il ministro della Difesa Sergej Shoigu ha affermato che i preparativi per la liberazione di Avdeevka sono iniziati nell’autunno del 2023 e che l’operazione è stata condotta in modo tale da ridurre al minimo le perdite fra le file dell’esercito russo.

Ore 05:45Nyt, centinaia di militari catturati o dispersi dopo il ritiro da Avdiivka

Il «New York Times» esprime riserve in merito alla valutazione espressa pubblicamente dai funzionari statunitensi, secondo cui la perdita di Avdiivka non rappresenterebbe una sconfitta significativa per l’Ucraina: tale valutazione, scrive il quotidiano, non tiene conto della perdita di centinaia di militari durante la ritirata, un fattore «che potrebbe modificare il calcolo strategico». Il quotidiano ricorda infatti che il morale delle forze ucraine «stava già calando a causa del fallimento della controffensiva dello scorso anno e della rimozione del comandante in capo», Valery Zaluzhny. Anche per questa ragione, Kiev faticherebbe sempre piu’ ad arruolare nuovi soldati: i vertici delle forze armate ucraine hanno dichiarato di voler mobilitare altri 500mila uomini, ma «la richiesta si e’ scontrata con resistenze politiche ed e’ bloccata in parlamento». La cattura di centinaia di militari, «specialmente uomini con esperienza sul campo, renderebbe piu’ acuto il fabbisogno di personale e complicherebbe ulteriormente gli sforzi di reclutamento», avverte il quotidiano statunitense.

Ore 05:06Trump: «Io perseguitato politico come Navalny»

Donald Trump ha comparato i suoi problemi con la giustizia americana alla persecuzione politica e ha paragonato il suo destino a quello dell’oppositore russo Alexej Navalny, morto in prigione la settimana scorsa. Venerdì l’ex presidente è stato multato di 355 milioni di dollari per aver commesso una frode finanziaria gonfiando il valore del suo impero immobiliare al fine di ottenere finanziamenti più favorevoli dalle banche. Una sanzione che ha paragonato al trattamento riservato al principale avversario di Vladimir Putin in Russia. «È una forma di Navalny. Una forma di comunismo o fascismo», ha detto durante un incontro pubblico nella Carolina del Sud. Non solo: il giudice che lo ha condannato è «un pazzo, ha deciso che ero colpevole prima dell’inizio del processo». A Fox News, Trump non ha menzionato Putin. Ha semplicemente salutato Navalny come un «uomo molto coraggioso», che «probabilmente avrebbe fatto meglio a restare lontano e a parlare dall’esterno del Paese», invece di tornare in Russia. «Ho otto o nove processi al mio attivo a causa del fatto che sono in politica», ha concluso Trump. La morte di Navalny ha causato un’ondata di indignazione nei Paesi occidentali e il presidente Usa Joe Biden ha parlato chiaramente delle responsabilità di Putin. Donald Trump invece non ha reagito subito ed è stato attaccato per questo dalla sua rivale per la nomination repubblicana, Nikki Haley.

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